Lui è l'unica cosa bella che mi ha dato Vale.

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Camilla pov's
Apro la porta ma sembra non esserci nessuno, faccio piano, non si sa mai che sono tornati i ladri.

Mi dirigo in camera con silenzio, effettivamente qualcuno c'è ma stanno facendo tutto tranne che rubare. Mi affaccio alla porta ormai rotta e quello che vedo mi rivolta lo stomaco.

C'è una ragazza mora nuda, con un lenzuolo che copre solo il suo fondoschiena ma lascia scoperto il tatuaggio tribale sulla sua schiena, poi il ragazzo le tocca i fianchi e si alza per baciarla mentre lei continua a muoversi su di lui <Cazzo Chanel> spalanco gli occhi, ma quello è il mio ragazzo.

Non ci vedo più dalla rabbia,tutta quella del momento e tutta quella repressa.

Appena finiscono quella troia si accende una sigaretta sul MIO letto, in casa MIA.

Entro in camera applaudendo.

Vale pov's
Sento degli applausi, sbianco alla visione della mia ragazza che fa avanti e indietro di fronte a noi mentre ci guarda con un sorriso nervoso <Camilla io ti posso spie-> lei mi interrompe <No no sh sh, non mi devi spiegare niente mio caro> sorride, fa paura quando fa così.
Io voglio solo sprofondare.

<Chi è lei?> mi chiede Chanel <Ora non è momento Chany> <Mh Chany, che nome romantico> Continuo a fissare Camilla che non ha una reazione nervosa ma ride <Si vede che te non scopavi molto bene> dice Chanel, io spalanco gli occhi, Camilla smette di ridere e torna serie, sembra un film horror <IO TI AMMAZZO PUTTANA> Camilla si fionda addosso a Chanel prendendola per i capelli e trascinandola giù dal letto <Basta voi dueee> prendo Camilla dalla vita e la sollevo <METTITI GIU MERDA> io faccio come dice,lei mi guarda in faccia e ricevo una schiaffone talmente forte che mi fa girare la faccia dall'altra parte. Sto zitto, me lo sono meritato.

Camilla pov's
Vale non ha reazione <Come puoi non avere nessuna reazione? Mi fai venire in vomito. Cugina eh?> guardo quella puttana ancora per terra piena di graffi in faccia <Non ho reazione perché hai ragione> io lo squadro dall'alto al basso <Che schifo> sono così delusa e ferita <Però lasciami spiegare> mi blocca per il polso <MI DEVI LASCIAREEEE> inizio a piangere, ecco, non potevo resistere a lungo,lui mi stringe a sé, ma lo spintono e gli tiro schiaffi,ormai deboli per il pianto, sul petto nudo. Prendo la macchina e guido verso casa dei miei. È stato tutto un errore,che stupida. Dovevo mettermi con tommy.

Martina pov's
Mi hanno fatto fare un'ecografia e ora sto aspettando le analisi.

Mario mi stringe la mano da sotto la scrivania del dottore <Allora> lei si siede, è una donna sulla cinquantina bene curata con capelli neri e cotonati <Allora sono incinta?!> chiedo euforica,non sto più nella pelle, voglio saperlo subito. Lei è molto seria ma si vede che è competente da tutti i certificati che sono appesi sulle pareti.
<Si tratta di una gravidanza ma non come pensa lei> la guardo confusa <Ora si spiega perché il test era sballato. So tratta di una gravidanza extrauterina> inarco un sopracciglio <Quindi? Che vuole dire?> <Che dobbiamo subito operare signora, questa gravidanza non può essere portata a termine> all'improvviso la gravità sembra essere tre volta piu pesante.

Mario pov's
Vedo mia moglie che si zittisce all'improvviso <In che senso dottoressa? Scusi ma non ne abbiamo mai sentito parlare> <Praticamente queste gravidanze è come se fossero invalide sia per la madre che per l'embrione. Quest'ultimo non si sviluppa nell'utero ma nelle tube di falloppio e come ben sapete un feto non può svilupparsi lì. È importante operare la madre perché può avere serie emorragie> Martina scuote la testa <No non voglio> si tocca la pancia <Signora in ogni caso non sopravivrebbe, lei è già troppo a rischio> Martina continua a scuotere la testa <So che è difficile ma non può tenerlo, non si svilupperebbe neanche in feto> lei si alza ed esce dalla stanza <Mi scusi> la dottoressa sorride comprensiva mentre io raggiungo mia moglie.

<Amore> l'abbraccio e lei scoppia a piangere, le accarezzo la testa, ora più che mai mi sembra così debole <Dai amore> le sollevo il volto, le lacrime le hanno bagnato tutte le guance e i suoi occhi sono rossissimi <Non voglio operarmi> <Non puoi non farlo> <È il mio bambino> <Amore ragiona...non diventerà mai un bambino> lei si allontana spaventata <Ti prego Mario non farmi questo> si accascia in mezzo al corridoio,io l'abbraccio a terra.
Le ho promesso di starle vicino già in tempo lontano, ora ne ha bisogno più che mai e tocca a me farle capire che questa cosa non si può fare.

La faccio sedere su una sedia in sala d'attesa ed io rientro dalla dottoressa <Quando si può fare l'operazione?> <Signore le do un massimo di una settimana non di più. Non possiamo rischiare> io annuisco comprensivo <No,la faccio ora> dice lei dul ciglio della porta ancora con le guance rigate mentre le sue mani sono fisse sull'addome.

Ludovica pov's
La porta di casa sbattendo forte contro la parete,entra Camilla come una furia e corre in camera sua <Camilla! Ma che è> non riesco a finire la frase che vedo Vale inseguirla <Ti prego fammi spiegare!> urla lui,lei come una furia prende la valigia,la butta a terra e ci butta dentro i suoi vestiti a raffica <VATTENE,VATTENE> vedo mia figlia indemoniata e capisco che è ora di intervenire <Vale,vai via> dico con un cenno della testa, la mia espressione è serissima, Camilla ha tanta pazienza e se è incazzata così è perché è successo qualcosa di grave <Ma camilla> lui si sporge e io copro mia figlia che sento singhiozzare. Mi metto a braccia conserte <Ho detto esci da questa casa Vale. Non sei più il benvenuto> anche lui sta piangendo, se ne va via.

Mi giro verso mia figlia <Allora?> mi siedo sul letto affianco a lei.

Camilla pov's
Mia madre si siede affianco a me e mi passa una mano sulla schiena <Mamma non fare domande. Andiamo in America.> <A giudicare dalla sfuriata è una cosa seria> io accenno un si con la testa perche le mie parole sono ancora soffocate dai singhiozzi <Meno male che non c'era tuo padre sennò lo prendeva a calci in culo> immaginare questa scena mi fa molto piacere.

<Ho deciso mamma,vengo con voi> <Si ma non puoi di certo partire con una valigia cosi> mi scappa una risatina, poi guardo verso la culla di Javier che dopo tutto questo casino ovviamente piange. Lo prendo in braccio. Lui è l'unica cosa bella che mi ha dato Vale.

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