unico incanto

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Non dovrebbe essere difficile giusto?tiri giù le coperte, ti alzi e ti prepari.
Si però lo è, non ho la minima voglia di togliermi questo piumone caldo e soffice di dosso, sapendo che dopo mi aspetterebbe il gelo dei corridoi della casa.
Siamo io e mio fratello ovviamente nostro padre non c'è mai, deve svolgere il suo compito e portare avanti la storia del nostro rispettabile nome ecc, si cose che sentiamo ogni volta che salta un compleanno o una festività come il natale.Dovrei odiarlo, per la sua perenne assenza, infondo in realtà gli voglio bene lui ci manda qualche cartolina dei posti che visita infondo lo perdonerò ogni volta, è mio padre e so che anche se non c'è mai vorrebbe esserci.
Bene adesso devo proprio muovermi o perderò il treno per la nostra nuova scuola, già io e Ermes andremo ad Hogwarts per la prima volta, ci troveremo lì con Malfoy il figlio di uno di quei lecca piedi di Voldemort, una famiglia di viscidi e opportunisti, però lui è dopo qualche settimana dalla nostra conoscenza si è aperto con noi, è davvero non me lo aspettavo, in fondo lui sembra come suo padre fuori, questo è evidente ma dentro è come sua madre cosa alquanto inaspettata.Devo vestirmi e prendere i libri sennò andrò a scuola con la smaterializzazione, cosa che vorrei evitare dato che pur essendo una delle streghe più grandi della mia fascia d'età non riesco a far funzionare correttamente.
Credo che metterò il mio pantalone beige con la maglia attillata nera e il giacchetto di pelle i capelli sono ondulati e mi cadono alla perfezione sulla schiena senza nemmeno dargli una pettinata, mi voglio truccare bene ma comunque in modo leggero essendo che il viaggio dura 5 ore, andrò con il classico mascara illuminante e blash.
"Erm sei pronto?" richiamo mio fratello uscendo dalla mia stanza con già tutto nello zaino che ho in spalla.
"afro, dammi il tempo di mettere le scarpe e ti raggiungo giù" mio fratello trova carino farmi aspettare, ogni volta che dobbiamo uscire ci mette cent'anni, nemmeno dovesse truccarsi e farsi la manicure.
"va bene intanto sento dove si trova draco" noi ormai lo conosciamo da quasi 10 anni e contando che lui ne avrà ormai 17 come me e mio fratello 18 credo che sia un bel po' di tempo, la prima volta venne in casa nostra con la faccia più cupa e fredda che potesse fare però dopo qualche battuta si ammorbidì subito.

*messaggi*
-draco te sei già alla stazione?-
-no, vuoi che vi passi a prendere e andiamo insieme?-
-va bene, ti aspettiamo all'entrata del portone, quello verde-

"sta arrivando draco, io non so se le scarpe te le stai comprando o cosa ma datti una mossa o resti qui eh" avvolte mi fa davvero perdere la pazienza, dopo tutto non è un giorno qualsiasi.
*suona il campanello*
"se quando rientro con draco non sei giù ti lascio qui sul serio" avvolte si fissa davvero troppo sul suo aspetto fisico non lo trovo strano anche io ci tengo a queste cose ma non così tanto.
"Draco, grazie al cielo qualcuno che non sta otto anni per trovare i vestiti giusti o il bracciale perfetto" prendere in giro Ermes con Draco è una delle cose che mi fa tornare il buonumore la mattina.
"eccomi sono qui felice? ora muoviti peste sennò perdiamo il treno" guardo Draco e scoppiamo in una risata che fa innervosire mio fratello.
Grazie al cielo ci smaterializziamo insieme alla stazione, per un pelo non perdevamo il treno.
Draco ci sta accompagnando al "suo" vagone dove ci sono anche altri ragazzi che appartengono alla sua casa, non credo di avere molti dubbi, sarò sicuramente una Serpeverde, non per vantarmi ma il mio animale domestico è -Dracarys- il mio serpente, è nero con la testa rossa fuoco e come potete dedurre da ciò la sua saliva si trasforma in lava, è un esemplare più che raro forse unico, me lo regalò mio padre per il mio quindicesimo compleanno, ormai ci sono troppo legata per lasciarlo a casa.
Siamo finalmente arrivati alla cabina, ci sono diverse figure, sicuramente non poteva non cadermi l'occhio su una ragazza in particolare mora con un caschetto e un colore degli occhi che ti rapisce un verde con delle sfumature azzurro scuro sicuramente una ragazza interessante, però sento che dovrei voltarmi perché sento degli sguardi che sono su di me, sono tre ragazzi indubbiamente belli ma diversi due molto simili, deduco siano i figli di Lord Voldemort entrambi ricci e castani con due occhi profondi e i lineamenti ben definiti.
L'altro ragazzo si trova al finestrino, lui è l'opposto dei precedenti, capelli biondi cenere, occhi chiari e trasmettono una grande calma e tranquillità.
"Draco, non ci presenti questi due nuovi arrivi?" quasi mi prende un colpo, una voce roca e priva di enfasi ma con una goccia di sarcasmo, mi fa distaccare dai miei pensieri e mi fa portare lo sguardo nel suo, uno sguardo tagliente e profondo come se lì dentro ci fossero mille pensieri rinchiusi, mi sto riperdendo nei miei pensieri
"ciao, io sono Afrodite Grindelwald"
"io sono suo fratello Ermes Grindelwald"
quando anche mio fratello si fa strada nella carrozza lo sguardo delle ragazze si perde nel osservare ogni suo movimento, ovviamente lui compiaciuto gli fa un occhiolino come ogni singola volta che incontra una ragazza.
"beh siete due divinità nel vero senso della parola" una ragazza mora con dei grandi occhi azzurri prende parola, e facendoci un complimento già sentito.
"Grazie, tu sei?" sono curiosa di sapere il nome della ragazza che nonostante la tensione della situazione si è fatta pochi problemi a dire la sua.
"sono Astoria Greengrass" beh credi di aver capito chi sia suo padre, uno dei seguaci del signore oscuro, anche se credo che tutti i componenti della famiglia siano figli di mangiamorte.
"bene sedetevi pure, non credo che stareste comodi 5 ore in piedi" il ragazzo al finestrino ci invita nel divanetto vicino al loro, mio fratello mi incida a seguire il consiglio del ragazzo, purtroppo dovevo andarci io accanto a quegli estranei, almeno mi sono portata le cuffie sennò mi sarei dovuta subire delle domande sciocche.
Credo che per passare bene questo tempo inizierò con:

nell'abisso della tua animaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora