Paradiso, Quinto Giorno.

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Trovo che ognuno ha bisogno del proprio spazio e Kubra, ne ha bisogno più di chiunque altro. Questo però non significa che io non ci sia nei suoi momenti difficili, solo a volte le persone vanno lasciate sole con i proprio pensieri. Parlo per esperienza personale, ovviamente.

«è bello il mare, non credi?»
«sembri felice».
«lo sono davvero, forse per la prima volta in tutta la vita».
«colpa di Ciro?»
«è così ovvio? Il fatto è che con lui mi sento bene».
«dovresti stare attenta, non vorrei che tu ti facessi troppo male nel caso... Diciamo nel caso ti lasciasse o cose del genere».
«so cosa intendi, sento una strana sensazione ma... Non voglio che questo sia un intoppo per la mia felicità, per una volta sto bene: voglio vivere questa sensazione fino in fondo.» spiego, lei annusice e nuota un po' ovunque mentre io mi dirigo un po' più lontano dalla barca, in modo da poter stare in tranquillità.
Vado sott'acqua e nuoto finché mi manca l'aria nei polmoni, a quel punto mi tiro sù per riprendere aria e mi metto a galla. Guardo il sole che mi riscalda la pelle e chiudo gli occhi.
Mi sento come se non mi potesse mancare niente in questo momento, sento dei tuffi e così mi volto: Carmine, Nad, Filippo e Silvia si sono appena buttati in acqua e il mio sorriso si spegne.
Un colpo al cuore.
Un. Fottuto. Colpo. Al. Cuore.

«piccerè, come staje?»
«buon, Cirù, comm aggià sta?»

Ciro nuota fino a prendermi per i fianchi e a farmi girare. «nun me ricer cazzate, Clarì.» sbuffo.
«mi manca mio fratello, i suoi amici se ne possono pure stare per i cazzi loro ma mio fratello... Lui è tutto il mio mondo. Da sempre.» spiego e lui annuisce.

«ce parl ij co tu fratm, stat tranquilla.» lo amo.

L'ho appena capito.
Lo amo, lo amo da morire.

POV CIRO

Entro nella cella di Carmine per capire cosa cazzo ha combinato con sua sorella. È vero, io la ferirò ma se potessi, non lo farei mai.
È diventata il centro del mio mondo e io non voglio che qualcuno la ferisca.
Mai.
«Piecuro? Andu si?»
«ca, piezz e merd, che vò?»
«pcchè tratti così sort? Te vol bien e nun se lo merita un strunzo comm a te.» dico, avanzando verso di lui con sguardo minaccioso. «ij strunz? E tu non te si vist in faccia? Famm nu favor guardame int'a l'uocchie e ricem che non je farai mal.» lo guardo, ma per la prima volta non riesco a sostenere il suo sguardo.
Mi vergogno da morire.
«vabbuon, ma mi spieghi pecchè ce l'hai co ess?»
«mi ha pugnalato alle spalle, è stata na stronza.» ma io so anche cosa pensa Clarissa e non può averlo fatto.
Lo so.
Quindi, se devo capire cosa è successo, chi può aver tradito in questo modo Clarissa... E mi viene in mente una sola persona così tanto maligna che può averlo fatto.
«Viola.» sussurro e lui alza lo sguardo nel mio, stringo i pugni e poi non mi trattengo, do un pugno al muro.
«e tu crier a ch'ella strunza e no a sort!? Si uno scem Di Salvo. Chell tien l'infamia int'a o cor!»
Me ne vado e mi dirgo nella sala comune, dove so di poterla trovare.

«che vuò fa?! Eh, glieli stai mettendo tutti contro accussì? Si una puttana, bocchina!» la insulto, appena la vedo.
Lei sorride nel suo modo sadico e si avvicina, baciandomi.
La spingo via con forza e mi puoisco le labbra. «che caz faje?»
«la tradirai che cazzo te ne importa di lei? Vieni con me, prendimi come amavi fare.» prendo un respiro.
Deglutisco.
Vorrei chiedere aiuto a Dio ma so che non mi perdonerà mai per ciò che ho fatto e che farò finché non morirò.
Viola è stata la parte fondamentale del mio cuore per così tanto tempo, la mia ancora di salvezza in tutta la merda in cui sono sprofondato. Ma quando ho capito certe cose, quando le ho viste, ho capito che era solo l'idea di lei a farmi stare bene.
Mi sono accorto che in realtà mi faceva schifo. Era pazza, c'era un motivo per cui l'avevo lasciata, non l'avevo abbandonata.

Io non sono stato cattivo con lei.
Lei non mi ha ferito.
Lei non mi ha ferito.
No, non lo ha fatto.
È solo un po'  di delusione, infondo anche io sono umano.
Sono umano? No, non lo sono.
Però... Io non sono cattivo.
Io... Io... Io...

Il respiro accellera, sento un nodo formarsi nella gola, come se non avessi ingerito qualcosa.
Gli occhi saettano su di lei.
Io non la amo ma... Mi ha fatto male.
È stata l'unica persona con cui ero stato me stesso, ero stato vero con lei ma a lei non importava.
E se non importasse nemmeno a Clarissa? È una Di Salvo, perché dovrebbe importargli di me.
E se lei non mi amasse come faccio io?
Io la amo quella ragazza.
È lei quella che voglio.
Ma non la possso avere e invece Viola sì...
La via più difficile o quella più semplice?
Amore o dolore? Amore o finzione?

Scelgo Viola o scelgo un'altra parte di me stesso?

Vi chiedo immensamente scusa per il tanto tempo che ci ho messo a scrivere questo capitolo ma non riuscivo proprio a buttare giù un'idea.
Ho optato per una cosa semplice, è vero, ma siamo arrivati quasi alla conclusione di questa storia e questi sono solo capitoli di "transizione" che mi servono per poi scrivere il booom
Capite cosa intendo? 😏

Ciro è un cucciolo secondo me in questo capitolo (ovviamente si fa per dire), ma lo amo comunque.

PISTOLE PUNTATE AL CUORE 🖤Where stories live. Discover now