Una biblioteca che contiene tutto il sapere esistente, doveva pur trovare un modo per poterlo contenere: alcuni libri sono quasi invisibili e la stessa biblioteca aveva rivestito le pareti di libri. Inoltre era capace di fornire il libro più adatto a chi ne avesse avuto bisogno, non c'era bisogno di cercare ma bisognava solo chiedere.

Il custode diede il libro a Gormil che lo aprì e iniziò a leggere quanto c'era scritto riguardo una strega che non esisteva. Al momento era un po' confuso poiché non si spiegava come una strega potesse esistere e non esistere allo stesso tempo. Continuando a leggere si rese conto di come essa fosse rimasta a metà fra l'essere creata e il non esistere.

Anche se molto potente, non si spiegava come una strega potesse competere con degli Dei di altissimo livello, e soprattutto non si spiegava come avesse fatto a creare l'altro lato della biblioteca senza destare sospetti. Era tutto molto strano, ma decise di indagare e di cercare questa strega, per capire se ci fosse lei dietro tutto ciò che stava accadendo e anche per verificare l'effettiva esistenza della stessa, poiché la storia risultava difficile da credere.

Cosi Gormil radunò gli Dei dando loro l'ordine di trovare la strega che non esiste, assieme al suo pianeta anche esso inesistente. Erano tutti molto scettici ed iniziarono a non credere più che Gormil il loro punto di riferimento fosse in grado di reggere la pressione delle responsabilità che sopportava; alcuni decisero quindi di ignorarlo, mentre Incendio, sua fedele non solo come Dea ma anche come amica, gli volle credere e gli disse che lo avrebbe aiutato. Essendo la più forte di tutti, dopo Gormil ovviamente, Incendio evitò anche una rivolta che avrebbe spodestato Gormil, dicendo che avrebbe gestito lei la situazione e che chi avesse osato intromettersi sarebbe andato a completare l'accessorio che aveva creato con la sua coscienza.

In poche parole: sarebbe diventato cenere.

Gormil cercò poi di contattare Stella in ogni modo, ma non ebbe nessuna risposta. L'alternativa  per avere una risposta chiara era solo una: viaggiare nel tempo. Lui proprio non riusciva a spiegarsi come qualcosa, addirittura un pianeta intero e una strega molto potente, potessero esistere per metà.

Quindi decise di viaggiare per la prima volta nel tempo.

Lui era l'unico che poteva farlo, doveva solo capire come attivare la gemma che contiene Kaiak senza avere riscontri negativi; doveva andare nel passato per chiedere agli antichi Dei di cosa si trattasse, per poter chiedere aiuto o almeno una spiegazione a ciò che stava succedendo.

Incendio non era molto favorevole a questa decisione presa da Gormil, ma era al contempo consapevole che fosse l'unica soluzione per capire davvero di cosa si trattasse, chiedendo a qualcuno che avesse già incontrato questa strega almeno una volta, anche perché se non avessero fatto nulla, secondo l'oracolo l'esistenza come la conoscono loro sarebbe stata distrutta e ricreata in un modo che non potrebbero essere in grado neanche di immaginare, quindi dovevano affrettarsi.

Incendio diede il "consenso" a Gormil di partire anche se molto preoccupata che lui potesse non tornare. Gormil consegnò a Incendio la gemma rossa dei primi dicendo che, se lui non fosse tornato, sarebbe stata lei la custode di quella gemma, e che avrebbe dovuto dare la vita per evitare che la gemma cadesse in mani sbagliate.

Incendio non era per nulla preoccupata della gemma, ma solo che Gormil non tornasse più.

Anche se Incendio sembrava molto combattuta, Gormil aveva ormai deciso e lei sicuramente, essendo molto più debole di lui, decise di accettare la sua partenza nel passato, pur non condividendo la scelta.

Gormil, dopo un po' di tempo che cercava di capire come attivare il potere di Kaiak per usarlo a suo vantaggio, finalmente lo capì e chiamò Incendio per far sapere a lei che stava per partire. Le chiese poi di prendere il suo posto durante la sua assenza, e anche qualora lui non fosse tornato.

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