"Vedo che siete proprio affezionati ai maschi, un'amica femmina no?" dico io e tutti si mettono a ridere.

"Dai mangiamo, che qualcuno vada a chiamare Gioia" dice mio padre.

"Vado i-" stavo per dire ma vengo interrotta.

"Possiamo andare noi zio?" sento dire da, se non mi sbaglio, Michael.

"Va bene, ma se vi tratta male non ci fate caso è fatta così." dice mio padre ridendo.

Vedo che Michael, Victor, Alec, Jason, Vincent, Jake, Lucas e Sebastian che vanno a chiamare mia sorella.

-speriamo che non fanno gli stronzi, Gioia odia gli stronzi - penso mentre mi dirigo verso il tavolo da pranzo e mi siedo vicino a Matthew (mio fratello) e lascio un posto libero vicino a me per Gioia.

-ora il problema è che ci sono due Matthew, ma che cazzo! -

POV'S GIOIA.

Una volta tornata in camera, mi sono subito buttata sul letto intenta a dormire.

"Sei solo una puttana Gioia hahahahhha" dice John mentre mi inizia a toccare ovunque.

"Ti prego lasciami andare" dico con le lacrime agli occhi.

"Nessuno ti vuole Gioia" sussurra lui sorridendo.

"La tua, come la chiami tu" famiglia"ti ha abbandonata perché fai schifo" dice ridendo.

"No.. non è vero" dico piangendo.

"Ti hanno riportata da me, il tuo padrone" continua lui.

"Non lo farebbero mai, stai mentendo!" dico io, credendogli ma non lo ammetto davanti a lui.

"Si sono tenuti tua sorella, e hanno abbandonato solo te. Ma infondo tu lo sapevi che sarebbe successo, no?" dice lui mentre inizia a far salire la mano verso il mio collo.

"Mentre tu venivi abbandonata, tua sorella rideva, tutti lo facevano hahahaha" dice lui ridendo. Io lo guardo solo spalancando gli occhi.

"Gloria ha detto che a te piaceva quando ti toccavo.." dice.

"E la tua famiglia ne è rimasta disgustata" continua lui.

"Levami le mani di dosso" dico io facendo scendere delle lacrime, mi sento tradita da mia sorella e dalla mia famiglia.

"ORA TI PERMETTI DI DARMI ORDINI RAGAZZINA?!?" Urla lui e mi da uno schiaffo in faccia per poi stringermi il collo.

"Lasciami andare" dico sforzando a far uscire la voce.

"Tu sei solo una puttana, Gioia. Verrai abbandonata ben presto perché si renderanno conto della persona che hanno davanti" continua lui

"Non è vero " dico con le lacrime e cercando di togliere la sua mano dal mio collo.

"Potrai anche non ammetterlo, ma sappiamo entrambi che è così e che soffrirai quando lo faranno" dice lui serio ma non per molto perché sorride di nuovo, quel sorriso malefico, che mi ha perseguitata per tutta la vita.

"Non voglio soffrire" dico piangendo.

"Allora già sai cosa fare Gioia" dice lui ancora con il sorriso.

"GIOIA!!" sento urlare il mio nome, ma lo ignoro.

"Io.."

"GIOIA SVEGLIATI CAZZO" sento urlare, ma continuo ad ignorare.

"Io devo.." continuo

"CAZZO DOBBIAMO FERMARLA!" Sento urlare, ma continuo di nuovo ad ignorare.

"Io devo scappare.." dico finendo la frase.

"Esatto" dice e stringe di più la presa è io inizio a tossire.

"Scappa Gioia, scappa finché puoi perché dopo sarà troppo tardi" dice e poi stringe ancora di più la presa.

"Ahhh" urlo forte dal dolore.

"GIOIA!!" Sento urlare forte e apro gli occhi di scatto. Mi guardo intorno alla stanza e vedo alcuni miei cugini, tutti i miei fratelli e poi mio padre. Mi rendo conto di avere la mia mano al collo e di avere le guance bagnate, levo subito la mano e mi asciugo le lacrime con entrambe le mani.

"Che cazzo è successo?!" Dice mia sorella, venendomi ad abbracciare ma io mi scanso. Lei mi guarda con occhi spalancati, e riesco a vedere il dolore nei suoi occhi.

"Che ci fate in camera mia?" dico rivolgendomi agli altri, non volendo guardare mia sorella negli occhi.

"Eravamo venuti a svegliarti ma poi abbiamo visto che stavi piangendo, dicendo cose a bassa voce e che ti stringevi molto forte il collo con la mano. Siamo andati a chiamare i tuoi fratelli e tuo padre e sono corsi subito.
Continuavamo a chiamarti, ma non ti svegliavi, quindi tuo padre ha urlato e ti sei svegliata."spiega uno dei miei cugini di cui non conosco il nome.

"Cos'è successo?" Chiede Matthew

"Niente di che, datemi solo il tempo per andare in bagno e poi scendo" dico mentre cammino verso il bagno e mi ci chiudo dentro. Scivolo giù con la schiena appoggiata alla porta, mettendomi una mano davanti alla bocca mentre piango, cercando di non far sentire i miei singhiozzi, visto che stanno ancora in camera mia. Quando sento i passi che escono e chiudono la porta, entro prima in camera mia per controllare se c'è qualcuno e chiudo la porta a chiave, poi ritorno in bagno e crollo.

Dieci minuti dopo sento bussare alla porta della mia camera.

"Ehi Gioia, tutto bene?" sento dire da mia sorella dolcemente.

L'ho ferita, e me ne rendo conto. E sapere che ora mi sta trattando comunque dolcemente, mi fa venir piangere di più.

Ma non posso ora, è fuori la porta.

"Si tutto bene" rispondo io.
Apro la porta della camera, mi ritrovo di fronte mia sorella intenta ad aprire la porta.

"Ti aspettiamo da un po' e ci siamo preoccupati che ancora non eri scesa" dice mia sorella. Io annuisco e senza dire una parola, chiudo la porta dietro di me e mi dirigo verso la sala pranzo.
La sto trattando come trattavo i miei fratelli all'inizio, e anche come tratto le persone di cui non mi fido, e so benissimo che la sto ferendo così,
ma ora non mi fido di nessuno, devo scappare assolutamente.

ANGOLO AUTRICE

Ragazzi non vi ho messo la foto dei cugini e degli zii, perché non mi metterò a cercare tutte ste foto. Immaginateli voi, ma ovviamente non immaginateveli troppo belli, altrimenti dopo li volete come fidanzati e non come cugini 😉

The mafia twins Where stories live. Discover now