10| JOY

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La luce del sole toccò fievolmente le mie palpebre ancora chiuse.

Non volevo svegliarmi, volevo dormire ancora un po', quindi mossi la mia testa verso sinistra per eliminare il fastidioso fascio di luce dal mio volto.

-Ragazzi...- sentii una voce poco distante da me e, dopo poco, capii che era Kuina.

-Kuina? Che ci fai...- non feci in tempo a sussurrare tutta la frase che, inmediatamente, la ragazza si avvicinò a me.

-Ragazzi! È sveglia!- urlò.

-Che novità, certo che sono...- ma un dolore lancinante riuscì ad ammutolirmi e, di scatto, aprii gi occhi. Abbassai le lenzuola che ricoprivano il mio corpo per localizzare il punto dolorante, e lì mi accorsi che la mia spalla e metà del mio petto erano fasciati.
Iniziai a sudare freddo.

-Yuzuki! Dio mio Yuzuki, che spavento.- Arisu corse verso di me con gli occhi lucidi, per poi abbracciarmi: si accovacciò sul mio corpo, posizionando le sue mani sulla parte bassa della mia schiena, cercando di non stringermi troppo. In quel momento il suo tocco premuroso e rassicurante mi rasserenò e d'istinto lo strinsi a me posizionando lievemente il mio braccio non ferito dietro la sua nuca.

-Ciao Yuzuki, ricordi cosa è successo?- Scostai il corpo di Arisu dal mio e vidi Usagi prendermi la mano.

-No, io... ricordo solo di essermi addormentata. Cosa mi è successo?- confessai.

Non ricordavo nulla di ciò che era capitato... i miei problemi di memoria si facevano sempre più insistenti a quanto pare e di certo non mi aiutavano a comprendere l'accaduto.

-È normale che non rammenti nulla per ora- affermò Kuina -Ci sono tanti fattori che le impediscono di ricordare: lo shock, lo stress, la caduta...Non affatichiamola.- consigliò poi.

-Riposati Yuzuki...c'è tempo per spiegarti cosa è successo. Ora come stai, come ti senti?- domandò insistentemente Arisu.

-Se permetti, questo potrò riferitelo io dopo la visita.- disse Chishiya con fare autoritario, sbucando da dietro le spalle dei tre ragazzi presenti davanti a me.

A rivederlo mi si ribaltò il cuore.
Ora ricordavo.

-Chishiya...- sussurrai sovrappensiero.
Al sentir nominare il suo nome dalle mie labbra spalancò gli occhi e si avvicinò a me.

-Yuzuki,sto per farti una domanda strana.- confessò.
-Per caso...ti ricordi di me?- giurai di aver visto una scintilla nei suoi occhi...in quel momento la interpretai come una speranza. Quasi non lo riconobbi,sembrava un'altra persona.

-Si.- risposi. -Sei l'ultima persona che ricordo di aver visto prima di addormentarmi.-

Quella scintilla si perse all'interno dei suoi occhi, lasciando spazio al vuoto totale.

-Okay, tutti fuori. Devo visitarla.- ordinò ai ragazzi presenti.

-Come? Tu dovresti visitarmi? Non capisco.-

-A quanto pare era un dottore nel nostro mondo...è stato lui ad operarti, insieme all'aiuto di Ann, per estrarti il proiettile dal petto- Arisu rispose alla mia domanda avvicinandosi ancora una volta a me. Rimasi spiazzata...Chishiya era un dottore? E davvero mi aveva salvato la vita?

-Ma nonostante la sua bravura, questa volta pretendo di essere presente mentre ti visita, È stata una settimana dura per te e voglio che tu abbia al tuo fianco qualcuno di cui ti fidi, qualcuno che ti voglia bene.- disse prendendomi la mano,come per trasmettermi forza.

-È tutto estremamente romantico...non lo pensi anche tu, Usagi?- domandò Chishiya ironicamente voltandosi verso la ragazza.

Quando il biondino notò il suo imbarazzo non riuscì a nascondere un ghigno.

𝑪𝑯𝑰𝑺𝑯𝑰𝒀𝑨 - 𝑮𝑨𝑴𝑬 𝑶𝑽𝑬𝑹 Where stories live. Discover now