87. Una, due, zero o dieci gambe

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Louis mi ha scritto qualcosa tipo cento messaggi. Non sto esagerando. Non li ho contati, ma sono stati tantissimi.

Mi ha mandato foto del dietro le quinte di Umag, foto di un torneo che ha vinto Liam, foto coi suoi genitori non ho capito bene quando e dove, foto dei suoi capelli bicolore, stupidissime foto ravvicinate del suo dente storto, link a canzoni, link a playlist, messaggi vocali con lui che parla, canta, dice scemenze.

Mi ha anche chiesto molte cose. Mi ha chiesto di Cloe, ad esempio, come sto, se ci soffro ancora (sì, ma lo sto superando).

E mi ha chiesto di Filippo.

Ha saputo tutto tramite Arturo, che è in stretto contatto con Filippo. Anche loro hanno frainteso il motivo per cui ho deciso di smettere di avere rapporti con lui. Pensavano fosse perché aveva preso la decisione di praticare l'eutanasia a Cloe a mia insaputa, ma io ho spiegato anche a Louis che la cosa che mi ha fatto più male è stata la crudeltà del farla morire da sola. Nessuno sembra capire questo punto.

lo gli ho chiesto del suo ginocchio, e per fortuna va meglio. È venuto a Cincinnati, ma si è ritirato dal torneo per riposarsi e fare un po' di trattamenti e infiltrazioni in vista degli US Open. È qui ad allenarsi e a vedere il torneo del fratello.

Stasera (è lunedì, io gioco il primo turno domani, nel tardo pomeriggio) abbiamo organizzato una cena insieme: io, Louis, Arturo e Zoe. Una cena solo tra di noi, mi sono perso il player's party perché ero ancora a Montréal. All'inizio saremmo dovuti essere solo io e Louis, ma mi dispiaceva lasciare Zoe da sola e volevo approfittarne per farla riposare un po'. Allora lui mi ha chiesto se poteva portare anche Arturo e gli ho detto ovviamente di sì, a patto che non parlasse di Filippo. «Può venire anche Liam, se vuole» gli ho detto

«No, Liam ha appuntamento romantico» ha risposto Louis.

Andiamo al ristorante e non ceniamo nella mia suite perché è la sera libera di Guinever. Un po' mi dispiace, mi sarebbe piaciuto presentarla a Louis.

Io e Zoe arriviamo un po' in anticipo e stranamente Louis e Arturo sono già lì. Li salutiamo. Chiedo a Louis del ginocchio, mi dice tutto a posto. Ma non sembra molto di buonumore e la cosa mi dispiace.

Ci sediamo, ordiniamo (io mi impegno a non esagerare), Zoe chiede subito se può andare in bagno.

Dopo esserci seduti, comincio a parlare di Guinevere e racconto a Louis e Arturo dei piatti meravigliosi che mi prepara.

«Ah, capito...» commenta Louis. «Quando mi hai detto porto Zoe a ristorante, pensavo, guarda Garri è fidanzato con lei. Adesso capito, tu sei fidanzato con Guinevere.»

«Sei fuori strada...» ribatte Zoe, che è appena tornata dal bagno, con un'aria più allegra del solito.

«Se senti quello che parla, sembra innamorato pazzo di questa ragazza» insiste Louis.

Zoe gli dà una pacca sulla spalla, sedendosi. «È innamorato pazzo dei suoi piatti, fidati. Non essere geloso.»

«Non sono geloso.» Louis alza le mani. «Garri non è il mio ragazzo. Ho un ragazzo nuovo, sai?»

La notizia cade in mezzo al tavolo come un macigno, e zittisce tutti.

«Chi è?» chiedo.

«Fitness coach di Muratoglu Academy. Ventiquattro anni, molto figo, molto bravo con sesso.»

«L'ultimo particolare avremmo preferito non saperlo» commenta Arturo.

«Si chiama Etienne, è francese. Sto imparando a parlare francese, sai?»

«B-b-bravo» commento. Cos'altro dovrei commentare? «Perché non hai portato Etienne, stasera?»

«Non viene a Cincinnati. Ci vediamo a New York. Ti presento a New York.»

Play - Larry StylinsonWhere stories live. Discover now