«Quando parlerai a Toni di questa situazione?» Una semplice domanda che fu capace di destabilizzarmi. Mi pietrificai sul posto, completamente. Non sapevo che dire o come comportarmi. Sarei mai stata capace di metterla al corrente di tutto questo?
«Non lo so. Presto.»
«Cheryl questa situazione va avanti da quasi un anno ormai, e hai iniziato un percorso di cura poco meno di un mese fa, solo perché ti ho letteralmente colta con le mani nel sacco, altrimenti non mi saresti mai venuta a riferire nulla di tua spontanea volontà. Non ho detto nulla a Toni perché so quando possa essere difficile, e so quando la situazione possa spaventarti, e so che è giusto che lo faccia tu, ma stai aspettando fin troppo. È giusto che lei lo sappia, e se non glielo dirai entro breve, lo farò il al posto tuo, che ti piaccia o no.» Mi immobilizzai, come se un fulmine fosse appena caduto dinnanzi a me. Ingioiai a fatica il groppo che mi si era formato in gola, prima di alzare nuovamente lo sguardo per incontrare il suo. Un espressione notevolmente rigida caratterizzava il suo volto, nonostante una vaga tenerezza si celasse nei suoi occhi.

«Lo faccio solo per il tuo bene.» Aggiunse, lasciando che la sua voce divenisse flebile. Odiavo vederla soffrire a causa mia. Odiavo vederla soffrire a causa di una situazione che purtroppo non potevo controllare, o almeno, non disponevo ancora dei mezzi necessari per riuscire a mediarla.

«Lo so nana, grazie.» Mormorai, muovendo dei leggeri passi verso la sua direzione, lasciandole un dolce bacio sulla fronte. Uscii, successivamente di casa, raggiungendo velocemente la Riverdale High, accedendo all'imponente parcheggio. Sostai la macchina nel solito posto, abbandonando immediatamente l'interno, avviandomi verso la struttura scolastica, senza preoccuparti di controllare se qualcuno dei miei amici fosse nelle vicinanze.

Camminai a passo svelto lungo i corridoi, raggiungendo il mio armadietto. Posai la borsa, prendendo solamente il telefono per poi raggiungere la sala relax. Rilasciai un sospiro di sollievo non appena mi accorsi di essere sola. Presi posto sul comodo divano, abbandonandomi completamente allo schienale, cercando di seppellirmi all'interno del tessuto. Sentivo il mio organismo bruciare a causa delle emozioni troppo intense che si stavano diramando in me, mentre un'estrema sensazione di vuoto si propagò con ferocia, conquistandomi.

Chiusi gli occhi, cercando di scacciare le emozioni negative, prima di riaprirli e rimanere ad osservare un punto indefinito della stanza. Mi sentivo persa, come se il mondo attorno a me continuasse a girare, mentre io rimanevo ferma. Come se la vita continuasse a scorrere mentre io avevo messo la mia in pausa. Credevo di star sprecando il mio tempo, sentivo di star buttando tutto all'aria, eppure non avevo alcuna spinta che mi inducesse a voler cambiare le cose.

«Sei rimasta qui da ieri sera? Non ti ho vista arrivare.» Sorrisi immediatamente non appena sentii una voce che non sarei stata mai capace di confondere. Guardai verso la porta, osservando Toni avvicinarsi nella mia direzione, prima di sedersi sul bracciolo del divano accanto a me. Sporgendosi per lasciarmi un lungo bacio sulla fronte.
«Ciao amore.» Sussurrò, prima di beccarmi dolcemente le labbra. Avrei voluto rimanere così per sempre. Lei era tutto quello di cui avevo bisogno.
«Ciao TT» Contestai, non riuscendo a staccarle gli occhi di dosso.

«Come stai?» Domandò dolcemente, spostandomi una ciocca di capelli dietro l'orecchio, indicendomi a sospirare. Cosa avrei dovuto fare? Dirle la verità o mentirle, pur sapendo che tanto lo avrebbe capito?
«Bene.» Mormorai, adottando la seconda opzione. Mi spostai vagamente dal divano, allontanandomi da lei, prima di sporgermi per afferrarle la giacca, tirandola nella mia direzione, lasciando che si spostasse dal bracciolo ai posti di seduta. Quando fu completamente al mio livello mi sollevai, sedendomi sulle sue gambe. Le spostai lateralmente, lasciandole appoggiare sulla parte del sofà libero, mentre incastonavo la mia testa tra l'incavo del suo collo e il suo petto, inalando felicemente il suo dolce profumo. Chiusi gli occhi non appena le sue braccia si avvolsero strettamente attorno al mio corpo, lasciandomi delle dolci carezze insieme a dei grattini, lasciando che una sensazione di pace si diffondesse in me.

Choni one shotWhere stories live. Discover now