Capitolo 3

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Mi sveglio nella posizione più scomoda della mia intera vita. Ma almeno c'è odore di caffè. E io mi drogo di caffè.

"Mh, uomo, sai come rendermi felice" biascico, assonnata, causando in lui una risatina.

Apro prima una palpebra e poi l'altra per osservare il riccio che armeggia ai fornelli. Indossa il grembiule da troia che mi ha regalato Kat per Natale, il che lo rende molto meno eterosessuale di quanto già non sembri a primo impatto. Glielo dico.

"Sembri gay con quel grembiule"

"L'ho messo per non sporcarmi la maglia nuova, genio" mi rimbecca lui, con tono di rimprovero.

Nonostante tutto vorrei davvero baciarlo. Il punto é che non dovrei volerlo.

"Ecco a te, carina." sorride lui, porgendomi un piatto colmo di pancakes. É troppo fottutamente gentile con me, mi chiedo come faccia: al posto suo io mi odierei.

"Grazie." abbozzo un sorriso che lui accetta di buon grado, a giudicare dalla sua espressione, e mi siedo al tavolino della cucina.

"Cazzo, sono buonissimi" tento di dire, con la bocca piena e lui mi ringrazia.

Dopo un po', Taylor va via dicendo di avere un impegno importantissimo e mi lascia da sola a guardare delle vecchie puntate dei Simpson, da sola sul divano. Sento le chiavi nella toppa e Katheryn entrare indisturbata, ha gli occhi segnati da delle occhiaie spaventose, il che mi mette in allerta.

"Nottata di fuoco, eh?" le chiedo, ridacchiando.

"Non solo, stamattina mi sono anche svegliata alle sei, dopo aver dormito solo un'ora, per vomitare!" sospira, in effetti non ha proprio una bella cera.

"Ti sarai beccata uno di quei virus intestinali che sono in giro adesso" mi sento una cinquantenne pronunciando queste parole.

"Hayley, non vado all'asilo. Gli altri bimbi non mi passano il virus. Piuttosto, sarà stato il cocktail di ieri. Sapevo che il tipo non me la raccontava giusta" si lamenta. Chissà dove l'avrà portata a bere, ieri, quel deficiente.

"E tu? Ci sei tornata a letto con l'amico adorabile di Jeremy? Sapevo che era carino ma non fino a questo punto!" sorride maliziosa lei.
Giù le mani, stronzetta. Il ricciolino é mio.

"Io e Taylor abbiamo solo visto un film." protesto io ma le risate stupide di Kat non si fermano.

O meglio, si interrompono quando lei sbianca. E sviene.

"Signorina Camsey" comincia a parlare il medico, quando Kat si sveglia nel letto d'ospedale.

"Ho buone notizie: era solo un calo di zuccheri, il bambino sta bene, dovrebbe tornare per fare la prima ecografia tra una settimana, giusto?"

Sorride la donna. Un momento: bambino?

"Quale bambino?" chiede la mia compagna di stanza, sbarrando gli occhi.

"Oh, non lo sapeva? Lei é incinta da qualche giorno" la dottoressa continua a sorridere, mi farà venire il diabete, cazzo.

"Oh merda" mormora Kat, che si passa le dita tra i capelli nervosamente e lascia che una lacrima le righi il viso.

"Mio padre mi ucciderà" piange lei.

"Devi dirglielo, so cos'hai in mente ma devi dirlo a Jeremy" le dico. Vuole abortire, lo so, ma non può prendersi questa libertà senza dirlo prima al suo ragazzo. Spero solo non la abbandoni.

"Hayley" singhiozza, prima che la stringa in un abbraccio.

La dottoressa le prescrive degli integratori e le da alcuni consigli da seguire in caso decida di non abortire poi usciamo assieme dalla sala e dall'ospedale.

Quando torniamo al campus, ci fermiamo nel caffè universitario per prendere una cioccolata calda, poi torniamo in stanza e ci stendiamo sul divano a guardare la maratona di Grey's Anatomy.

Praticamente sosteniamo conversazioni del tipo: "Cristo, Meredith, non portare via la bambina! La stai rapendo!"

"Alex la copre, non preoccuparti"

durante tutto il programma finché non sentiamo bussare alla porta.

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⏰ Laatst bijgewerkt: Jun 03, 2015 ⏰

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