Parte V

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Erano giorni che Louis diceva di non voler fare nulla per il suo compleanno - forse fin troppo abituato a metterlo da parte rispetto ad un evento come quello della Vigilia di Natale - ma Harry sembrava far orecchie da mercante, disponibile per niente ad ascoltare qualsivoglia scusa. Avrebbe voluto organizzare qualcosa per lui in un bel ristorante come quello nel quale non erano riusciti ad andare durante il loro primo appuntamento, ma invece, per andare incontro a quello che voleva Louis, era dovuto scendere a compromessi ottenendo una semplice cena a casa del festeggiato, per il quale avrebbe potuto cucinare. Almeno, una gioia. Avrebbero avuto una serata tutta per loro quel ventitré dicembre e, insieme, avrebbero potuto aspettare la mezzanotte.

Da Harry

Prepara lo Champagne, sono da te tra due minuti.

Nonostante Louis avesse esplicitamente detto che non avrebbe avuto nessun'aspettativa particolare per quella serata, Harry aveva tutta l'intenzione di fare le cose per bene: un brindisi appena arrivato, posare tutta la spesa che aveva fatto, cominciare a cucinare, mangiare e poi il post serata sarebbe cominciato, quella volta liberi da bambini o sorelle per casa, liberi da coinquilini vari. Una notte che Harry aveva deciso sarebbe stata solo loro e assolutamente di nessun altro, non se la sarebbe fatta scappare soprattutto dopo le ultime settimane di tensione sessuale da strapparsi anche la pelle di dosso. Erano usciti e si erano visti più volte, erano stati insieme più volte, ma sempre in modo veloce e con i minuti contati. Quello, se possibile, era stato ancora peggio del non toccarsi affatto. Certo Harry una sera aveva scherzato sul prendere una stanza d'albergo, ma Louis aveva riso e poi avevano cambiato discorso. Com'era giusto che fosse. Sarebbe stato abbastanza squallido farlo la prima volta in un albergo, ma allo stesso tempo il riccio sentiva di avere sempre di più l'urgenza impellente di stargli accanto, di toccarlo, baciarlo e abbracciarlo. Alle volte, quando erano insieme, si tratteneva apposta dal farlo perché temeva che sarebbe risultato forse esagerato agli occhi di Louis. Probabilmente anche per quella sera avrebbe dovuto trattenersi allo stesso modo: uno, perché avevano un compleanno da festeggiare che doveva venire assolutamente prima di qualsiasi altra cosa; due, perché gli sarebbe bastato un niente per cedere completamente, rischiando di cambiare la priorità di quella serata.

Eppure non sembrava essere un grosso problema visto che, dall'altro lato, il maggiore sentiva la stessa trascinante attrazione. 

Aveva smesso di farsi domande - quando è giusto cominciare ad andare a letto con qualcuno? Quello che avevano condiviso fino a quel momento era comunque sesso? Sicuramente di orgasmi ce n'erano stati. Avrebbero dovuto farlo ancora prima? C'erano delle regole? - e aveva accettato di vivere quella storia così come veniva: con naturalezza. Eppure da quando anche per lui era diventata una questione di trattenersi, di naturalezza ce n'era ben poca.

Quella serata Louis aveva tutta l'intenzione di godersela e di prendersi tutto quello che gli veniva voglia di prendere; di chiedere qualsiasi cosa - perché tanto era il suo compleanno e Harry non gli avrebbe mai negato niente; di prendersela con calma, perché tanto il tempo e lo spazio erano completamente loro. Ecco perché quando, rientrando in cucina dopo aver lasciato Harry a lavare e tagliare le verdure, gli si avvicinò alle spalle e posandogli le mani sui fianchi poi scivolò in avanti per abbracciarlo e poggiare il petto sulla sua schiena, prima di affacciarsi di lato per sbirciare quello che stava facendo.

"Addirittura a pulirmi le verdure," commentò, con la guancia premuta contro il suo braccio. Harry gli sorrise dall'alto, senza abbandonare per un attimo il proprio lavoro. Per Louis, osservare quelle mani senza anelli, adesso era strano. Era abituato a vederlo sempre con quelli e lo smalto, mentre ora che mancavano entrambi sembrava fosse spoglio completamente. I tatuaggi però, quelli erano in bella vista, perché aveva tirato fino al gomito quella camicia bianca per non bagnarsi. Se possibile era ancora più sexy in quel modo.

Snow on the beach || Larry StylinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora