DIVINITA' TERRIBILI

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Amalia sentì la porta d'ingresso sbattere, e corse all'entrata con la piccola Amelia in braccio. - Yugo, finalmente sei tornato, oh, Ruel, Arpagona, che piacere rivedervi- esclamò lei salutando gli ospiti con un cenno del capo. - Dov'è il resto della confraternita?- chiese subito Ruel guardandosi attorno. - Sono in salotto, adesso che ci siamo tutti, possiamo cominciare- rispose la ragazza camminando frettolosamente per la casa. Yugo la seguì e dopo pochi minuti, anche Ruel e Arpagona furono in salotto. - Bene, adesso possiamo iniziare a discutere. Come vi ho scritto nelle lettere, Amalia ha fatto un sogno in cui Adamai era imprigionato in una gabbia di luce. Sappiamo che si trova nella Dimensione degli Dei, ma...- cominciò a spiegare Yugo. - Ma il problema è che non abbiamo un portale e poi se gli dei ci scoprissero a liberare i loro prigionieri, non so quanto possano essere felici- esclamò Pan Pan che giocava con Tristepipino. Tutti si voltarono verso di lui a bocca aperta. Lui alzò lo sguardo e notò lo stupore generale. - Ancora con questa cosa che vi stupite se dico qualcosa di intelligente, continuate a credere che gli Iop non siano abbastanza ingegnosi?- commentò lui. I volti dei presenti passarono dallo stupore al guardare storto lo lop. - Abbiamo le nostre buone ragioni- replicò Amalia. Lui aprì la bocca come per contraddirla, ma poi la richiuse tornando a giocare con Tristepipino. 

- Nonostante tutto Pan Pan ha ragione, non abbiamo un portale, non riusciremo mai a raggiungere la Dimensione degli Dei, e poi, anche se in quella remota occasione ce la facessimo, se gli dei ci scoprono, saremo puniti- replicò Eva camminando avanti e indietro per la stanza. - Il portale lo possiamo creare, in fondo, se Oropo ci è riuscito, perché noi no?- chiese Ruel allargando le braccia. - In effetti, Ruel ha ragione, il punto è che Oropo ci è riuscito grazie ai Dofus e a l'Elacubo; due cose, che non ricordo di avere- disse Yugo con un filo di ironia, come se si aspettasse che uno dei presenti facesse apparire l'occorrente da dietro la schiena. I presenti si guardarono mentre un flashback assaliva tutti:  il giorno in cui avevano tirato fuori Yugo dalla Dimensione Bianca, quando Tristepipino aprì un portale grazie alla sua parte di energia ottenuta dall'Elacubo. - Ok, abbiamo una parte dell'Elacubo, ma questo non cambia il fatto che ci manchino tutti i Dofus e l'altra parte dell'Elacubo!- esclamò l'Elatrop. - Intanto noi sappiamo dove si trova l'altra parte dell'Elacubo, perché non cominciamo da quella- disse Arpagona. - Intendi dire che Yugo dovrebbe andare da Qilby e "prelevare" l'energia dell'Elacubo?- chiese Amalia tormentando le piccole manine di Amelia. - Ma poi dove la mettiamo l'energia, non possiamo metterla nel nostro Tristepipino, chissà che conseguenze avrebbe- commentarono Flopin ed Elely all'unisono. I due fratelli si guardarono, poi si voltarono verso la confraternita affermando quello che avevano. - Infatti, dovremmo creare un nuovo Elacubo- sospirò Yugo; credeva che dopo la nascita della figlia le sue avventure si sarebbero placate in missioni piccole e poco rischiose, ma si sbagliava di grosso.

ADAMAI

- Wow, adesso ci fate fare pure le passeggiate fuori dalla cella? ma quale onore- commentò Adamai dopo che la dea creò un varco tra le pareti invisibili. - Ma salve signorina imitazione patetica, come va la giornata, ti sei divertita a guardare qualche morte?- chiese Tossina in verticale. Antaria si voltò verso di lei con un'espressione furente in volto, tese il braccio e dal polso partirono svariate frecce verdi che si conficcarono nella gabbia della Sram. Lei non si mosse e rimase a guardare la dea con aria annoiata. - Oddio, che paura- esclamò con poco entusiasmo. La Sram si mise a ridere facendo innervosire sia il drago che Tossina. - Tranquilla, non sarò io a spaventarti- disse spingendo Adamai. 

Camminarono per un paio di minuti, e poi si ritrovarono in un'enorme sala con dodici troni. Ognuno di essi occupato da un dio, tutti tranne uno. La  Sram prese  posto sul suo trono verde. Adamai  guardò i vari dei e ne riconobbe alcuni: la dea Pandawa, il dio Ecaflip, il dio Sadida e il dio Xelor. Solo in quel momento si rese conto quanto le divinità assomigliassero ai figli, tranne Sadida che si riconosceva dalla chioma verde e i vestiti strani simili a quelli di Dathura e di Amalia. In quel momento i pensieri del drago scivolarono ad Amalia e Yugo " chissà se si sono messi insieme" pensò cercando di immaginarsi la loro vita. - Adamai, ti abbiamo convocato per dirti che sarete puniti severamente per aver seguito Oropo- esclamò la dea Eniripsa sbattendo le ali e distogliendo il drago dal pensiero del fratello. - Ma noi non sapevamo i piani completi di Oropo, alla fine ci siamo ribellati, ci siamo feriti per andare contro il volere di Oropo- replicò Adamai facendo un passo verso le divinità. - Ma voler spodestare gli dei, è oltraggioso, dovete essere puniti!- esclamò furiosa la dea Pandawa. - Non vi siete mai chiesti il perché? noi volevamo spodestarvi perché siete delle divinità terribili, avete lasciato l'umanità nella proprie mani, quando Nox ha attaccato il regno Sadida, cosa avete fatto? niente; quando Qilby ha cercato di distruggerci, cosa avete fatto? niente; quando Oropo ha cercato di uccidere i vostri figli, cosa avete fatto? niente- replicò nuovamente Adamai rivolgendo ogni parte del discorso a delle divinità precise: la prima ovviamente al dio Sadida, la seconda a tutti e la terza alla dea Eniripsa. Il drago li guardò tutti con disprezzo, voleva fargli capire che i semidei non erano gli unici a compiere dei gravi errori. - Noi, ecco, sappiamo che potevamo fare di meglio, ma non possiamo interferire con gli affari umani- si giustificò la dea Feca. - Ma per favore, voi siete dei, potete fare tutto, siete voi che decidete di non farlo. Che poi siete anche dei genitori tremendi, ad esempio tu, dea Feca, tuo figlio colleziona slip, non vuoi di meglio per lui? e poi avete intenzione di torturare i vostri figli? dei veri genitori capirebbero gli errori commessi e li perdonerebbero, ma voi, a quanto mi sembra non ne avete proprio il fegato. Avete paura di loro, sapete che vi odiano, sapete di cosa siamo capaci, come ha detto Tossina, non ci rinchiudereste se non per paura- Adamai fece un altro passo verso i troni, le divinità mossero le mani facendo lo stesso gesto nello stesso momento; il drago sorrise prima di sparire in una nuvola di fumo.

FINE ADAMAI

WAKFU - IL RITORNO (SOSPESA)Wo Geschichten leben. Entdecke jetzt