Capitolo 2

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Oggi 5 ottobre

Mi guardo allo specchio con una smorfia di disapprovazione. Oggi mi sono vestita abbastanza elegante. Ho scelto un pantalone nero attillato a vita alta ed una camicetta bianca molto semplice. Mi soffermo ancora titubante sul mio riflesso e delicatamente passo le mani sui fianchi per sistemare qualche piega dalla camicia.

Nell'ultimo periodo il mio fisico è un po' cambiato. Gli esami rimasti li ho superati entrambi a pieni voti, ma il forte periodo di stress mi ha portata a perdere qualche chilo.
Per rimettermi in forma Giada, che non posso far altro che descrivere come il mio angelo, mi ha gentilmente strutturato una scheda di allenamento per non perdere tono muscolare.

Il mio trucco di tutti i giorni è solo una quantità smisurata di correttore per coprire le occhiaie da panda, ma per l'occasione ho scelto di truccarmi più del solito.
Ho tracciato una sottile codina di eyeliner per marcare già il mio occhio allungato. Dovrei farlo più spesso, mi piace avere questo sguardo magnetico. Inoltre l'eyeliner fa risaltare ancora di più le iridi nocciola. Come tocco finale ho aggiunto un velo di mascara.

Ho sempre odiato i miei occhi in adolescenza, dentro verde intenso e all'esterno castano molto chiaro. Adesso invece penso che siano molto caratteristici, che stupida che ero.

Smetto di perdere tempo e ripasso di nuovo le mani sui fianchi soffermandomi per un pochino. Gli allenamenti settimanali stanno dando i loro frutti. I fianchi si sono riempiti leggermente. Queste nuove curve mi piacciono, mi rendono molto più femminile, ma allo stesso tempo non sono abituata a mostrarle. Quasi quasi mi cambio e metto un pantalone largo.

"Lila, se ti guardi ancora allo specchio ti consumerai. Piccola, sei molto elegante e raffinata, non c'è niente che non vada" sento mia mamma che si affaccia dalla porta della mia camera da letto.

"Grazie mamma, ma questi pantaloni proprio non mi convincono. Forse mi fasciano troppo." mi volto per continuare a studiare fermamente la mia immagine.

"Ma cosa stai dicendo? Guardati, oramai hai proprio un fisico da modella. Questi pantaloni accennano alla perfezione il tuo lato B! Forse dovresti provare a chiedere a Giada di fare qualche miracolo anche per me" scoppia a ridere mia mamma mentre si avvicina per abbracciarmi. Ricambio stringendomi a lei e nel viso compare un sorriso.

"Ma quale modella mamma! Mi sento in imbarazzo ad indossare vestiti aderenti con questa nuova silhouette" continuo a dire mentre mamma mi tira uno schiaffetto sul sedere e scuote la testa. "Ora però sono troppo in ritardo per cambiarmi, ma tu smettila di mettermi a disagio!"

Finisco di fare le onde ai miei lunghi capelli castani e li sistemo in una morbida coda alta. Ora sono veramente pronta, ma devo sbrigarmi altrimenti rischierò di far tardi per la riunione.

Afferro al volo la borsa con tutto il necessario dentro e per sicurezza porto anche una copia del curriculum che avevo già inviato per e-mail.

"Ciao piccolina, in bocca al lupo per questo incontro. Fatti valere come solo tu sai fare" mi abbraccia mamma sulla soglia di casa.

"Ciao bambina, tienici aggiornati" si avvicina anche mio padre per darmi un bacio sulla guancia.

Negli ultimi mesi si sono rassegnati entrambi all' interesse per la Formula1, sostenendomi al loro meglio per affrontare questo misterioso colloquio.

Sinceramente non sono molto fiduciosa riguardo allo stage. Penso che mi abbiano chiamata a Maranello solo per motivare la scelta di scartarmi, quindi sono già demoralizzata e avvilita.

Accendo l'auto e sono pronta per fare una mezz'oretta nel traffico. Abito vicino Maranello quindi per me arrivare alla Sede Sportiva non è un problema. Accendo la radio per distarmi e vado.

Pitlane. || Charles LeclercDove le storie prendono vita. Scoprilo ora