L'alchimia dell'arte

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Quel bacio non accadde mai nel tempo reale. Jey e io ci salutammo semplicemente come nuovi conoscenti e ci incamminammo ognuno per la propria strada. Tuttavia, l'energia che si era interposta fra noi quella sera continuò a crescere.

Jey non riusciva a togliersi me dalla mente, sognando quel bacio che non aveva mai avuto luogo. Anche io mi trovavo nella stessa situazione, sentendo un vuoto dentro di me per quell'attrazione non soddisfatta, soprattutto perché apparentemente non motivata.

Non passò molto tempo dalla sera della festa, che io e Jey ci ritrovammo nuovamente l'una accanto all'altro. Ero impegnata nella realizzazione di un progetto creativo e Justina, conoscendo gli interessi artistici di Jey, mi mise in contatto con lui che, incuriosito dalle mie idee, si offrì di aiutarmi. Fu un gesto che mi colpì molto, poiché il mio ragazzo non appoggiava affatto il mio estro creativo e sentivo sempre più oppressa la mia personalità da lui.

Jey, intrappolato in una vita di routine troppo seria fatta di faldoni e file agli uffici delle cancellerie, era desideroso di mettersi in gioco. L'offerta di aiutarmi nel mio progetto sembrava essere l'alibi perfetto per entrambi, una scusa per incontrarci e sentirsi liberi dalle nostre catene emotive. Così io e Jey iniziammo a frequentarci e a scoprire che avevamo molto più in comune di quanto pensassimo.

Jey, che inizialmente si sentiva bloccato e insoddisfatto del suo lavoro, si rese conto che l'ambizione e la determinazione che emanavo lo avevano ispirato a inseguire i suoi sogni. Con il mio supporto e stimolo, decise di sospendere per il momento la carriera di avvocato per inseguire il suo sogno di diventare scrittore. Insieme, esplorammo il mondo dell'arte e della letteratura, creando una parentesi di vita piena di passione e ispirazione.





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