Capitolo 1 - Niente è come sembra.

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«Sara, fai attenzione. Liam non vuole che rischi così tanto. Se sa che ti sto permettendo di fare questa cosa io... Non so cosa potrebbe farmi.» disse Louis cercando di mantenere un tono quieto e disinvolto, era evidente che in realtà stesse morendo di ansia.

«Ti preoccupi troppo Lou, l'ho fatto un milione di volte.» dissi passandomi il rossetto tra le labbra.

«E Liam deve lasciarmi stare, non sono più una bambina.» aggiunsi spostando lo sguardo dal mio riflesso nello specchietto ai suoi meravigliosi occhi azzurri.

«E non iniziare anche tu con la storia del non rischiare, perché sai perfettamente cosa sono in grado di fare... E anche Liam. Ha solo paura di come sto diventando.» conclusi il discorso portando alle labbra una Lucky Strike rossa accendendola.

«Vuoi dire insopportabile? Dov'è finita quella ragazzina dolce che ci piaceva tanto?» disse Louis scherzoso.
Quella domanda mi provocò un brivido lungo tutta la schiena, caricai la pistola e la misi nella borsa prima di rispondere con un freddissimo...

«È morta.»

Evidentemente questa mia affermazione era stata interpretata come una battuta, perché Louis si lasciò scappare un sorriso divertito. Avrei tanto voluto sorridere anche io con lui di questa mia "battuta".

«Quindi, io penso ai poliziotti, tu occupati di entrare nella stanza delle prove e prendere quella chiavetta. Così Liam è contento.» dissi prima di scendere dalla sua decappottabile rossa.
Quella chiavetta era importante per lui e per tutti noi, qualcuno era riuscito a far arrivare delle nostre informazioni segrete direttamente alla polizia e questo non andava affatto bene.

«Dovresti cambiare macchina, non è il massimo per fare questo genere di cose sai.» mormorai iniziando a fare strada verso la struttura. Louis sorrise e rispose con lo stesso tono:

«Piccola ho lavorato sodo per questa meraviglia non ci penso neanche a cambiarla.»

«Chiamami ancora piccola e torni a casa senza un arto.» Louis era visibilmente divertito dalla mia risposta, aprì la porta della stazione di polizia.

«Madame.» da bravo gentiluomo fece entrare prima me per poi sussurrarmi all'orecchio.

«Non voglio feriti, siamo a casa del nemico.» alzai gli occhi al cielo e girai appena il viso per guardarlo.

«Stai tranquillo, l'ho portata solo per sicurezza. Piuttosto ricordati di disattivare le telecamere.» sussurrai sorridendo prima di avvicinarmi ai due poliziotti impegnati a sorseggiare un caffè.
Il rumore dei tacchi attirò subito la loro attenzione difatti i loro sguardi andarono dalle mie forme al viso. Sorrisi e una volta faccia a faccia, in modo svampito, esposi la perdita dei documenti e in poco tempo l'attenzione di entrambi era del tutto su di me.
Era divertente vedere come due uomini quasi lottassero per rispondere prima dell'altro e per cercare di risolvere subito il mio problema, risi alle loro battute giocando il ruolo della ragazza stupida ed ecco Louis che da dietro le spalle dei due agita la chiavetta prima di recarsi all'uscita. Finalmente, non ne potevo più.
Frugai nella sua borsa uscendo il famoso documento perduto e esclamai un:

«Eccolo! Oh cielo sono così stupida e non ho controllato bene nella borsa. Mi dispiace averi fatto perdere tutto questo tempo.» conclusi con una risatina che coinvolse anche i due poliziotti.
Strinsi a entrambi le mani lanciando sguardi ammiccanti prima di allontanarmi verso l'uscita e, una volta fuori, entrai rapidamente in macchina.

«Sei fantastica.» disse Louis mostrandomi un sorriso.

«Lo so.» sorrisi prima di mettere in moto e partire.

Sfrecciando per la Jackson Bivd e svoltando nella Van Buren, vie poco affollate per quell'ora a Chicago, ecco che dopo un paio di minuti arrivammo a casa.

𝐿𝑖𝑡𝑡𝑙𝑒 𝐹𝑟𝑒𝑎𝑘 - 𝑈𝑛 𝑠𝑒𝑔𝑟𝑒𝑡𝑜 𝑚𝑜𝑟𝑡𝑎𝑙𝑒 • [1D]Where stories live. Discover now