Is it okay if I hold your hand?

96 9 0
                                    

Is it okay if I l hold your hand?

Harry si svegliò abbastanza presto a causa di un rumore sordo che venne dalla stanza accanto. Si stropicciò gli occhi con il pugno della mano e si alzò, raggiungendo Louis.
-Lou- aprì la porta e il liscio si teneva la testa mentre imprecava a bassa voce.
-Sono caduto. Questo letto è troppo piccolo, non sono abituato- strofinò forte il palmo della mano su quel punto ed Harry sbadigliò.
-Vuoi venire da me? Io vorrei dormire un altro po' e penso anche tu. Sono solamente le sei del mattino- Louis sembrò pensarci un attimo, poi prese il cuscino e raggiunse Harry, andando insieme nell'altra stanza.
Il letto era abbastanza grande, quindi ci entravano senza problemi.
-È calda la tua camera- disse Louis mentre si stendeva sul lato sinistro del letto.
-Ieri sera sono riuscito ad accendere i riscaldamenti- anche Harry adesso era sdraiato.
-Posso togliere la felpa, sto più comodo senza- Harry annuì e si girò di spalle, stendendosi sul fianco sinistro. Sentì la felpa venire sfilata e poi la poggiò da qualche parte, perché il suo corpo si mosse sul letto caldo e confortevole.

-Dormi già riccio?- sentì il braccio di Louis sul suo.
-Non ancora- la voce era rauca e arrossì tanto sembrava diversa.
La mano di Louis arrivò dietro al collo di Harry e lo accarezzò gentilmente -Sono felice che siamo solo io e te- sussurrò, per poi stendersi sullo stesso fianco del riccio e mettergli una mano sulla vita. Si avvicinò all'altro e le loro gambe erano attaccate. Harry sospirò e si eccitò alla loro vicinanza.
Louis profumava di ciliegia ed lui sapeva dannatamente bene che aveva usato il suo sapone, perché solitamente il liscio faceva un odore diverso.
Il naso di Louis si impigliò tra i ricci di Harry e gli accarezzò i fianchi.
-Sei il mio più caro amico, Harry. Certe volte ho paura di perderti a causa delle mie cazzate- la mano di Harry prese quella di Louis.
Sapeva che il liscio non era un semplice amico per lui, però non ascoltò quei pensieri perché sapeva che Louis aveva bisogno di lui.
-Non potresti mai perdermi- disse -Siamo legati da qualcosa che non ci permetterà mai realmente di allontanarci- sentì le labbra di Louis dietro il suo orecchio.

-Se ascoltassi quello che penso scapperesti-
-Vuoi uccidermi per caso?- ridacchiò il riccio.
-Quello lo penso solo quando litighiamo- risero insieme e il più alto si strinse all'altro.
-Non hai niente di cui preoccuparti, Lou. Preferisco morire che vivere una vita in cui tu non ci sei- non rispose, ma dal modo in cui lo strinse sapeva che per lui era lo stesso.
Si addormentarono presto, ma i loro tocchi erano così caldi da fargli sognare le fiamme dell'inferno e il dolore di un amore proibito.

"Certe volte sembri così strano. Hai sempre lo sguardo perso e il cuore pesante, non pensi di star sprecando troppo tempo cercando di essere qualcuno che non sei?"
"Posso anche essere strano, ma sto cercando di essere qualcuno che i miei genitori possano amare"

Quando si svegliò era solo, per questo allungò il braccio sul lato sinistro e accarezzò ancora la forma di Louis sul materasso. L'odore era impigliato tra le pieghe delle lenzuola e quando schiuse gli occhi sapeva che avrebbe sentito un po' di dolore all'altezza del cuore.
Gli succedeva spesso, in realtà, perché Louis era sempre così sfuggente. Poteva averlo vicino per sempre eppure sentiva come scivolava via dalle sue dita ogni qual volta cercava di esprimere ciò che sentiva.
Sospirò e si sedette, stropicciandosi gli occhi e stiracchiandosi.
La porta era aperta e l'odore del caffè era così forte da farlo alzare dal letto senza pensare e condurlo in cucina.
Quando entrò il più basso era solo in mutande mentre preparava qualche pancake.
-Buongiorno- sorrise Louis, mostrandogli il piatto pieno di cibo -Ho trovato qualcosa di buono e l'ho preparato per te- indicò il tavolo con un cenno del capo ed Harry si sedette.
-Sembri di buon umore- sorrise il riccio.
-Ho dormito bene- rispose Louis -Anche se la testa mi fa ancora male dopo la caduta- si mise a ridere e un sorriso spontaneo nacque sulle labbra dell'altro, come se bastasse solo quello per migliorargli la giornata. Per migliorargli la vita.

I know how you feel, I feel the sameWhere stories live. Discover now