Capitolo 4.

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Dopo ore, i soccorsi arrivarono. Gemevo per terra, urlavo e piangevo contemporanemente. Sentivo le lacrime salate scendermi sul viso. Bruciavano.

Mi sentivo una merda totale; non avevo più una reputazione e una dignità. Pensavo che nessuno mi avrebbe più frequentata e fantasticavo sulla mia vita sociale nel futuro.
Una merda, proprio come me.

Sentivo le urla di mia madre su di me. Non sapeva neanche se fossi sopravvissuta, perché so com'è fatta lei.
Dopo 10 minuti circa, sentivo la sirena della Croce Rossa venire verso la scuola. In poco tempo mi misero sulla barella e, senza neanche accorgermene, ero in ambulanza.
Sentivo i paramedici dire:
"La situazione è grave. Non so se ce la farà."
Non me ne importava più, non ero più nessuno.
Mi fecero l'anestesia e mi addormentai.

Mi risvegliai in ospedale, in un lettino e affianco a me c'era mia madre e Marisa, mia cara amica, e dei macchinari, che presupponevo mi tenessero in vita.
Non ricordavo quasi niente, così chiesi a mia madre:
"Ma.. ma.. che è successo? Perché sono qui? VOGLIO ANDARMENE!"
Mia madre mi raccontò di quando mi ha ritrovato mezza viva sull'asfalto.

Mi venne un flash. Ah si, ora ricordavo! Taylor e Justin. La loro gang.
Sisi, era tutto chiaro.
Ma ero troppo incosciente e debole da poter raccontare tutto appena svegliata.

*SPAZIO AUTRICE*
Ciao a tuttiii♡
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