cap. 2

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Ormai me l'aspettavo, ero sicura che sarei finita all'IPM e infondo è tutta colpa di mia madre però ormai devo passarci sopra.
Ci aspettava un'ora di viaggio per arrivare e nel mentre vedevo la ragazza vicino a me disperarsi aveva gli occhi tutti rossi dalle lacrime, invece io non ho versato neanche una lacrima per non sembrare debole infondo il mio destino era segnato come quello di tutti i Di Salvo.
Il tempo passava e noi siamo arrivati, il cancello del carcere si è aperto e il furgone della polizia è entrato dentro.
Appena sono scesa dal furgone mi sono guardata intorno e sono rimasta sorpresa dalla grandezza di questo carcere poi però i miei occhi sono caduti su un campetto da calcio dove ho notato dei ragazzi giocare, appena mi hanno notato alcuni di loro si sono attaccati alla recinzione del campo iniziando a fischiare "uagliune arrivà a' sorèll ro' piecur" lanciai uno sguardo omicida al ragazzo dai capelli rossi e continuai a camminare in avanti notando però un ragazzo che non mi toglieva gli occhi da dosso, posso dire che non era niente male ma non mi sembrava il caso di innamorarmi di un criminale. Mentre camminavo non ho trovato mio fratello Carmine e questo fatto mi preoccupava.
Un uomo di mezza età mi ha portato dalla direttrice e appena siamo arrivati davanti al suo ufficio abbiamo bussato "avanti" disse una donna dandomi il permesso di entrare, appena la direttrice mi vide accennò un sorriso "buongiorno" dissi io cercando di essere il più amichevole possibile per fare bella figura "Buongiorno Noemi accomodati pure" io mi sedetti sulla sedia davanti alla sua scrivania e nel mentre lei sfogliava il mio fascicolo "vedo che abbiamo un'altra Di Salvo qui dentro" so che mio fratello ha un buon rapporto con questa direttrice quindi spero che con me sia lo stesso "bene Noemi io sarò il più sincera possibile con te, tu mi sembri una brava ragazza quindi se tu ci aiuterai nelle indagini con il tuo caso tu sarai fuori di qui tra meno di un anno" se lei con questo intendeva di fare la spia contro mia madre questa cosa non succederà mai "con tutto il rispetto direttrice se lei si aspetta da me che faccia nomi se lo può anche scordare" dissi io col sorriso "bene allora se non vuoi aiutarci il comandante ti accompagnerà nella tua cella" io mi alzai dalla sedia e andai dal comandante.
Mentre il comandante mi accompagnava al dormitorio femminile mi sono ricordata di chiedergli informazioni su Carmine "comandà posso farle na domanda?" lui continuando a camminare in avanti girò la testa per guardarmi quindi per darmi il permesso di parlare "ma mi fratello Carmine do sta?" lui mi guardò mettendosi a ridere prima di darmi una risposta "be vedi Noemi a tuo fratello piace fare a botte e quindi molto spesso finisce in isolamento" certo dovevo aspettarmelo da Carmine non sa stare mai fermo "e per quanto tempo deve rimanerci?" gli chiesi nella speranza di una buona risposta "domani lo vedrai" mi disse lui appena arrivati alle celle femminili.

Edoardo's pov:
Appena siamo rientrati in cella dopo lora d'aria io e Ciro ci siamo messi a giocare a carte come ogni pomeriggio, a me però continuava a rimanere in mente la sorella di Carmine quindi decisi di parlarne con Ciro "che ne pensi della sorella di Di Salvo?" lui butto una carta sul tavolo e mi guardò "nun so cosà pensàr pare na' uagliona appòst ma comunquè è na' Di Salvo" dopo la affermazione di Ciro abbiamo continuato a giocare per ancora pochi minuti finché non mi ha fatto una domanda "Eduà pecché sta domandà? nun è ca' te interèss?" lo guardai e lui mi sorrise "te parè ca' me interèss na' comm lei" sinceramente la trovavo carina ma niente di che guardando i miei standard e poi fuori da qui ho già una moglie.

Noemi's pov:
sono finita in cella con Gemma la ragazza con cui sono arrivata qui, lei mi sembra ancora molto scossa e a me interessa sapere cosa le é successo "ei Gemma tutto apposto?" lei si girò per guardarmi e accennò un sorriso per tranquillizzarmi ma io ho capito che non é tutto apposto quindi le dissi "dato che saremo compagne di cella per un bel po' di tempo se vuoi ti puoi confidare con me" lei continuò a guardarmi e disse solo "grazie" mi sembra una ragazza molto forte spero che un giorno riesca ad aprirsi con me.
Le ore dentro questo IPM sembrano infinite qui di per far passare più velocemente il tempo ho deciso di avventurarmi nel dormitorio femminile sperando di riuscire a fare amicizia con qualcuno.
Mentre camminavo per i corridoi mi guardavo in torno cercando di trovare la persona giusta con cui parlare da dietro però sento una voce "ei sei nuova?" mi girai subito per vedere chi fosse ed era una ragazza con i capelli neri alta e magra molto carina "si mi chiamo Noemi" lei mi sorrise e si avvicinò a me "io sono silvia, vieni che ti faccio conoscere un'altra mia amica" mi prese per mano e mi portò nella sua cella, sul letto era seduta una ragazza dai capelli mossi castani "ei Nad é arrivata una nuova ragazza si chiama Noemi" la ragazza si girò verso di me e mi guardò dalla testa ai piedi sorridendo "piacere Noemi io mi chiamo Naditza" che strano nome probabilmente non era italiana. Mi sono seduta sul letto vicino a Silvia e ho iniziato a parlare con le ragazze "noemì ma pecché si quì?" mi chiese la riccia e prima di risponderle feci un respiro "mentre vendevo armi a clienti di mia madre qualcuno ha fatto la spia e mi hanno scoperto quindi arrestato" silvia e naditza si lanciarono uno sguardo prima di farmi la domanda di cui avevo più paura "Noé a ca' famiglià appartienì?" le guardai in faccia e aspettai un po' di secondi per rispondere "Di Salvo" loro spalancarono gli occhi dopo la mia affermazione è silvia mi fece un'altra domanda "sei la sorella di Carmine?" io dissi di sì e subito dopo venne una guardia di nome Liz a chiamarci per andare a cena.
Mentre stavamo camminando per andare in mensa mi passo davanti una ragazza dai capelli rossi e il mi informai subito su di lei "chi é quella?" Nad la guardò con uno sguardo da omicida e mi rispose "lei é violà ma stallè lontàn ca' chella é na' pazza" io ascoltai quello che mi disse e in mensa mi sedetti vicino a silvia e Naditza, dopo pochi minuti sono entrati in mensa pure i ragazzi..

Edoardo's pov:
Appena siamo entrati in mensa ci siamo messi in fila per prendere da mangiare sinceramente non avevo molta fame ma comunque dovevo mangiare qualcosa.
Dopo pochi minuti ho notato che c'erano pure le ragazze e ho notato in particolare Noemi che era seduta con due ragazze, vedo che si è già fatta nuove amiche.
Davanti a me in fila c'era Ciro che si stava lamentando con la cuoca per il cibo, che effettivamente non era dei migliori però quando lo mangi tutti i giorni ti ci abitui.
Appena ho preso il vassoio in mano mi sono andato a sedere con i miei 'amici' però i miei occhi ricadevano sempre su quella ragazza e dopo poco Totò la notato "Eduà ca' è te si incantatò?" dopo quella affermazione tolsi subito lo sguardo da noemi e guardai in faccia il rosso "Ma te parè cu na' comm leì?" Ciro mi guardò e mi rispose "pecché ca' cosà ha ca' nun va?" effettivamente era abbastanza bella come ragazza ma niente mi faceva dimenticare chi fosse, la sua famiglia ha ucciso mio padre "È na' Di Salvo e chilli song infamì" questa frase uscì dalla mia bocca come fuoco non riuscirò mai a guardare in faccia persone del genere quelli prima o poi dovranno pagare.

Noemi's pov:
Mentre stavo mangiando una specie di pasta al pesto ho notato che erano arrivati pure i ragazzi e devo dire che c'erano due che hanno attirato particolarmente la mia attenzione quindi mi sono informata subito su di loro "ma chi sono quei due" chiesi alle ragazze e subito dopo la mia domanda Silvia e Naditza si scambiarono uno sguardo "vedi quelli sono Edoardo Conte e Ciro Ricci" spalancai gli occhi dopo la sua affermazione, me lo sarei dovuta aspettare pure loro sono qua dentro.
Mentre continuavo a mangiare ho notato Edoardo che continuava a guardarmi e io non capivo il motivo dato che io e lui ci odiamo o almeno dovremmo odiarci. Ad una certa ho ricambiato lo sguardo e siamo rimasti a guardarci negli occhi per un paio di minuti fino a quando lui non è stato distratto da un suo amico. Non riuscivo a capire la sensazione che provavo in quel momento sentivo quasi le farfalle nello stomaco senza un apparente motivo dato che non provavo interesse verso di lui. Abbiamo finito di cenare e mentre andavo a rimettere il vassoio apposto mi sono andata a scontrare contro una persona e chi se non lui "ma che cazzo fai?"mi urlò addosso Edoardo, io mi alzai da terra e gli risposi "guarda che sei tu che mi sei venuto addosso" lui mi guardò dalla testa ai piedi e si avvicinò pericolosamente a me "ah sì?" Mi chiese lui sorridendo a pochi centimetri da me, prima che io potessi rispondergli ho sentito una voce venire da dietro di lui era il suo amichetto Ciro "Eduà vienì ca' lascià sta' a' principess" lui mi lanciò un'ultimo sguardo e tornò dal suo amico, non so cosa stava succedendo prima ma ho capito che qua dentro non andrà per niente bene.

Edoardo's pov:
Appena ho finito di farmi la doccia ho sentito entrare in bagno un'altra persona, mi sono girato per vedere chi era e inaspettatamente era Carmine "uagliune guardàt chi è turnato" ho urlato io per farlo capire a tutti Ciro si è avvicinato a lui e dato che loro due avevano un conto in sospeso gli ha detto "Ora che sei tornato ti ricordo che io e te dobbiamo finire un discorsetto" entrò improvviso il comandante in bagno e ci chiese cosa stesse succedendo "Tùtto appòst comandà" disse Carmine, lui rimase dentro per poco e poi uscì di nuovo. Pirucchio si avvicinò a Carmine "pecché nun ci aie ritt de' ave' na' sorèll accussì bellà?"gli disse pirucchio, Carmine si girò verso di lui e lo guardò con uno sguardo da omicida "nun toccàt a noemì" disse il piecuro e io mi misi a ridere "Altrimènt ca' fai me uccidì?" gli chiesi io avvicinandomi a lui, stava per dire qualcosa ma il comandante è entrato per riportarci in cella.

Angolo autrice:
Cosa succederà tra Edoardo e Noemi?
(Chiedo scuso per il mio napoletano)
Baci.

'O mar forWhere stories live. Discover now