2) RITORNO A NEW ORLEANS...O NO?

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Finalmente stavo tornando sentivo l'aria tormentante di quella
città prima di tornare da mio padre sentivo il dovere di andarla a
trovare: di parlarci, di sentirla accanto a me. Di andare a trovare
mia madre. Dovevo informarla, dirle ciò che stavo diventando una
vera, giovane donna e che ero pronta ad onorarla, a dimostrare
che gli ibridi non sono mostri ma che sono come tutti noi, avevo
avvelenato mio padre non mi interessava ciò che diceva perché
dovevo dimostrare che se anche il fortissimo ibrido Klaus
Mikealson poteva soffrire vuol dire che non siamo invincibili.
Stavamo arrivando a casa dove tutto ebbe inizio e dove tutto
finirà. Stavamo finalmente arrivando da mio padre fin quando non
ci fermò la preside l'avevano chiamata Davina e Kol lei disse –è ora
di tornare a scuola –no io non voglio lo zio disse –vai tesoro -no!
Perché? –finirai per consumarti. In quel momento feci volare
l'auto, la preside e tutte le persone in quella via –io ho bisogno di
andare e bloccai l'incantesimo. In quel momento caddi sentivo
delle urla mi faceva soffrire, dopo svenni. Non vedevo niente solo
l'oscurità provavo a scappare ma la mia magia era neutralizzata
non mi potevo trasformare quindi non si poteva scappare.
Passavano mesi e mesi avevo perso la condizione del tempo
finalmente sentii una voce mi stavano facendo uscire mi
portarono da una ragazza –chi è lei? Lei parlò –Quindi è lei la mia
dolce nipotina? Fatela salire insieme a sua zia. C'era un'altra donna
nell'auto mi chiese –tu sei Hope vero? Io le feci cenno di sì e
continuò –non avere paura ci sono io con te io le sussurrai –devo
tornare da mio padre Klaus l'ho avvelenato lei rispose –non c'è
modo di scappare e iniziai a piangere. --In quest'auto non si
piange, freya tesoro falla addormentare non voglio sentire
frignare. In quel momento mi sentii girare la testa, l'ultima cosa
che sentii fu il rombo del motore. Mi svegliai in una stanza quasi completamente distrutta, abbastanza integra da far rimanere le
quattro mura in piedi, sembrava bruciata c'erano frammenti di
fogli dappertutto. In quel momento realizzai che erano tracce di
una strega piccola, principiante e impaurita un'altra prigioniera
della perfida (zia credo.........Dalia). Arrivò una donna con un
vassoio in mano capì subito che era il pranzo ma io non avevo
nessuna fame né tanto meno voglia di accettare del cibo da loro
però mi continuò a guardare c'era un intesa tanto forte da farmi
accettare il vassoio, alzai il coperchio e sotto c'era una ciotola con
della zuppa, sotto la ciotola c'era una lettera con su scritto:
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Sono Freya, non ti preoccupare ti aiuterò io a scappare devi solo
mantenere la calma però per riuscire a capire ti devo dire
perché ti vuole tua nonna o la mamma di tuo padre non
poteva avere figli quindi chiese aiuto alla sorella la zia Dalia
quindi la zia fece un incantesimo di fertilità però lei prenderà
tutti primogeniti di ogni generazione come io e te lei vuole
potere e questo non fa per te quindi adesso ascoltami o leggi
attentamente domani dovrai andare con me a prendere delle
erbe quindi credo che conosci l'incantesimo dello
scioglimento del nodo no? Noi faremo esattamente quello
per ora devi solamente risparmiare le forze e ti devi fidare
completamente di me
Con affetto la zia Freya
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Allora mi devo solo preparare. Il giorno dopo mi svegliai e
sentì che ero pronta a fare tutto, ma Freya non mi aveva dato
tante informazioni non sapevo se doverla chiamare o se aspettare
o far chiamare Dalia. Io di tutte queste opzioni scelsi quella di
aspettare. I miei ricordi di quel momento sono molto confusi ma
mi ricordo che stavo aspettando e all'improvviso arrivarono degli uomini aprirono e si avvicinarono avevano delle siringhe in mano
con uno strano liquido poi non capì più niente. Mi svegliai in un'altra stanza legata a una sedia con delle manette anti-magia, affianco a me c'era Freya nelle mie stesse condizioni e quello donna credo.... Dalia iniziò a parlare -VOI CREDEVATE DI FREGARMI!!!! Alzò subito il tono della voce e continuò ma io non ci feci attenzione. Avevo un filo e un ago in tasca che avevo rubato a quegli uomini stavo cercando di togliermi le manette e ci riuscì. Non appena fatto mi alzai e scontrai Dalia a un duello magico e nel mentre passai filo e ago a Freya poco dopo si liberò e mi diede una mano riuscimmo a sconfiggerla e scappammo all'istante. Freya mi portò in un lugubre campanile dove lì effettuammo l'incantesimo dello scioglimento del nodo e poi me ne andai. Freya mi rincorse subito e iniziò a parlare -Dove pensi di andare? -Da mio padre. E NON SONO AMMESSI PESI MORTI -IO  NON LO SONO!! IO TI HO AIUTATA!!! Ascolta voglio solo conoscere mio fratello. -Tu non parlare di mio padre!!!!!  e poi  se non lo conosci è colpa tua tu in 1000 anni  non sei riuscita a scappare io in qualche mese ci sono riuscita e l'ho anche annientata. Cosa ce sotto?? tu sei forte ci potevi riuscire!!!! Non mi rispose e dissi -Appunto. Scappai all'istante senza guardarmi indietro.

Hope Mikealson -l'inizio di una nuova era-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora