Capitolo 1

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Qualche mese prima

"Papà, ho 24 anni e sto per concludere l'università, sai benissimo che non posso ancora ascoltarti." sbotto improvvisamente con un tono più scocciato di quanto in realtà non volessi. "Sai anche tu che ho fatto un sacco di sacrifici per iscrivermi all'università di ingegneria informatica. Non manderò tutto all'aria proprio ora solo per una tua preoccupazione stupida" incrocio le braccia al petto e cerco di mostrargli il mio più grande sguardo minaccioso.

"No, Dalila tu hai sempre continuato per la tua strada senza ascoltarmi. Ti ho detto milioni di volte che non devi immischiarti in questo mondo." mi risponde secco, sinceramente non capisco se mi sta supplicando o rimproverando.

"Perché no? Guardati, tu ci hai lavorato per tantissimi anni, e vorresti impedire a tua figlia di intraprendere lo stesso percorso?" spalanco gli occhi e inizio a gesticolare più del dovuto. Tutta questa storia mi sta mandando fuori di testa e sinceramente non mi piace affatto.

Ho 24 anni, 2 esami rimasti per conseguire una laurea magistrale in ingegneria informatica e un tirocinio che sarà (forse) nella scuderia più acclamata e tifata del mondo: Ferrari. Non sarà proprio mio padre a farmi cambiare idea, non può mandare in fumo qualcosa che sto iniziando per me e per la mia carriera futura.

"Tesoro.. proprio per questo ti metto in guardia. So come funzionano le dinamiche in questi ambienti. Sai non è per niente facile, solo dall'esterno vengono percepite rose e fiori ma è tutto il contrario" mi dice sconsolato sbattendo lentamente gli occhi.

Capisco che possa essere preoccupato per me però è tutto ciò che voglio fare nella mia vita, non ho nemmeno pensato ad un piano B se non dovessi riuscire nell'impresa. Scaccio via immediatamente il pensiero di fallire, non posso proprio permettermelo.

Mentre continuo ad ascoltare mio padre mi incammino verso la cucina da cui viene un odorino niente male, mia mamma sta finendo di preparare la cena. Stasera pizza!

"Mamma, almeno tu sei contenta del mio percorso?" piagnucolo appoggiandomi alla sua spalla.
"Dalila... Tuo padre sa bene cosa vuol dire stare in questo mondo... Ma non posso comunque impedirti di scegliere il meglio per il tuo futuro, se è questo che vuoi veramente" la sento assente, con la voce strozzata e distante.

Sicuramente anche lei è preoccupata che io possa incappare in qualche situazione strana, ma io sono una ragazza semplicissima. Come potrei mai cacciarmi nei guai semplicemente lavorando in un team che ho sognato fin da adolescente? Non è proprio nei miei piani rovinare tutto in nessun modo.

"Capisco la vostra preoccupazione, ma io i moduli li ho già spediti e sto aspettando solo un riscontro per iniziare questo maledettissimo tirocinio." sospiro rumorosamente portando le braccia dietro al collo "La mail dovrebbe arrivare nei prossimi giorni. E poi, se mi prenderanno per questo stage sicuramente avrò una possibilità in più per il lavoro" mi esalto ancora di più e porto le mani ai fianchi, assumendo una posizione da supereroina.

"Fly down sorella. Prima dobbiamo attendere l'e-mail di conferma di cui parlavi e solo dopo potrò vantarmi con i miei amici che tu sei diventata una di loro, una della Ferrari" cantilena mio fratello entrando in cucina e spingendomi leggermente la spalla.

"Vedrete famiglia, vedrete." taglio corto e chiudo il discorso fin troppo convinta delle mie capacità.
In realtà non sono una ragazza molto sicura si sé, però quando si tratta del mio sogno mi piace volare veramente in alto.

La serata passa abbastanza velocemente, mangiamo le nostre pizze e rimaniamo in famiglia a chiacchierare delle preoccupazioni dei miei genitori e la mia impazienza di avere una risposta dal team principal.

Mi butto sul letto esausta e decido di scambiare qualche messaggio con Carlo, il mio migliore amico. Lui mi ha sempre sostenuta ed è sempre pronto con qualche parola di conforto.

Pitlane. || Charles LeclercDove le storie prendono vita. Scoprilo ora