liberi fatali

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nonostante jisung leggesse parecchi libri, non sapeva un bel nulla sull'amore.
certo sapeva circa cosa si provasse quando si prova qualcosa per qualcuno, ma a parte le famose farfalle nello stomaco non sapeva nient'altro.

ed è per questo che ora si trovava a sfogliare vari libri presi dal reparto "farmaceutica" dalla biblioteca del palazzo.

dopo qualche minuto finalmente trovò l'argomento che gli interessava.

"Nei soggetti sani la modificazione della pupilla e il suo allargamento sono situazioni comuni e quotidiane legate principalmente a: diminuzione dell'illuminazione e scarsa luce ambientale, attivazione del sistema simpatico, ad esempio quando si provano emozioni intense legate sia al piacere che alla paura/rabbia. Quando si è "colpiti" da una persona attraente, il cervello rilascia dopamina che provoca, tra le altre cose, la dilatazione della pupilla. Questo avviene perché l'ondata di dopamina eccita le terminazioni nervose dei nostri occhi, i muscoli si contraggono e le pupille si dilatano."

nel leggere quelle parole la bocca di jisung prese la forma di una "o" dallo stupore.
ma cos'era successo?

beh semplicemente quella mattina, prima della cerimonia, il ragazzo si stava preparando come suo solito ma notò che le sue pupille fossero leggermente dilatate, e la cosa lo preoccupò. inizialmente pensò che fosse qualche strano effetto della maledizione, ma effettivamente non gli era mai successo.

ecco il motivo per il quale stava cercando una risposta tra tutti quei libri, e l'aveva trovata ma non poteva crederci.

ora che aveva appreso quella nozione doveva metterla in atto, quindi si alzò dal letto dopo aver chiuso il libro e si avvicinò allo specchio postò vicino all'armadio.

guardò il prorpio riflesso ed iniziò a pensare alle cose che solitamente gli piacevano, ma nulla fece effetto, il che lo confuse.

ma successivamente si rese conto che il libro parlava di una "persona" quindi doveva pensare a qualcuno.

e quel qualcuno non tardò ad arrivare nella sua mente.

si ricordò che quella sera avrebbe incontrato minho e nella sua mente iniziarono a crearsi vari scenari.

ma proprio a quel punto notò le pupille dilatarsi ed abbassò la testa sospirando, era proprio spacciati.

i suoi pensieri vennero interrotti da un bussare alla porta.
disse un semplice "avanti" tornando a sedersi sul letto.

la porta si aprì rivelando una testa bionda familiare.

"hyunjin, cosa ti porta qui?"

"volevo sapere cosa ti ha detto minho."

e mentre prima jisung guardava l'altro con tranquillità, ora aveva distolto lo sguardo imbarazzato mentre un lieve rossore si divulgava sulle sue guance.

ormai hyunjin era l'unico con cui poteva confidarsi riguardo la sua situazione con minho, quindi dopo qualche secondo rispose.

"mi ha chiesto di incontrarci stasera."

non voleva specificare il luogo perché aveva paura che l'altro potesse venire a spiarli, insomma sembrava il tipo di persona.

hyunjin a quell'affermazione sorrise contento e batté le mani sedendosi affianco a lui.

"già immagino la scena! lui arriva e ti guarda con sguardo innamorato, poi si avvicina, posa le sue mani sui fianchi e ti bacia!"

jisung roteò gli occhi e prese un cuscino, colpendo la testa del biondo con esso così da zittirlo.

"ma va, nei tuoi sogni."

"o forse nei tuoi."

sorrise beffardemente mentre il più piccolo incrociava le braccia al petto.
dopotutto aveva ragione quindi non poteva nemmeno ribattere.

c'era una voltaWhere stories live. Discover now