Il ragazzo dagli occhi azzurri

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Era una giornata di inverno pieno, nevicava e si moriva dal freddo, Sebastian camminava per il campo di Auschwitz e gli veniva la pelle d'oca ogni volta che vedeva i poveri ebrei magrissimi e trattati come dei cani, ma ormai il ragazzo ci aveva fatto l'abitudine anche se lavorava da poco lì. Quel giorno era stato invitato ad un evento molto importante, ovvero alla cena con il generale Oskar Lopen; lui era uno dei tanti ufficiali che gestivano il campo. Sebastian era perso nei sui pensieri finché decise di guardare l'orologio che aveva al polso e si accorse che mancava un'ora all'evento, si affrettò e tornò a casa a farsi una doccia e a mettersi il primo abito elegante che trovava nell'armadio.

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Finalmente arrivò l'ora dell'evento, Sebastian entrò e vide la gente vestita tutta elegante i tavoli ben apparecchiati con le candele al centro. Quando tutti stavano cominciando a cenare arrivò un ragazzo che Sebastian non aveva mai visto prima e questo si sedette accanto a lui. Sebastian era confuso non sapeva chi era quel tizio e non capiva perché il generale Oskar Lopen non gli disse nulla per il suo ritardo, di solito quando qualcuno ritarda ai suoi eventi da sempre delle punizioni. Il ragazzo girò la testa e guardò Sebastian e disse: "Sembri nervoso va tutto bene?" Sebastian rimase sorpreso dalle parole dello sconosciuto ma decise di rispondere: "Si si va tutto bene non ti preoccupare" disse con voce imbarazzata, lo sconosciuto rispose: "Scusami pensavo fosse successo qualcosa, comunque piacere mi chiamo Thomas" L'altro rispose: "Piacere Sebastian".

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Quando l'evento finì i due ragazzi decisero di rimare un po' in giardino a parlare e a conoscersi meglio. "Allora da quanto tempo è che lavori qui?" Disse Thomas rivolgendosi a Sebastian,
"5 mesi, tu da quanto non ti ho mai visto qui sei nuovo per caso?" Rispose Sebastian, "no no io sono qui da 3 anni ahahah" rispose Thomas. "Ora sicuramente mi prenderai in giro..." ribbattè Sebastian, "Perché dovrei? Guarda che non c'è niente di male ahahah" disse Thomas, "Comunque... si è già fatta mezzanotte penso che dovremmo tornare" disse Sebastian, "cazzo hai ragione! Allora ci vediamo domani Sebby" replicò Thomas. "Sebby? Nessuno mi ha mai chiamato così" disse Sebastian arrosendo, "C'è sempre una prima volta per tutto sai?" rispose Thomas facendo l'occhiolino, Sebastian arrossì ancora di più dopo quell'occhiolino ma non ci fece troppo caso infatti i due si salutarono e si diressero verso le loro case.

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Allora ragazzi prima vorrei dire una cosa riguardo al mio username dovrei cambiarlo ma wattpad non me lo permette quindi non ci fate molto caso. Adesso passiamo alla storia, allora questa è una storia fatta un po' così niente di serio solo per divertimento infatti non ci saranno eventi tragici. Spero che vi piaccia!


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