Capitolo 1.

12 0 0
                                    

E' intrigante come tutto ciò di cui siamo costituiti, mente e corpo, sia un'arma a doppio taglio.......Un hobby, strascicato per un periodo temporale troppo lungo per "me".

Un carattere, recluso nel "mio" corpo per tutti questi anni.Le voci, più forti che mai.

Mani, tremolanti, che danzano letalmente insieme al respiro.

E' troppo.

Troppe.

Troppe mani.

Un solo coltello. 

Gli occhi di Yuri sono ormai annebbiati da più strati di lacrime, infimi in numero rispetto a tutte quelle versate nel passato.

Quella che un tempo era la scintilla vitale presente dentro essi si è trasformata in una lucente, falsa, punta diamantata: una riflessione della lama affilata che tiene in grembo, pronta ad affondare nella pelle intonsa.

Domande su domande, ma niente risposte. 

In una mente aggrovigliata come la sua, una di esse si districa fino al fronte: Perchè?Perchè sta aspettando? Il tempo è sempre stato un nemico.

Non questa volta, però. Dagli abissi della sua anima, un desiderio, seppur irrazionale, ardiva ancora vivo: si era appena realizzato davanti a lei.

Dapprima era solo un puntino nero all'orizzonte, facilmente un risultato del suo stato confusionale.

Successivamente diventò una sagoma. Troppo dettagliata per un' allucinazione.

Yuri si abbandona al terreno, sul lastrico. E' a questo punto che dovrebbe urlare? Dimenarsi?Correre? Ma perchè? 

Perchè il calore che sente è così rassicurante...?

Tra un paio di salde braccia, Yuri cede e sviene, impotente.

Come può un umano vivere senza potersi fidare di se stesso? Della prigione anatomicamente definita corpo? La scienza non può descrivere ciò che l'adolescente stava provando. Più anime scatenate che tentano di evadere, un'instabilità costante.

Al picco della tensione, Yuri finalmente rinviene. Il tepore non l'ha abbandonata, ma il corpo sta subendo la sua furia interiore: mascella serrata spasmodicamente provocando fitte lancinanti, occhi secchi e sbarrati, un tremito generale che la scuote, dandole il "bentornato" alla realtà.

Uscita dalle tenebre della sua mente, usa le sue poche energie rimaste per girare il collo, rigido:è a quel punto che li vede. Il puntino, la sagoma, ed il tepore: Buddi. 

Un amico del Club letterario.

"ME"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora