-Lasciami andare!- esclamai, cercando di non fare baccano.

-Hey! Chi si permette di parlare in presenza del mio capo?- beccata.

Un ragazzo alto, dai capelli abbastanza lunghi e vestito completamente in nero, con solo qualche ritocco in bianco sulla camicia, armato di una mitragliatrice, si girò proprio nella nostra direzione.

-Chishiya! Ora hai la ragazza?- esclamò, avanzando verso di noi con un ghigno stampato in faccia.

-Non ti facevo un tipo da relazione seria e...- si fermò una volta avvicinatosi abbastanza. Mi scrutò da capo a piedi e, nel mentre, posizionò meglio l'arma sulla sua spalla, rendendola un sostegno per la sua testa, che inclinò leggermente. Una volta così vicino, riuscii a notare i due piercing che gli decoravano il volto: uno posizionato sul naso ed uno sul sopracciglio.

-Cazzo, te la sei scelta anche fin troppo bene. Toglimi una curiosità tesoro, ti soddisfa abbastanza? Sai io potrei darti ciò che cerchi davvero.- disse, accompagnando il tutto con una risata, che suscitò un riso collettivo da quello che intuii fosse il suo gruppo. Riuscii a scrutare però Arisu, Kuina e Usagi: quest'ultima era tenuta ferma da uno dei lottatori.

- Non ho nessun tipo di legame con il tuo amico e, inoltre, dubito fortemente che tu possa soddisfarmi in quell'ambito. Ora levati di mezzo.- sbottai, cercando di superarlo per raggiungere Usagi ed aiutarla. Mentre attraversavo quella marea di gente, sentivo tutti mormorare affermazioni su ciò che era appena successo.

-Per caso vuoi morire, ragazzina?- urlò mentre io ero già davanti ad Usagi.

-Lasciala andare!- dissi al ragazzo che la teneva ferma, prendendole entrambe le braccia per trascinarla verso di me.

-Basta così.- bastò una semplice affermazione da parte di un uomo di grossa statura, con una canotta nera che lasciava intravedere le sue spalle larghe ed un pantalone militare, per far ammutolire tutti.

-Voglio entrambe.- disse solamente. Di colpo il ragazzo coi piercing mi puntò da lontano con la sua arma, per avvertirmi di non muovermi e, dopo avermi raggiunta, mi bloccò entrambe le braccia.

-Capo, non ne lasci nemmeno una vero?- domandò ironico, con quel ghigno stampato in faccia che, ormai, lo caratterizzava.

Non avevo ne un piano ne abbastanza forza fisica per potermi liberare, quindi cercai di trovare con lo sguardo una persona che potesse darci una mano. Solo Arisu, anche se tentennante e indeciso, cercava di farsi avanti, bloccato però dalle parole e dagli sguardi di Usagi che lo invitavano a star fermo. Di Kuina e Chishiya, invece, nemmeno l'ombra, erano entrambi scomparsi o forse fuggiti.

-Cosa succede qui?-

Un gruppo di persone si divise in due per lasciar passare il Cappellaio in compagnia di Kuina.

-Voi due, lasciate andare le ragazze.- disse riferendosi ai due ragazzi dietro me ed Usagi. Quest'ultima fu liberata, mentre io rimasi ancora con la schiena spiaccicata sul petto di quel tipo.

-Mi dispiace, io prendo ordini solo dal mio capo.- ecco il motivo per il quale ci metteva così tanto a togliermi le mani di dosso.

-Allora, Aguni. Entrambi sappiamo qui chi comanda, quindi, puoi ordinarglielo tu?- ordinò con finto buonismo al capo dei lottatori, avvicinandosi lentamente e minacciosamente.

-Niragi.- pronunciò Aguni. Sbuffando, Niragi mi spinse, facendomi quasi perdere l'equilibrio.

-Andiamo.- ordinò ai suoi scagnozzi, dirigendosi verso l'uscita.

-Ci rivedremo, ragazzina. Puoi starne certa.- disse il ragazzo dai capelli neri, prima di seguire il suo gruppo.

-Yuzuki, stai bene? Quelli sono...-

-I lottatori. Si, Chishiya mi ha informata. Ci siamo nascosti per non dare troppo nel'occhio.- continuai l'affermazione, facendole capire che ero già a conoscenza di tutto, o almeno delle informazioni principali.

-Kuina, grazie mille per l'aiuto che ci hai dato.- affermò Arisu che intanto si era avvicinato ad Usagi per vedere se fosse ferita in qualche modo. Mi facevano troppa tenerezza.

- Non dovete ringraziare me. L'idea è stata di Chishiya.-

-Ma davvero?- risposi ironica.

-Davvero, ochetta. Potresti mostrare un po' di riconoscimento. Se non fosse stato per me sia tu che la tua amica sareste in una situazione molto sgradevole.- si ripresentò d'improvviso, apparendo dietro le mia spalle.

-Allora grazie Chishiya, ma saresti stato molto più di aiuto se ci avessi informato della presenza di certi soggetti all'interno di questo posto. Magari saremmo stati più preparati.- ringraziai ironicamente, girandomi verso di lui.

Non mi erano chiare ancora tante cose...da come si stava comportando, Chishiya dava l'impressione di volerci proteggere. Più che altro, dava l'idea di essere una persona intenzionata a proteggere me. O era un trucco per poter ottenere la nostra fiducia? Le mie idee contrastanti mi stavano facendo girare la testa.

-Si sta facendo tardi. Andiamo in camera e non pensiamoci più.- disse Usagi che si incamminò con Kuina ed Arisu verso l'uscita. Li seguii camminando più lentamente rispetto a loro.

-Magari la prossima volta farai la brava, che ne dici Yuzuki?-

Disse Chishiya prima di cambiare totalmente direzione.

𝑪𝑯𝑰𝑺𝑯𝑰𝒀𝑨 - 𝑮𝑨𝑴𝑬 𝑶𝑽𝑬𝑹 Where stories live. Discover now