Ottavo capitolo.

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Harry.

Perché ripensavo ancora a quei due paia di occhi color oceano, persi nei miei?
Ero come incantato, tutto il giorno non ero riuscito a mettere la testa sui libri, troppo perso a pensarlo e pensarlo.

-Harold, andiamo, matematica non si fa mica da sola!- Esclamò la voce divertita e allegra di Niall, che scherzosamente mi spintonò.
-Ehi biondo vacci piano, stavo giusto riflettendo su come svolgere l'esercizio-

Com'è mentire al proprio migliore amico? Devastante, vorrei potergli dire tutto, sfogarmi, dirgli cosa mi succede, ma non era la persona giusta. Non quando si trattava di suo padre.

-Si e tu aspetti che io ci creda?-
Scossi il capo divertito e improvvisamente una domanda mi uscii spontanea, una domanda forse troppo intima.
-Perché tuo padre si è separato?-
Sul viso del biondo, il sorriso lentamente sparii e sospirando mi guardò, con quei suoi occhi quasi simili a quelli di Louis.

-Loro erano troppo giovani, inizialmente le cose andavano bene, mia madre Eleanor, era felice, e anche papà, solo che col tempo lei non riusciva più a gestire tutti questi impegni, e decise di lasciarci. Ho passato intere nottate a vedere mio padre piangere ed è stato orribile.-

Ammise tristemente, abbassando lo sguardo verso le sue mani, che incessantemente presero a muoversi, forse preso dalla troppa agitazione.
Allungai una mano verso le sue e le strinsi delicatamente, cercando di infondergli coraggio, almeno quanto bastava.

-Immagino sia stato orribile Niall, ma ehi, tutto si è risolto alla fine e sei qui con me.-
Annui felicemente e si gettò tra le mie braccia, stringendomi in un forte abbraccio, un abbraccio di cui avevamo bisogno entrambi, visto la piacevole sensazione.

Louis.

Tornato da lavoro, Niall era da Harry e così decisi di prepararmi un semplice toast al formaggio, non avendo poi così tanta fame.
Il mio stomaco si era chiuso improvvisamente, come sotto agitazione, una di quelle agitazioni che hai prima di un esame o prima di un appuntamento con la persona che ti piace.
Mi sentivo pensieroso, mi sentivo come tormentato dalle mie emozioni, che continuavano a cambiare incessantemente, procurandomi un forte mal di testa.
La scena di poche ore prima, continuava a proiettarsi nella mia testa, e cercavo di distrarmi in qualsiasi modo, ma quei due occhi verdi, tornavano, ed erano come una doccia fredda, perché tutto quello era sbagliato, tremendamente sbagliato.
Improvvisamente il mio cellulare prese a vibrare e lo afferrai, rispondendo con voce non troppo acuta, come ero di solito fare.

-Pronto?-
-Papà sono io, senti io e Harry stiamo arrivando li, sua madre non c'è, non sappiamo cosa prepararci e visto che non vogliamo mandare a fuoco nulla, avevamo pensato di venire li.-
-ehm.. Certo, si, venite pure-
-Sei il migliore!-

Staccai la telefonata e velocemente pensai a cosa preparare, visto che pochi attimi fa pensavo di prepararmi un semplice toast.
Optai per una cosa molto semplice, pasta al pomodoro, e iniziai a preparare il sugo come mia madre mi aveva insegnato da piccolo.
Dopo circa un oretta, mentre l'acqua bolliva in pentola, sentii il tintinnio delle chiavi e sgranando gli occhi, mi diedi una veloce controllata allo specchio, sistemandomi i capelli e fermandomi subito dopo, pensando a cosa mi portava a fare quel ragazzino.

-Papà siamo a casa!- Esclamò la voce di Niall, che velocemente, in compagnia del riccio, raggiunsero la cucina.
Ancora non avevo il coraggio di voltarmi e guardarlo, ma dopo aver buttato la pasta in pentola, mi voltai, scontrandomi nuovamente con quei bellissimi occhi verdi.

-Ciao ragazzi, beh Niall, va a posare le cose di Harry in camera tua, si educato con gli ospiti.-
-E va bene, dammi Harry- sbuffò contrariato Niall, che sotto il mio sguardo divertito, salì di sopra.
-Che buon odore, sembra quasi il sugo che prepara mia madre-

Ed eccola li, quella voce così giovane e pure così rauca. Mi morsi il labbro inferiore e voltandomi nuovamente verso di lui, accennai un sorriso.

-Vieni ad assaggiare, così mi dici cosa ne pensi.-

Si affrettò a raggiungermi verso il fornello e prendendo il cucchiaio, lo immersi nel sugo, portandolo vicino le sue labbra che delicatamente aprii portandole intorno all'oggetto, mentre assaporava attentamente il sugo, leccandosi le labbra e mordendomi più volte il labbro inferiore.
Ero come incantato, i miei occhi non si staccavano un istante dalle sue carnose labbra, e così mi avvicinai afferrando il suo mento tra le dita, ma quel contatto sparì, nel momento esatto in cui Niall fece il suo ingresso, esclamando di aver fame.

-
Ehilà a tutte/i!
Volevo ringraziare ogni persona che segue la storia, che commenta, che aggiunge la storia alle loro liste e boh, spero di non avervi deluso con questo capitolo, visto che lo sto scrivendo a scuola.. Un bacio!
Ps. Niall continua ad interrompere eh.

My best friend's DAD.//By _Ehiloueh_Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora