Yovanna camminava per i corridoi, ignara di una certa Katherine poco lontana da se. La ragazza dai capelli scuri aveva il cuore spezzato dentro il petto, poteva sentire chiaramente come i pezzi di vetro della sua fragile anima venissero continuamente distrutti. Speso Yovanna tratteneva a stento le lacrime, addirittura se le faceva scappare dagli occhi marroni che vedevano troppe volte le stesse immagini ogni giorno: il ragazzo che amava baciarsi con un'altra.
Diceva di stare bene alle sue amiche, diceva che tutto sarebbe passato, che il dolore sarebbe svanito ma non fu mai così. Odiava così tanto se stessa perché i suoi sentimenti non cessavano mai.
"Yovanna!" urlò Katherine, nel corridoio abbastanza forte che la ragazza che fu chiamata, si voltò. "Dovresti smetterla di guardare il mio ragazzo, sai? Piccola ingenua." disse prepotentemente la ragazza dai capelli scuri, alta e perfino di età più grande di Yovanna ma con una mentalità alquanto degradata.
"Lasciami in pace Katherine." disse la ragazza, scuotendo la testa e sospirando. "Non lo farò! Non puoi assolutamente smetterla? Sei invidiosa di noi, scusa?" la ragazza più grande afferrò il polso di Yovanna, la strattonò e la tirò a se.
"Smettila, non mi interessa nulla di Harry, nulla di voi due, mi fate soltanto ribrezzo." la ragazza alzò la voce, le sue parole non erano mai state più veritiere.
"Quindi ora, se non ti dispiace, ora me ne vado."
