VIOLET

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Appena l'ho visto mi sono messa a correre, sono scappata, che cavolo ci faceva immobile a guardarmi da vicino la porta?? Che imbarazzo.
Suonare mi rende libera, non penso a niente siamo solo io e il pianoforte.
La musica non mi giudica, non mi distrugge anzi mi ripara.
Essa mi comprende, mi abbraccia.
Tutto quello che ho intorno scompare.
Nell'istante in cui l'ho visto il mio cuore ha incominciato a battere all'impazzata, è la prima volta che mi succede e sento che è sbagliato.

Ho paura.
Paura di quello che potrebbe pensare di me ora
Anche se so che non me ne dovrebbe fregare
È più forte di me, da quell'incontro dentro di me si è mosso qualcosa che non so descrivere.
I suoi occhi, sono stati la cosa più bella che io abbia mai visto in vita mia, la sua mano che afferra il mio braccio e io che voglio piangere per le sue parole.

È stato superficiale come tutti, mi ha etichettato come tutti, non mi voglio neanche io avvicinare a lui.
Non deve preoccuparsi perché non voglio avere a che fare con tipi come lui.

Quello che mi ha fatto provare quel giorno è svanito, adesso sono io con i miei pensieri e le mie paranoie.

Non riesco a dormire, mi rigiro su me stessa pensando alle cose che mi sono detta poco tempo fa.
Se è svanito il tutto.
Va bene, posso dire che forse sto correndo troppo,
le mie riflessioni stanno prendendo il sopravvento.
D'altronde non posso infatuarmi di una persona vista (scontrata) per caso.
È una cosa alquanto sciocca, io Violet, non provo più sentimenti da tanto tempo sarò forse diventata apatica ??
Dev'essere normale, non mi sono più relazionata da quel famoso giorno.
Non ho saputo provare più niente.
Nè rabbia, tristezza o malinconia.
Ma lui, il ragazzo dal nome ignoto ha risvegliata un vulcano in me che dormiva da troppo tempo per i miei gusti.
Mi sento bene ma al contempo male per questa situazione, finalmente qualcuno riesce ad illuminarmi, mi fa sentire cose mai sentite prima.
Ma ho timore a lasciarmi andare; non posso sentirmi al sicuro perché non lo sono.
Non voglio credere e poi illudermi; la vita mi ha insegnato a rialzarmi nei momenti di oscurità ma nessuno mi ha mai guidato per raggiungere la luce e insieme ad essa la felicità.

Queste riflessioni si diffondano sempre più radicalmente nella mia mente, riuscendo a rimbombarmi continuamente.

Sento un brivido di freddo scorrere sul mio corpo
Un freddo pungente che non sentivo da tempo.
Mi successe un anno fa, ma lo potrei definire come un freddo psicosomatico dal momento che era estate. Quella volta cercai su internet scoprendo che è un lavoro dell'inconscio, come una manifestazione di un bisogno di protezione, adesso io mi chiedo da chi.

Ad un tratto sento un calore, una vicinanza ma ancora non so decifrarla.
Una presenza, un peso nell'anima che mi divora.
Mi sento in uno stato di angoscia, non riesco a divincolarmi, ad aprire gli occhi.
Sono in preda a un attacco di panico.

Non so come gestire la mia ansia.
Sento una mano, una mano calda, afferra la mia e trasferisce in me il suo calore, la sua sicurezza, la sua protezione. Mi sento in uno stato di quiete, tranquillità, non vedo alcun volto ma sento una voce
una voce sicura e forte mi sembra famigliare come già sentita prima in un passato lontano.
«Calmează-mi luna mică» a queste parole le mie paure sono ormai troppo distanti da non percepirle più.
Non vedo nulla, solo il buio che mi accompagna al sonno.

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⏰ Last updated: May 07, 2023 ⏰

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[da decidere]Where stories live. Discover now