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Mi ritrovai davanti all'ampio specchio della mia stanza, i suoi bordi dorati catturavano la luce del sole che iniziava a svanire, trasformandola in un bagliore caldo e accogliente. L'armadio era aperto, come un libro che rivelava le sue pagine, esponendo una varietà di vestiti estivi che avevo accuratamente selezionato per la mia vacanza.

Non ero mai stata una patita di moda, più incline a scegliere comfort su stile. Ma quella sera era diversa. Quella festa sulla spiaggia era un'opportunità, non solo per divertirmi, ma anche per esprimere un lato di me che non avevo mai esplorato prima.

Nell'intimità della mia stanza, con solo il tramonto come spettatore, iniziai a scegliere tra i miei vestiti, cercando quello che avrebbe rispecchiato al meglio la mia personalità e lo spirito della serata che mi aspettava.

Mi studiai attentamente allo specchio. I miei capelli, che normalmente avvolgevo in una coda di cavallo funzionale, erano sciolti, cadendo in morbide onde sulla mia pelle abbronzata. Il castano profondo dei miei capelli era accentuato da sottili meches dorati, il ricordo di giornate passate sotto il sole estivo.

I miei occhi erano di un verde intenso, un colore che oscillava tra l'ombra della foresta e il chiarore di una giada, particolarmente vividi sotto la luce del tramonto che filtrava dalla finestra. Questi occhi erano spesso il punto di commento, la loro espressività raccontava storie senza parole.

Non ero particolarmente alta, ma quello che mi mancava in altezza lo compensavo con la mia figura atletica. Grazie ai miei anni dedicati al nuoto e alla corsa, avevo sviluppato una silhouette snella, i muscoli tonici sottolineavano una resistenza nascosta.

Afferrai il primo vestito, un abito di lino in una delicata tonalità di menta, con spalline sottili e uno scollo a V che aggiungeva un tocco di sofisticatezza. Mi infilai il vestito, osservando il riflesso che mi restituiva lo specchio. L'abito, con il suo fresco colore pastello, era un complemento perfetto per la mia pelle dorata dal sole, creando un contrasto piacevole e vivace.

Tuttavia, osservandomi più da vicino, sentii che l'abito sembrava quasi troppo raffinato per l'occasione. Sì, metteva in risalto il mio incarnato e i miei capelli, ma c'era qualcosa di troppo formale, troppo elegante per una festa sulla spiaggia. Nonostante la sua bellezza, l'abito non rifletteva l'atmosfera casual e spontanea di una serata estiva all'aperto. L'abito di lino color menta, con tutta la sua eleganza, era forse meglio risparmiato per un evento più formale.

Il mio sguardo cadde poi su un abito di cotone bianco, dal design semplice ma alla moda. Mi infilai rapidamente l'abito, sentendolo avvolgere il mio corpo come un abbraccio di una vecchia amica. Mi voltai verso lo specchio, l'attesa pulsava in me, come una marea crescente.

Ma una volta riflessa nello specchio, l'eccitazione si stemperò. L'abito, sebbene chic nella sua semplicità, non faceva altro che farmi sentire ordinaria. Non c'era nulla di unico in esso, nulla che mi distinguesse o che sottolineasse i tratti distintivi della mia personalità. Nonostante la sua bellezza, l'abito bianco mancava di quel tocco di individualità che cercavo. Era come una tela vuota, priva di colore o di carattere, e io volevo essere qualcosa di più che una pagina bianca quella sera.

La mia mano si posò infine su un abito di chambray azzurro, corto quanto basta per essere vivace, ma non eccessivamente audace. Aveva maniche a sbuffo che aggiungevano un tocco di femminilità, e un fiocco da legare in vita che enfatizzava la mia figura. Non era il capo più sofisticato che avessi mai indossato, ma c'era un fascino indiscutibile nella sua semplicità e nel suo colore fresco che ricordava il mare.

Mi infilai l'abito, sentendo il tessuto di cotone leggero aderire dolcemente alla mia pelle. Mi voltai verso lo specchio, il cuore in gola. Ma quando mi vidi riflessa nello specchio, un sorriso spontaneo mi illuminò il volto.

L'abito azzurro era perfetto. Esaltava il colorito della mia pelle, faceva risaltare il verde dei miei occhi e si sposava alla perfezione con i miei capelli castani. Era semplice, ma distintivo; casual, ma accattivante. E, cosa più importante, mi faceva sentire completamente me stessa. Mi sentivo a mio agio, pronta per l'avventura che mi aspettava quella sera.

Mi fissai nello specchio, avvolta nel mio abito di chambray azzurro, cercando di riconoscere la figura riflessa. Non riuscivo a conciliare l'immagine della Luna che conoscevo - la ragazza sognatrice e un po' insicura, sempre pronta a sognare ad occhi aperti - con quella che desideravo essere - una giovane donna forte e avventurosa, pronta a gettarsi in un'esperienza completamente nuova.

C'era una discrepanza tra la mia percezione esterna e quella interna. Vedendo il mio riflesso, la mia attenzione cadeva inevitabilmente sui piccoli dettagli: le mie gambe mi sembravano troppo lunghe, allungate ulteriormente dall'abito corto; la mia figura appariva troppo esile, quasi fragilmente snella; i miei occhi, così grandi e vividi, parevano ingenuamente curiosi, rivelando una sorta di vulnerabilità.

Tuttavia, nonostante queste incertezze, un briciolo di convinzione iniziò a germogliare dentro di me. Sì, ero Luna, la sognatrice, ma stavo per diventare Luna, l'avventuriera. Questa festa sulla spiaggia era il mio biglietto per il cambiamento, l'opportunità di riscrivere la mia storia e di dimostrare a me stessa che potevo essere tanto audace quanto desideravo. E, come per magia, il riflesso nello specchio iniziò lentamente a cambiare, riflettendo la giovane donna che aspiravo a diventare.

"È solo una festa," mi dissi, cercando di convincere me stessa. Eppure, il mio cuore ribatteva, le pulsazioni riempivano i miei orecchi con un ritmo irregolare. Non era l'idea di impressionare Leo, o qualsiasi altra persona che avrei incontrato quella sera, che mi rendeva ansiosa. Era il desiderio di superare me stessa, di affrontare le mie insicurezze con coraggio e determinazione.

Volevo ricordare questa notte non solo per il divertimento e la festa, ma anche per il viaggio interiore che avevo intrapreso. Un viaggio di autoscoperta, di affrontare i miei timori e di realizzare che ero abbastanza coraggiosa da andare oltre.

Con un ultimo sguardo allo specchio, presi una decisione. Avrei indossato l'abito che mi faceva sentire più a mio agio, quello che rispecchiava la mia personalità, non quello che avrebbe potuto fare girare le teste. Forse non avrei attirato tutte le attenzioni, ma almeno sarei stata me stessa, autentica e reale. E in quel momento, capii che era l'unico modo in cui volevo affrontare questa serata. Così, scelsi il vestito azzurro di chambray, determinata a godermi la notte per quello che era, un'opportunità per crescere, per divertirsi e per essere semplicemente Luna.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Aug 10, 2023 ⏰

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