Nuovi inizi

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"Michela non so se mi sento a mio agio stare a Tokio... " "Dai ti ho salvato il culo e tieni pure da dire"disse Michela ,
"Si ma se ci vennisero a cercare?"
"Sei sempre paranoica Clarice"disse Michela roteando gli occhi
"Ma poi perché non ti senti a tuo agio fammi capire?" Disse Michela , "e solo che mi dà ansia Tokio dissi , dai meglio Tokio che essere picchiata dalla tua famiglia poi tu me l'hai detto che volevi scappare lontano Tokio e così tranquilla dai stasera ora dammi una mano con le valigie" ridacchiò
Ci fermò un signore per darci un volantino su cui c'era scritto gara di corsa di macchine "Michela guarda qui" dissi  "ci dobbiamo andare domani sera dai ti prego Clarice dai andiamoci" disse Michela quando mi dava fastidio quando mi faceva gli occhi dolci e così accettò.
Andammo in albergo e ci mettemmo subito sul letto eravamo stanche morte avevo i capelli di Michela sul mio volto erano bellissimi ma lei si vantava troppo dei suoi capelli, cominciammo a farci la doccia e a parlare un po' di staserà perché dovevamo uscire ma non avevo tanta voglia dovevo stabilirmi mentalmente,perché mi frullavano ricordi di quando i miei genitori mi picchiavano quindi decisi di farmi un bagno a pensare come dimenticare ciò, uscì dalla doccia e mi vestii mi ero messa un po' elegante ma non era il mio forte uscimmo per le strade di Tokio andammo verso un bar e poi per passare andammo al ristorante di sushi. Erano l'una e mezza che stavamo passando sulle strisce pedonali non c'era un anima viva, stavamo per passare ma da un tratto passano quattro macchine correndo rischiando di investirci "Stronzo!" Urlai alla macchina nera che mi stava quasi per uccidere subito si fermò e fecero la stessa cosa le altre macchine accostarono erano quattro ragazzi uno con i dread neri e bianchi vestiti attillati, uno con i capelli lunghi e spalle larghe , e uno biondino con occhiali neri e infine un ragazzo con le treccine nere e con una bandana nera era vestito oversize," puoi ripetere?" Disse il ragazzo con le treccine "sei uno stronzo stavi per investirci" dissi, "bada a come parli " ridacchiò disse il tipo con le treccine "tu sei un emerit- "venni fermata dal ragazzo con i capelli lunghi "andiamo non perdiamo tempo con queste due stronzette"e se ne andarono stavo morendo dalla rabbia menomale che c'era Michela senza di lei non so che fine farei. Pensai tutta la sera quel ragazzo ma chi si credere di essere quello stronzo di merda. Il giorno dopo mi svegliai presto non volevo svegliare michela mi ero presa una tazza di latte con dentro biscotti Michela si svegliò e cominciò a rompere le palle per il fatto che stasera c'era la gara delle auto, "Clarice stasera ci andiamo?" "si ci andiamo" "e vai!"disse Michela si comportava come una bambina. Michela cominciò a Saltare sul letto come una bambina arrivò sera e come avevo promesso a Michela che andavamo a quella fottuta gara di auto siamo scese dall'albergo e ci siamo dirette in un garage un po' oscuro l'unica luce erano i pochi lampioni e i fari delle macchine in cui abbiamo viste quattro macchine ma mi erano familiari, si sono quei quattro stronzi! di ieri notte pensai guardammo la loro stupida gara e quando finì Michela si diresse verso di loro ma  io non sono andata perché se andavo partivano le parolacce
Michela tornò da me e disse quello con le treccine vuole parlarti...

escape from nightmares ~Tom Kaulitz~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora