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CRONACA

Si finge imprenditore per violentare Minorenni, Arrestato

Luca Meneghini si presentava come figlio del proprietario della Momp grazie all’omonimia. Con droga ed alcol circuiva ragazze e le violentava.

Grazie al fortunato caso di omonimia, Luca Meneghini, tecnico informatico 29enne, aveva costruito una falsa identità con cui circuiva ragazze minorenni, violentandole.

Meneghini, assunto alla Momp da circa quattro anni, aveva accesso a tutti i documenti informatici dell’azienda. Grazie a questo privilegio, ha potuto per mesi sostenere spese addebitate poi alla ditta per cui lavorava. Locali, feste private, alberghi, affitti di veicoli ed attrezzature sono nel mirino delle forze dell’ordine come movimenti “sospetti” che hanno permesso all’impostore di avvicinare diverse ragazze e, aiutato da droga ed alcol, violentarle.

Le indagini sono in corso ma pare siano state coinvolte quattro ragazze minorenni, una delle quattro sarebbe stata traviata dal Meneghini al punto da indurla a fare da testa di ponte verso altre minorenni, conosciute nei locali cittadini. Un’altra delle quattro ragazze è attualmente ricoverata dopo aver tentato un insano gesto. Una quinta era stata contattata ma l’iniziativa congiunta di tre delle quattro coinvolte ha evitato il peggio.

La denuncia è partita proprio dalle minorenni che si sono recate dalle forze dell’ordine dando informazioni puntuali e verificabili riguardo tutta la vicenda. L’arresto è scattato dopo poche ore.

Il presunto violentatore seriale è attualmente in carcere dopo l’interrogatorio di garanzia. Le prove sono corpose e, per quanto è trapelato, piuttosto circostanziate. Le forze dell’ordine hanno sequestrato telefoni cellulari ed hard disk sia personali che in azienda, da dove pare che il Meneghini proseguisse la sua opera di impostura. Dalle prime indiscrezioni sembrerebbe esserci persino un video dove comparirebbe l’accusato che abusa di una delle ragazze, in uno dei weekend da mille e una notte che Meneghini "regalava" alle sue vittime.

Raggiunto telefonicamente, il legale di Meneghini ha dichiarato che "L'unica colpa che si può attribuire al mio cliente è l'ingenuità. E’ stato circuito dalle ragazze che lo cercavano solo per favorire i loro interessi economici, usandolo per arrivare ai loro scopi. Ci sono i telefonini e i messaggi che dimostrano tutto ciò e prove molto certe. Il PM valuterà tutto, la vittima in questa vicenda è il mio assistito che, oltretutto, ha perso il lavoro".

La vicenda, per l’appunto, coinvolge collateralmente la Momp proprio in questo periodo in cui l’azienda di meccanica di precisione è alle prese con la fusione con il gruppo olandese DHO. L’azienda, raggiunta telefonicamente, ha dichiarato attraverso il suo proprietario Giorgio Meneghini, che si ritiene parte lesa nella vicenda, ed ha dato adito ai suoi avvocati di studiare il caso per capire gli eventuali danni economici e di immagine.

Viene da chiedersi tuttavia come una azienda che da anni si è affermata a livello internazionale, possa essersi fatta passare sotto gli occhi spese per migliaia di euro senza sollevare obiezioni.

In procura, a tal proposito, è stato aperto anche un fascicolo per favoreggiamento, attualmente contro ignoti.

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