Capitolo 3

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"Mi sento offeso, io sono il solo e l'unico, nessuno mi assomiglia," Noel come al suo solito dice i suoi pensieri da persona completamente piena di se e mi viene solo da grugnire, l'ego di questo ragazzo è alto come l'Empire State Building a New York.

"Per fortuna che non c'è nessuno che ti assomiglia," dico sottovoce.

"Cosa intendi, sorellina?"

"Che se ci fosse qualcuno che ti assomiglia, anche le scimmie si suiciderebbero, anche se sei un loro simile." Finn scoppia a ridere mentre Noel mi guarda con uno sguardo avvelenato.

Ehi, la prossima volta deve ricordarsi con chi ha a che fare.

*****

Sono circa le due di pomeriggio, come pianificato io e le mie amiche stiamo a Toledo a fare shopping, in realtà in questo momento stiamo mangiando in un McDonalds.

"Avalon, sai niente di Noel?" Mi chiede Veronica.

"Non molto, so che mia madre lo ha portato al pronto soccorso ma non ho idea dei risultati degli esami." In realtà, so benissimo che Noel non potrà giocare le prossime due partite, contro le altre due squadre più forti del campionato oltre alla nostra, a causa di quella che si è rivelata una distorsione. Non lo dico alle mie amiche perché so che Noel terrebbe a dirlo lui a tutta la scuola e perché non ho idea di come potrebbero prendere la notizia, essendo che la squadra è molto amata e perdere il capitano per le due partite più importanti sarà un brutto colpo.

"Oh beh, immagino che domani potrai dirci," Skye si alza dalla sedia e va a portare il vassoio. Facciamo lo stesso e successivamente  ci dirigiamo verso i negozi.

Sto andando ai camerini per provare delle magliette quando mi scontro con qualcuno.

"Mi dispiace, non ti avevo visto," dice l'altra persona.

"Tranquillo," alzo la testa e mi trovo di fronte nessun altro che Kyle.

"Sei la sorella di Ryder, giusto?" Dice e lo guardo confusa, come fa a saperlo?

"Come fai a saperlo?"

"Beh, si da il caso che due dei tuoi fratelli sono il quarterback della squadra di football e il capitano della squadra di calcio, e tra l'altro sono qui con loro." Conclude girandosi poi a indicare Noel e Ryder, insieme ad altri ragazzi di scuola, che guardavano la scena. Quando vedono che li ho notati vengono avanti verso di noi, Noel ha una fasciatura enorme sulla caviglia e piano piano cammina con l'aiuto delle stampelle, gli vado in contro per non farlo faticare troppo.

"Come va il piede? Non dovevi stare a casa a riposare?" La mia parte protettiva prende il soprassalto.

"Ciao anche a te sorellina," passa una stampella su l'altra mano e mi abbraccia con il braccio sinistro, ricambio l'abbraccio e dopo poco mi stacco da lui, guardandolo come dire 'rispondi alla mia domanda', "potrebbe andare meglio e sì dovrei ma non avevo voglia di stare a casa, e lo so che non dovevo quindi non dirlo." Mi conosce abbastanza da sapere che lo avrei rimproverato.

"Ehi ragazzi," esclama Paige, quando poi nota Kyle arrossisce di un colpo, "p-piacere sono Paige," gli porge la mano.

"Kyle," dice prendendo la mano di Paige e la stringe. Si gira a guardare Ryder e per questo non nota le guance color peperone della mia migliore amica.

"Volete che andiamo?" Chiede ai miei fratelli, che annuiscono.

"Ci vediamo a casa Ave, ciao ragazze" Dice Ryder e se ne vanno... questo incontro si è tramontato in imbarazzante alla fine.

*****

"Mamma, sono a casa," dico apoggiando le borse su uno sgabello in cucina. Non ho comprato molto, solo qualche magliettina per me... e poi i regali per i compleanni dei miei fratelli, imminenti.

Immaginate essere in 10 in famiglia, solo la tua famiglia, se contate che io e Noel li compiamo lo stesso mese, e lo stesso vale per Joey e Zeke, 8 mesi su 12 ci sono compleanni, se poi aggiungete il resto dei familiari e gli amici.... compleanni tutti i mesi.

Per esempio, siamo in novembre, questo mese ci sono i compleanni di Joey e Zeke che compiranno 12 anni, il mese prossimo Chandler farà 19 anni e poi si aggiunge Natale, quindi dovrò prendere dei pensierini per tutti. Fate conto che penso di spendere più soldi in regali che in altro.

Non fraintendetemi, avere una famiglia così grande non è per niente brutto, solo che sicuramente quando si tratta di compleanni sarebbe quasi meglio avere solo un fratello al posto di sette.

"Avalon!" Joey urla quando entra in cucina, "hai preso qualcosa per il mio compleanno? è più bello del regalo per Zeke vero?" Joey è convinto che lui sia il preferito dei due, certo vado molto più d'accordo con Joey che con Zeke, ma di sicuro non mi sento di proclamare un preferito, insomma, non sarebbe giusto, non pensate?

"Zeke, non urlare!" Mia mamma esce dal salotto, dove penso sia stata tutto questo tempo, tra l'altro sbagliandosi con il gemello. Dovete sapere che la distinzione tra Joey e Zeke non è molta, persino le voci si assomigliano. I due bambini hanno preso i geni dalla parte di mia madre ed insieme a Chandler e Wyatt sono biondi con gli occhi azzurri, mentre la maggior parte di noi sono castani o mori e con gli occhi marroni.

"Mamma, sono Joey." Dice seccato incrociando le braccia e facendo un broncio.

"Scusami Joey, pensavo fossi tuo fratello. Avalon, com'è andata al centro commerciale? Hai visto i tuoi fratelli?" Dice, finalmente,  notando che ci sono anch'io nella stanza.

"Tutto bene, e si li ho visti. Non sono ancora tornati?" Dico, ricordandomi che all'entrata in effetti non c'erano le loro scarpe, le quali solitamente mollano lì in mezzo alla piazza, per poi essere sgridati dalla mamma... peccato che lo fanno ogni volta, a questo punto mi viene da pensare che ci provano gusto.

"No, hanno detto che dovevano portare a casa un certo Kyle, di cui non ho mai sentito parlare."

"Kyle DeVore, è un nuovo studente alla Monroe."

"Ora si spiega tutto, magari possiamo invitare la sua famiglia a cena come benvenuto, che ne dici?" Quando mia madre smette di parlare la porta d'entrata di apre rivelando mio padre e i miei fratelli dietro di lui. "Robert, ragazzi, stavo appunto dicendo a Avalon che sarebbe carino invitare il nuovo arrivato e la sua famiglia a cena, come benvenuto, se ci trasferissimo in un paese mi farebbe piacere ricevere un'invito a cena da qualcuno."

"Certo, per me va benissimo, ragazzi?" Dice mio padre spostando lo sguardo tra me e i miei fratelli.

"Domani a scuola chiederemo a Kyle se può chiedere ai suoi genitori."

"Perfetto allora, chiedetegli se andrebbe bene giovedì sera." Se i genitori di Kyle accettano, mi aspetterà una serata particolare e un interrogatorio da parte delle mie amiche.

***** 

Spero questo capitolo vi sia piaciuto, ricordatevi sempre di votare e di commentare.

Siete emozionate per la cena con Kyle?

Alla prossima,

Liz.

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