L'aveva ferita.

L'aveva delusa.

Perchè?

Il seme di una nuova consapevolezza iniziava a crescere dentro di lui.

Uno sconosciuto dal volto familiare lo aveva ospitato in casa sua, nel suo letto. Gli stava offrendo una doccia e dei vestiti. Perchè?

Sei fortunato che considero Samantha una sorella, aveva detto più o meno così.

Quindi era un suo amico. Un amico molto stretto, per farle un favore del genere.

Mentre si grattava la testa con lo shampoo, all'improvviso si rese conto di dove aveva già visto quel ragazzo. Sgranò gli occhi, il cuore iniziò a battergli fortissimo.

Fadi realizzò che si era cacciato in una situazione orribile e ora non sapeva come uscirne. Non sapeva come dare una spiegazione a Samantha senza perderla definitivamente.

Lo shampoo che scivolava sul suo corpo, fino al buco di scarico della doccia, era la rappresentazione fisica delle speranze che l'abbandonavano.

Come ho potuto essere così stupido? Come ho potuto pensare che lei....

Qualcuno bussò alla porta.

"Tutto bene lì dentro?"

Era Samantha. La sua voce fu come un analgesico per i suoi nervi. Capì che avrebbe dovuto tentare. Doveva dirle la verità, vergognandosi di se stesso senza dubbio. Però, non era disposto a rinunciare a quella voce, a nessun costo.

"Sì. Ho quasi finito."

"Ok. Fai veloce, andiamo a fare colazione. Dobbiamo parlare"

"Sì.. lo immaginavo" disse a voce bassa.

"Come?"

"Niente, mi sbrigo!"

####

"Dovrò disinfettare anche il bagno"

Lorenzo e Samantha sedevano uno di fronte all'altra in soggiorno, sulle loro poltrone preferite. Tra loro, un tavolino basso li divideva. Samantha lo aveva regalato a Lorenzo il giorno dell'inaugurazione della sua convivenza in quell'appartamento con Silva, l'ex che l'aveva lasciato per un altro e che li aveva uniti ancora di più nelle sofferenze.

Nonostante fosse il simbolo di un ricordo infelice, quel tavolino era stato luogo di molte discussioni, alcune allegre ed altre meno, ma ormai aveva preso un valore del tutto diverso. 

Era un po' come il loro quartier generale, tavolo da poker, tavolo da aperitivo ed ora tavolo della discussione.

Ovviamente Samantha dovette dare spiegazioni, raccontando ad Enzo TUTTO quello che era successo. i dettagli del loro appuntamento, la sparizione improvvisa ed il suo malessere in tutto ciò.

"Non so cosa dire. Ancora non mi capacito"

"Si sbriga a lavarsi o devo andare ad insaponarlo?"

Il cinismo di Lorenzo era palpabile. Forse Samantha era l'unica persona della sua vita per la quale non aveva mai provato disprezzo. Con lei non era quasi mai così scorbutico.

Molte persone avevano chiesto ad entrambi se non ci fosse del tenero tra loro. La risposta era sempre la stessa: siamo fratello e sorella.

Tante volte, a chi non li conosceva, si presentavano direttamente come parenti, per evitare domande inutili. Spesso cugini.

"Smettila di essere così cattivo. Non voglio giustificarlo ma..."

"Ecco bene allora non farlo. Davvero Sam. Io ti ho fatto questo favore perché ti voglio bene, ma non mi pare una situazione che faccia per te. Voglio dire..." abbassò lo sguardo "hai già i tuoi problemi, e lo sappiamo. Ti senti davvero in grado di stare con una persona che SENZA UN CAZZO DI MOTIVO sparisce dopo averti illusa con mille parole e tramonti e cazzate varie e si ubriaca marcio in discoteca per attirare la tua attenzione?"

"Dici che l'abbia fatto per quello?"

"È palese. Sapeva che ti avrebbe trovata lì oppure avrebbe trovato qualche tua amica..."

Fadi uscì dal bagno e interruppe la loro discussione.

Lo sguardo che Enzo gli scoccò, avrebbe ammazzato chiunque.

"Io... non so cosa dire."

"Per quanto riguarda me, un grazie è d'obbligo. Per quanto riguarda Sam, ti conviene prepararti un discorsetto da Oscar."

"Sì, giusto, certo. Non ti conosco ma ti ringrazio profondamente. Non so dove sarei ora se non mi avessi ospitato, forse in mezzo ad una strada. Ti chiedo scusa per..."

Enzo lo interruppe con un gesto della mano.

"Risparmia il fiato. L'ho fatto per lei, ma non lo rifarò una seconda volta. Tatuatelo sulla fronte."

Samantha si intromise con voce ferma.

"Enzo ha da fare ora..."

"Sì, inizierò cambiando le lenzuola"

Fingendo di non sentirlo, continuò.

"...Enzo ha da fare ora, andiamo."

Insieme ma distanti, Fadi e Samantha uscirono dal condominio, nel silenzio più totale.

Fiamme Gemelle, amore e destinoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora