Pagine di una vita (apparentemente) normale

8. "Quella sera"

Me l'aveva detto,
quella sera, un'amica.
Tornate da una cena di lavoro,
ci siamo ritagliate del tempo per chiacchierare.
Io ancora pativo per un'amore da poco finito
che poi "amore"
non era mica tanto.
Me l'aveva detto,
quella sera.
Si era seduta accanto a me
che in quel momento venivo divorata dai pensieri
e guardandomi negli occhi
mi ha raccontato un po' di sé,
della sua vita,
per poi terminare dicendo:
"Devi trovare un'amore che ti dia la forza,
non che te la sottragga,
un'amore che aggiunga sempre qualcosa in te,
non che tolga."
Solamente dopo aver visto scendere una lacrima dal suo viso, sono riuscita a pensare: "o così, o niente."
E da allora ho capito.
Ho capito che a me davvero serviva qualcuno che mi desse forza anzi che toglierla.
Ho capito che io davvero volevo qualcuno per cui valesse la pena raccontarlo a tutti,
talmente mi avrebbe resa felice.
Me l'aveva detto,
quella sera,
quell'amica...
che poi alla fine,
tutti i torti non li aveva.
Bastava solo che io aspettassi e tutto sarebbe andato per il verso giusto.
Si! Ne ero sicura,
sarebbe andata così.
E poi...
poi ti ho incontrata,
quando meno me lo aspettavo, quando più avevo bisogno di far cessare la mia tristezza.
Me l'aveva detto,
quella sera,
la mia amica: "Quando troverai la persona giusta sarai in pace con te stessa."
Chi l'avrebbe mai immaginato però, che di lì a poco,
alla fine la mia pace
l'avrei trovata per davvero.