La profezia di Aretan si sbaglia

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-Ferbido:

Sarai aggiornato di tutto Aretan non temere, è tutto sotto controllo.

Contemporaneamente al discorso tenuto con Ferbido, su un pianeta non molto lontano, stava nascendo mio figlio, e la donna che lo portava in grembo lo chiamò Enac. Presto sarebbe diventato uno tra più grandi Dei che la storia abbia mai conosciuto, con la forza e il potere di centomila galassie. Nessuno poteva fronteggiarlo, neanche io, anche perché proprio come me e mio fratello anche lui avrebbe imparato a modellare la materia a suo piacimento. Purtroppo non era l'unica bomba ad orologeria ad essere nata; solo due mesi dopo nacque Ybod, il figlio di mio fratello con le stesse abilità e gli stessi poteri, ma con il carattere completamente opposto.

Ora dovevamo solo osservare l'evolversi delle cose e sperare nella casualità degli eventi, cercando di capire chi dei due sarebbe stato il distruttore di tutto il creato.

In quel periodo erano solo dei bambini, il tempo ci avrebbe dato le risposte, la profezia non si era ancora avverata.

-Aretan:

Ferbido ti sto chiamando, sono Aretan rispondimi.

Rispondimi fratello e rispondimi subito!

-Ferbido:

Aretan dimmi pure, perché urli in questo modo? Ti sentiranno in tutte le galassie.

-Aretan:

Fratello i neonati sono venuti alla luce, stai osservando? O sei impegnato a creare ancora mondi e galassie? Sai che se si avvera la mia profezia saranno solo materia e lavoro sprecati, vero?

-Ferbido:

Si fratello so già tutto, non ti preoccupare aspettiamo di capire chi dei due è malvagio e se ne saremo capaci metteremo subito le cose a posto.

-Aretan:

Sì ma dovranno crescere prima di capirlo, io direi di non rischiare e di eliminare subito entrambi.

-Ferbido:

Niente fretta fratello, anche perché non siamo già capaci di fronteggiarli, sono solo dei bambini che neanche camminano ma siamo già inferiori a loro in quanto a forza io propongo altro invece...

-Aretan:

E cosa proponi Ferbido?

-Ferbido:

Propongo di formarli e addestrarli, mandiamo da loro i più valorosi tra i nostri Dei, cosicché gli mostrino la strada giusta da seguire e non smarriscano la via.

Magari saranno buoni entrambi, ma se così non dovesse essere, si scontreranno e uno dei due alla fine ucciderà l'altro. Da quel momento in poi dovremmo tutti piegarci al suo volere, che sia un Dio buono o un tiranno.

Noi non possiamo fare molto altro se non formarli allo stesso modo e aspettare che il marcio venga fuori qualora dovesse esserci, c'è anche la possibilità che il Dio nella tua visione non sia uno dei nostri figli ma qualcun altro. Dobbiamo essere obiettivi e valutare tutto, non possiamo permetterci di essere ciechi poiché da noi dipende tutto l'equilibrio dell'universo per ora.

-Aretan:

Va bene Ferbido e chi mandiamo per formarli?

-Ferbido:

Saranno Caras e Bicoma a fare da padrini a queste creature e, le donne che li hanno concepiti, li aiuteranno a tenere un lato mortale, cosicché non capiscano del tutto da dove arrivino fino all'ultimo secondo, che deciderà le sorti di tutto. Bicoma è stato il primo Dio che tu hai creato, devastante come un sole che esplode, bello come una galassia ai suoi albori, e pieno di capacità e doti che solo tu gli potevi conferire, lo disegnasti a tua immagine e somiglianza con l'unica  differenza nei capelli, i tuoi sono neri e lunghi i suoi bianchi e corti per il resto siete uguali, occhi rosso rubino contornati di stelle, e pelle bianca come la luce . Invece Caras è il primo Dio che ho creato io anche lui eternamente bello, ed estremamente potente, le sue mani costituite da leghe metalliche da me forgiate, sono capaci di gestire enormi quantità di energia, e in oltre lui somiglia a me, abbiamo gli stessi occhi fatti di oro contornati da striature di comete incandescenti. Per tanto ho pensato che, invieremo Bicoma per tuo figlio Enac e manderemo Caras per tenere d'occhio Ybod.

ArchèWhere stories live. Discover now