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Hey, ciao ragazzi.
Come state? Tutto bene? Spero bene.

È da tanto che non mi faccio viva.
Che non scrivo più storie e non aggiorno questo libro.
Come si possa immaginare questo capitolo non lo leggerà nessuno, è comprensibile.
Non scrivendo più ho perso molti dei miei lettori, è normale e fa niente, sono io che vi devo delle scuse.
Vi ringrazio ancora per le letture e l'amore che avete dato a questo scempio.

Questo capitolo è un piccolo sfogo, restando seri visto che su questo libro vige l'ignoranza, la stupidità e la scemenza.

Avevo 12 anni quando mi innamorai di un genere di musica diverso.
Ne avevo 13 quando mi innamorai della chitarra e della musica in generale.

Una fiamma dentro di me si accese quell'undicesimo giorno di settembre, forse anche prima essendo che avevo iniziato un po' da sola a strimpellare qualcosa.

La musica era ed è quella passione che mi fa bruciare il cuore, in senso buono ovviamente.

Nessuno però mi avvertii che sarebbe stato difficile, solo ora lo riconosco, suonare è difficile cazzo.

Ho fatto tanti progressi in questi tre anni, sicuramente, la mia mentalità però la pensa diversamente.

Il mio percorso è stato un po' turbolento.
Ho dovuto cambiare tre maestri perché non sapevano fare il loro lavoro.
Io non la prendevo abbastanza seriamente e non c'è da meravigliarsi se sono ancora una pippa.

Sto iniziando a prendere lo strumento come una competizione, ed è sbagliatissimo.
"Solo i più bravi vengono visti"
"Te non arriverai mai a quelle vette"
"Non sarai mai come loro, sicuramente non avrai successo" mi dico ogni volta.

So che non devi essere John Petrucci per essere un chitarrista famoso ma io non riesco a convincermi di questa cosa.
È brutto.

Appena vedo un video di un ragazzo/a più bravo/a di me a suonare sprofondo in un abisso.
Non so neanche io se cerco approvazione da qualcuno o se cerco di essere apprezzata in tutte le maniere dalla mia famiglia.

Forse mi sta logorando essere perfezionista...

Se sbaglio una nota vado nel panico, se sbaglio un passaggio mi offendo internamente.
Mi sembra che le dita non imparino niente, che vadano per conto loro e che non funzionino come dovrebbero, se ci metto più tempo del previsto a imparare una canzone mi insulto da sola.

Sono insicura? Troppo probabile.

Menomale che c'è il mio maestro, quello giusto, quello che mi sta insegnando tutto dalla A alla Z.
Fatelo santo quell'uomo, lo faccio dannare ogni lezione con questo mio atteggiamento autodistruttivo.

Il 9 settembre del 2022 ho suonato live... è stata una cosa disgustosa.
Avevo fin troppa ansia, i pezzi sono venuti una merda ed io mi sono messa a piangere dopo aver finito di suonare.

Vi lascio immaginare i pensieri che ho avuto... sono stata male una settimana.

Mi dispiace sentirmi così, adoro la mia passione e la mia chitarra è la cosa più importante per me.
Per quanto io continui a stare così e avere Questa mentalità da schiaffi continuo a suonare.
Alla fine non potrò mai smettere, anche se continuo a dirmi che faccio schifo è come una droga... prendo in mano la chitarra tutti i giorni... non posso smettere.

Più che altro mi servirebbero dei consigli per migliorare il mio stato mentale, davvero sto male.
Mi sto davvero logorando ma è più forte di me, non riesco a dirmi "cavolo... stai migliorando, sei riuscita a tirare giù tutto l'assolo di The Trooper, ti manca solo di perfezionarlo e ci sei"...
Non ci riesco.

Non riesco ad apprezzarmi.
Non riesco ad apprezzare il mio modo di suonare.
Mi manca la confidenza.

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