Capitolo 4

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🝮🝮🝮🝮𝐥𝐚 𝐟𝐢𝐞𝐬𝐭𝐚🝮🝮🝮🝮

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🝮🝮🝮🝮𝐥𝐚 𝐟𝐢𝐞𝐬𝐭𝐚🝮🝮🝮🝮

Guidatore prudente eh? Come no mamma.
-che cavolo stai facendo- sbottai irritata contro Nick.
Stava andando ad un'elevata velocità e sorpassava ogni macchina che ci stava davanti per poter avere lo spazio libero tutto per se, fregandosene completamente del fatto che potevamo fare tranquillamente un incidente se continuava a guidare così.
-qual è il tuo problema- disse in modo molto tranquillo, con una faccia da schiaffi assurda.
-non voglio morire per strada per colpa di un idiota che non sa guidare- risposi a tono duro
-già e tu credi di fare di meglio?-
-vuoi scommettere?-
-senti, sei nella mia casa, nella mia città e nella mia auto quindi sta zitta-
-cazzo, solo per il fatto che sei ricco ti credi il Dio del mondo. Sei tu che invadi il mio campo visivo quindi sparisci.- dissi
-tua madre deve volerti molto bene per sopportarti- rispose lui
-che ne sai tu dell'amore di una madre- dissi e lui immediatamente frenò di colpo facendo quasi venire a sbattere la macchina dietro di noi contro di noi.
-che cosa fai?- dissi
-scendi-
-nono Nick ti prego-
-scendi o ti faccio scendere io-
-no no no no non oseresti- dissi ma invece lui scese dalla macchina per poi venire dalla mia parte per aprirmi la portiera.
-Nicholas, Nick lasciami stare, non esiste- urlai nel mentre lui mi prese e con violenza mi butto fuori dalla macchina.
-ma che cosa ti prende-
-ora puoi chiamare un taxi- disse riferendosi alla risposta che avevo dato a cena.
-qui non mi verrà mai a prendere nessun taxi-
-allora chiama un uber- disse con menefreghismo .
Entrò dentro la macchina e sfreccio via lasciando lì da sola nel bel mezzo del nulla.
-Nick sei pazzo?- urlai
-non ci credo, non è possibile- dissi e presi subito il mio telefono dalla mia borsetta, ma lo rimisi subito dentro quando notai essere scarico.
-ho anche la batteria scarica vaffanculo- dissi fra me e me.
-oh merda, figlio di puttana- imprecai contro Nick.
E proprio quanto la paura e la rabbia stavano prendendo possesso di me, vidi il lontananza i vari di una macchina.
Mi sbracciai per farmi vedere ma questa mi passò affianco come nulla fosse.
-stronzo, fai anche finta di nulla- gli urlai da lontano quando ad un certo punto vidi che stava facendo retromarcia per poi venire di fianco a me.
-ciao, tutto bene?- mi chiese
-eh si, solo un idiota mi ha lasciata a piedi-
-qui da sola, in mezzo al nulla?-
-si, qui da sola, in mezzo al nulla-
-ti serve un passaggio?-
Ci pensai su ed in effetti un passaggio mi serviva proprio.
-si grazie- salii in macchina e gli chiesi se per caso avesse il caricatore dell'iPhone e lui mi ripose di sì.
Così mi prestò il caricatore e aspettai che si sarebbe almeno un po' caricato per almeno avvisare Noah.
-dove ti porto?- mi chiese girandosi per un attimo dalla mia parte togliendo lo sguardo dalla strada.
-tu dove sei diretto?- gli chiesi
-io vado ad una festa random in una villa sperduta in zona. Ti inviterei ma non vorrei che magari tu pensassi che ti voglia squartare.- ridacchiò
-tipo l'ospite a sorpresa- ridacchiai anch'io.
-dove vivi- domandò
-hai presente la Villa dei Leister?-
-su certo, abiti lì vicino?-
-io vivo lì-
-cosa, quindi vivi a casa di Nicholas?-
-peggio, è io mio fratellastro ed è anche quello che mi ha lasciato a piedi- dissi con sarcasmo
-Nick?- mi chiese ed io semplicemente annuii
-che razza di stronzo. Comunque bhe, lo capisco, non aveva il tempo di riportarti a casa.- continuò
-a cosa ti riferisci?- domandai curiosa
-che voleva arrivare il prima possibile-
-arrivare dove?-
-alla festa di cui ti ho appena parlato-
-aspetta, Nick è li?- chiesi e lui si giro dalla mia parte per guardarmi.
-non c'è festa senza Nick- disse
-sai che, portami con te- dissi e non so con quale coraggio.
In che guaio mi sono cacciata....

Arrivammo davanti al cancello di questa ipotetica festa e Mario, il ragazzo che mi ha accompagnato, mi avvertì che non era una semplice festa tra adolescenti, ma bensì una festa tra gang
-allora, lì c'è quella viola, poi quella blu e la nostra, ovvero quella rossa- iniziò indicandoci i vari angoletti della villa dove erano riuniti i vari membri delle gang.
-e lì c'è il nostro leader- continuò indicandomi un ragazzo a torso nudo girato di schiena con una bandana rossa legata al braccio destro.
Rimasi ferma a fissarlo per un po' nel mentre Mario salutava alcuni suoi amici e mi chiesi chi fosse quel ragazzo così apatico che, in quel momento stava dando da bere dalla bottiglia a tre  delle tante ragazze che aveva intorno.
E la mia risposta non tardo ad arrivare, perché appena si voltò per poter baciare violentemente una ragazza rimasi scioccata dal volto che vidi.
Non potevo chiedere ai miei occhi, era Nick.
E rimasi ancora più scioccata e disgustata allo stesso tempo quando vidi Nicholas staccarsi da quella ragazza per poi baciarne un altra davanti ai suoi occhi con nonchalance.
-non ci posso credere- dissi sussurrando.

Spazio autrice
Scusate ragazzi per questo capitolo così corto ma ho fatto ieri la visita oculistica e il dottore mi ha dato delle gocce e non riesco molto a stare sul telefono, però prometto che domani cercherò di farne uno più lungo.

amor prohibido || Nick LeisterWhere stories live. Discover now