☆𝒔𝒆𝒖𝒏𝒈𝒎𝒊𝒏 𝒓𝒆𝒂𝒄𝒕𝒊𝒐𝒏𝒔☆

- 30 missed calls -

- quando mette in mezzo le tue insicurezze in una discussione -

(insicurezze in questione: paura di perdere le persone e quindi affezionarsi troppo, essere troppo appiccicosa)

ok vi lascio al capitolo 👍🏻

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seungmin entrò a casa dopo una giornata di lavoro..diciamo...da dimenticare

entra e sbatte la porta molto forte, nel mentre io lo sento arrivare e corro da lui per capire cosa fosse quel suono

T/n:"min? tutto ok?"
nessuna risposta
insisto
T/n:"seungmin? uh, com'è andata a lavo-"
S:"è andata male, mh? sei contenta ora?"

sentì il mio cuore rompersi in tanti piccoli pezzi...

e se avessi fatto qualcosa?

decisi di abbracciarlo forte, ma a quanto pare la cosa non è stata reciproca, poiché mi spinse facendomi cadere a terra

S:"credi che con un'abbraccio si possa risolvere tutto? oh, t/n, ti sbagli di grosso.
sei così appiccicosa, che cazzo, non riesci proprio a non abbracciarmi per un secondo? che cosa succede altrimenti? muore qualcuno? non credo."

e quei pezzi di cuore che prima si frantumavano dentro di me, adesso a loro volta si spezzavano in altri pezzi più piccoli, fino a diventare minuscoli e invisibili all'occhio umano
sapeva i miei punti deboli, e li stava giocando contro di me.

stavo per provare a rispondergli quando prese di nuovo parola e disse

S:"ma guardati..non riesci neanche ad alzarti." disse, poi andò in camera nostra voltandomi completamente le spalle

questo per me era troppo, e tra l'altro non ha neanche senso perché io non avevo fatto nulla, credo (non lo scopriremo mai)

andai in camera, a malapena sé n'era accorto, presi il telefono, le chiavi, la giacca e le cuffiette ed uscì di casa, accompagnata da una voce che provava a fermarmi

S:"e dove vorresti andare?"

senza girarmi gli rispondo freddamente

T/n:" ovunque purché sia lontano da qui.

lontano da te."

ripresi a camminare ed in poco tempo mi ritrovavo in un posto abbastanza lontano da casa, ignorando tutti i suoi messaggi e le sue chiamate, tra l'altro non so proprio cosa mi scrisse quella volta, nemmeno li ho letti

mi sedetti su una panchina in un parco abbastanza silenzioso e desolato, avvicinai le ginocchia alla mia faccia ed incominciai a piangere mentre pensavo:

"lui conosce le mie insicurezze, come ha potuto usarle contro di me"

e cose così.

- ore 17:47 - (sei rimastx così per quasi 3 ore)

senti ancora una volta la vibrazione del tuo telefono: mi aveva chiamata per la trentesima volta, ma io non risposi e lasciai vibrare mentre le mie ultime lacrime scorrevano sul mio viso ed addormentandomi lentamente.

- ore 18:07 - (20 minuti dopo)

mi svegliai grazie ad uno strano picchiettio sulla mia spalla, come se qualcuno volesse chiamarmi:

vicino a me c'era seduto lui, seungmin.

T/n:"vuoi dire qualcos'altro in aggiunta a quello che mi hai detto prima? ti ascolto, immagino proprio quello che vorresti dirmi"

mi guarda con il suo sguardo tipo "sono preoccupato per quello che possa succedere"

S:"T/n..." i suoi occhi iniziarono a diventare sempre più lucidi mentre mi guardava dritto negli occhi, senza dire una parola, poi però interruppe il silenzio:

S:"non sai quanto mi dispiace di averti detto quelle parole, giuro non lo intendevo davvero, non voglio perderti così" procede baciandomi sulle labbra lasciando finalmente cadere le sue lacrime

si staccò ed iniziò a guardare il cielo

S:"potrai mai perdonarmi?...non hai idea di quanto ci tengo a te" disse tra un singhiozzo e l'altro

accarezzai la sua guancia..
"minnie..." dissi guardandolo con le scintille negli occhi e successivamente dandogli un soffice bacio sulla guancia, asciugandogli le lacrime

"lo sai che ti amo?" diciamo insieme, come se fossimo telepatici.