Peggio non può andare -Prologo-

27 3 0
                                    

Città di Baurdia, tardo pomeriggio. Un ragazzino dall'età di dodici anni sta guardando la televisione, disteso per terra, con le mani sulle sue morbide guance e le gambine che si muovono allegramente. Oggi va in onda una nuova serie TV animata dal titolo di:"/Root", come ogni nuova serie TV, la trama non viene per niente spiegata, ma dalle immagini sembra essere una figata assurda.

Dei ragazzi dai vestiti più disparati si apprestano a combattere con armi del calibro di ombrelli, croci e casse audio, dei mostri generati dalle rimanenze di spiriti di persone che si sono tolte la vita. Ovviamente questo non viene mostrato, però leggendo su internet questa è il riassunto della trama. Quello che sta su schermo sono i combattimenti e qualche scena romantica che bene ci sta.

A fargli compagnia, suo padre Echiel, un uomo sulla trentina di anni, con una folta barba bruna, capelli ben curati ed un dolce sorriso.
Lui, comodamente seduto sul divano, si appresta a commentare insieme al suo figlioletto la puntata che tra poco sta per venir messa in onda.
Anche lui è un grande fan delle serie TV animate, si da quanto era bambino, come adesso sta emulando la nuova generazione, si metteva davanti allo schermo, quando ne veniva annunciata una nuova.

Il tempo scorre, le patatine sono a portata di mani, manca solamente la messa in onda. Il piccolo Gabriel, emozionato a vedere di cosa parla questa roba tiene gli occhi serrati sullo schermo, finché non arriva la sigla iniziale. Un trionfo di un duetto di una voce maschile e femminile che insieme cantano con sottofondo della musica veramente accattivante. Passano i soliti mini spoiler di scene che chissà quando verranno viste ed altre cose create ad hoc per presentare i personaggi. 

Nulla potrebbe andare storto, schermo nero e il primo volto che si intravede è quello di quello che sembrerebbe il protagonista. Un ragazzo dall'età di sedici anni, con dei lunghi capelli neri, legati da un codino. Un volto dalle scanalature tondeggianti, anche se alcuni lineamenti sono definiti, andando a creare un'espressione seria, che in qualsiasi momento potrebbe tramutarsi, in qualcosa di più tenero ed accogliente. Solitamente i protagonisti delle serie animate, hanno visi levigati ed affascinanti, invece lui, sembra più una persona comune. Presenta delle occhiaie, non troppo evidenti, e sulle guance dei buchi, cicatrici derivate dall'acne. Ovviamente essendo un adolescente, non ha la pelle così devastata, però anche solo questi dettagli, lo rendono più umano, un modello che può avvicinarsi allo spettatore. 

Nella modernità di questo mondo, non si cerca più di rappresentare un protagonista come qualcosa di superiore, un essere quasi perfetto che incarna l'eroismo più puro. Ma adesso si cerca quello che ha l'umanità. Comunque di questi dettagli analitici, nessuno se ne importa, si vogliono vedere le mazzate, ed infatti, non dopo una presentazione veloce del personaggio principale, questo si lancia subito all'attacco brandendo il suo ombrello da battaglia.

Le animazioni sono fantastiche, colorate, dinamiche tutto quello che volete. Fa rimanere gli occhi incollati per quanto siano belle. Il piccolo Gabriel subito viene catturato e già si emoziona per il duro combattimento che il protagonista sta affrontando. Dopo alcuni minuti la situazione si tranquillizza ed è l'ora di conoscere gli altri personaggi. L'inquadratura si sposta verso quello che dovrebbe essere un altro dei membri. Però quando questo accade, la sagoma non compare, il piccolo aveva notato qualcosa di strano, alcuni attacchi alla creatura dalla forma astratta, alle volte riceveva dei colpi da qualcosa che non si riusciva ad intravedere.

Anche il protagonista se ne accorge, così inizia a girarsi attorno in cerca del pezzo mancante chiamando incessantemente il suo nome:

"Echiel, Echiel... Dove sei Echiel? Per favore rispondi, senza di te la nostra squadra non potrebbe operare..."

E poi guarda dritto, come se fosse cosciente di avere un pubblico davanti a sé.
Il piccolo Gabriel, non capisce cosa stia succedendo, ma girando lo sguardo vede il padre avvicinarsi alla televisione e con fare calmo, protrae il braccio facendolo entrare dentro il televisore, mirando al collo della figura e come se nulla fosse, glie lo afferra strattonandolo. Il suo tono di voce cambia drasticamente. Maligno, profondo e pieno di odio guarda mentre fa pressione e dice:

Sradicatore di DeiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora