25 • IL COLPEVOLE SARÀ LASCIATO SOLO

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«Suzy ha abortito il 17 maggio» dico, picchiettando con il dito sopra la data di emissione della fattura della clinica.

«E quindi?» domanda Zoe

«E quindi la culla è stata acquistata il 31 maggio» rispondo. «Vi pare una cosa normale comprare una culla dopo aver interrotto la gravidanza?»

«Forse era di nuovo incinta?» prova Fox.

«No, è impossibile» risponde Paul. «Non ci siamo con i tempi».

«E dunque qual è il tuo sospetto, Sherlock?» chiede Zoe, tirandomi un buffetto sulla testa.

«Non è stata Suzy ad acquistare la culla» dico. «È stato qualcuno che sapeva della gravidanza ma non sapeva dell'intenzione di Suzy di interromperla».

«Il padre del bambino» conclude Raisa.

«Probabilmente, sì» confermo. «Che, evidentemente, avrebbe voluto che questo bambino nascesse».

«Abbiamo modo di risalire all'autore dell'acquisto?» domanda Raisa che, tra tutti, sembra la più interessata a questo nuovo sviluppo del secondo amante di Suzy.

«No» rispondo. «Qui è tutto intestato a Suzy. No so se la polizia, forse, contattando il sito... magari dal pagamento...»

«Sì, certo» mi precede Fox. «Avrei preferito risolverla prima tra noi, onestamente. Ma, se non è possibile, chiamo la centrale e chiedo di fare una ricerca».

«Magari avresti preferito risolverla tra noi perché eri tu il padre del bambino» gli dice Zoe. «Del resto, per un sacco di anni, siete stati inseparabili».

«Falla finita» borbotta lui.

Lancio un'occhiata a Danny che si sta ancora rigirando la giostrina con le api tra le mani con aria pensosa. Forse... no, no. Ok, sì. Forse troppo pensosa.

«Sei stato molto silenzioso, finora, Danny» gli dice Fox che, evidentemente, ha avuto il mio stesso pensiero.

«Sono sempre silenzioso».

«Ma oggi lo sei più del solito» aggiunge Zoe. «Dovevi avercela a morte con Susan, eh? Con tutti i soldi che ti ha estorto. Paul, almeno, è ricco sfondato. Ma tu, un povero meccanico...»

«Smettila» la interrompo, anche se Danny sembra del tutto indifferente alle sue parole. «Non è stato Danny. È inutile che insinui».

«Ah, bene, fermi tutti, allora!» esclama Fox, scoppiando a ridere. «Se la signorina, qui, che abita a Londra da dieci anni e che non sa niente di nessuno, dice che non è stato Danny dobbiamo senz'altro crederle!»

«Io sarei molto curiosa di ascoltare i tuoi sospetti e la tua teoria, Danny» gli dice Raisa. «Se ne hai una».

«Ce l'ho» conferma lui.

«E non vuoi condividerla con i tuoi amici come hanno fatto gli altri?» lo incalza Zoe. «O devi sempre comportarti come se fossi superiore a tutti noi?»

«Io non mi sento superiore a nessuno» le risponde. «Ma non mi sembra che le vostre condivisioni abbiano dato grandi risultati. Escluso quello di accusarvi a vicenda senza andare da nessuna parte».

«Però ora abbiamo nuovi elementi su cui ragionare» dice Fox. «Per esempio, sappiamo che la persona che ha regalato la culla a Susan era a conoscenza di questa nostra abitudine di intestare la sua posta a nome di mio padre e di farsela recapitare a casa mia».

«E allora?» domanda Raisa.

«E allora, c'era soltanto una persona tra i presenti, oltre me, a saperlo» dice Fox.

MUDDY PUDDLE Where stories live. Discover now