75. Mi odi?

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IMPORTANTE: vi chiedo scusa in anticipo. Non odiatemi per questo capitolo. Fazzoletti alla mano? Mi sa che vi serviranno :)
Buona lettura<3
Ps: leggete lo spazio autrice

ELLEN POV
Non avevo idea di quello che le avrei detto, non avevo avuto tempo per pensare. Conoscevo un solo modo per proteggerla: farmi odiare.

Non mi avrebbe perdonata mai più, ma non potevo permettere che le facessero del male, glielo avevo promesso. A qualsiasi costo.

HAELY POV
Dyl, nelle ultime settimane, era stato parecchio stanco. Cercava sempre di nasconderlo, ma incontrare suo 'padre' era stato tutto fuorchè semplice.

Quello stronzo aveva insidiato dentro di lui dubbi che lo stavano facendo crollare, un pochino alla volta, quasi impercettibilmente.

Dopo una breve doccia, presi una piccola scatola e mi sedetti sul letto. Dentro ci avevo messo tutte le nostre fotografie.

Se avessi detto alla piccola me che avevo ripreso in mano una macchina fotografica probabilmente le sarebbe venuto un colpo.

Brontolo una sera mi aveva detto che ero talmente bella da non potersi lasciare scappare l'occasione di immortalare quel momento.

Io mi ero opposta perchè, chiaramente, aveva bisogno degli occhiali. Ero struccata, con una crocchia disordinata e il pigiama.

Non c'era stato verso e alla fine avevo ceduto. L'aveva, persino, fatta stampare e appesa in camera sua, l'unica cosa colorata che avesse mai inserito in tutto quel grigio.

Il giorno dopo mi aveva regalato una macchina fotografica meravigliosa.

"Ti brillano gli occhi quando scatti anche una semplice foto con il telefono" si giustificò.

"Dyl ti prego, non posso accettare un regalo del genere" mi sentivo tremendamente in colpa per la quantitò di denaro che aveva dovuto usare.

"Ho buttato lo scontrino, non posso restituirla. Io non me ne farei nulla, quindi tienila tu testona" il suo sorrisino furbo fece capolino.
Non riuscii a non sorridere a mia volta.

"Ti prego non smettere mai. La fotografia ti fa sorridere, ti rende felice e se lo sei tu lo sono anche io" promisi a me stessa che avrei fatto il possibile per non deluderlo.

Senza nemmeno rendermene conto avevo iniziato ad immortalare ogni istante con lui, per intrappolarlo in una foto per sempre.

Alla fine avevo obbligato anche gli altri a fare un sacco di foto, ogni occasione era buona per uno scatto. Avevo di nuovo qualcosa di bellissimo da immortalare, un fidanzato e degli amici a dir poco fantastici.

Sfogliare quelle immagini era come ripercorrere ogni singolo ricordo, riviverlo. Non riuscivo a smettere di sorridere.

Toc toc.
Qualche istante dopo mia madre si palesò alla porta. In un attimo richiusi tutto nella scatola e la gettai sotto il letto.

"Haely, dobbiamo parlare" non diedi troppo peso alla serietà della sua voce, non mi aveva mai rivolto particolari convenevoli.

"Dimmi" non la guardai neppure in faccia e rivolsi lo sguardo al mio telefono.
"Leva quel coso, sono seria. Ascoltami" la sua urgenza e nervosisimo fecero alterare anche me.

"Cosa è successo questa volta? Un altro viaggio? So cavarmela da sola, lo sai" mi iniziai a spazientire. Le conversazioni con mia madre erano sempre così, un costante scontro senza mai un punto di incontro.

"Qualsiasi cosa tu abbia creato deve finire" non compresi il significato delle sue parole, ma le sentii entrarmi dentro alle ossa.
"Se parlassi la mia stessa lingua te ne sarei grata" ironizzai.

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⏰ Last updated: Oct 02, 2023 ⏰

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