capitolo I

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Ripasso i passi di danza, domani ho la mia esibizione per cui mi sono tanto impegnata e penso di essermi tolta il cuore dal corpo, non capisco se è per l'ansia o perché è una cosa che mi piace fare. Forse entrambi.

Mi sciolgo la coda e spengo lo stereo prendendo le mie cose e salutando i miei compagni, cammino velocemente verso l'uscita sentendo un improvviso bisogno di farmi la doccia con la musica in sottofondo e di stendermi sul letto non per riposarmi ma per pensare. Si, perché è questo quello che faccio, penso. A cosa? Beh, penso a quella figura che ho fatto nel 2017, penso al ragazzo che mi piaceva e penso a quanti alcolici mi sia presa per farmelo piacere. O forse quanti soldi mi abbiano offerto.

Apro il rubinetto per far uscire l'acqua calda mentre mi sistemo i vestiti e mi fisso allo specchio, vedendo le profonde occhiaie che mi solcano il viso e controllandomi la pancia e le cosce. Dopo mi peserò. E mi viene da piangere solo a pensarci.

Entro in doccia e mi passo lo shampoo per capelli due volte: per quanto ami ballare, devo ammettere che mi ha portato diverse cose negative nella mia vita, ad esempio l'ossessione verso il mio corpo e gli alimenti.
Non sono mai stata particolarmente in carne, ma la paura che possa prendere peso, che non ne abbia il controllo e che la mia carriera sarebbe andata a male, mi spaventa quanto mi spaventa il cibo.
L'acqua mi bagna il viso passando tra le mie lentiggini, cadendo dalle mie ciglia graziosamente e finendo per tutto il mio corpo, mentre prendo il balsamo per capelli e esco dalla doccia.
Avevo programmato di cantare e invece ho iniziato a pensare. E non parlo del mio solito pensare stupido, parlo del vero pensare.

A volte vorrei che la mia mente si spegnesse, che il mio cervello smettesse di connettere, che i miei occhi smettessero di contemplare e di lacrimare e che le mie orecchie iniziassero ad ascoltare altro.
Ma non si può. Perché?

"Perché Isa, a volte la gente riferisce ciò che vuole dire con il cuore. Ma non lo fa per amore." la voce di mia nonna mi penetra nelle orecchie e mi finisce dritto nel cuore. E lo fa veramente.
Forse è vero. Forse l'anima esiste, forse è qualcosa che si può percepire ma che non lo si può fare quando si vuole, si deve cercare, si deve volere. Ma io ce l'ho?

- - - - - -

Mi sveglio dal letto tremolante dall'ansia ma piena di adrenalina, prendo la mia solita tazza di caffè per svegliarmi per bene e prendo da terra le mie cose. Ieri mi sono addormentata facilmente, wow.

"Isa, sei pronta?" mi chiede allison con un mezzo sorriso, le guardo le mani e noto il modo di come le sta stringendo e percepisco la sua ansia.
"Sì, lo sono. Anche se l'ansia c'è sempre." le dico.
Ormai lavoro qui da un anno, ma l'ansia per le esibizioni si fa sempre sentire, in un modo o nell'altro.
Questa volta è un'esibizione sulla storia di Romeo e Giulietta, quindi danza classica, anche se il mio stile principale è danza moderna e onestamente mi piace anche di più ma è sempre meglio saper fare più cose.
Da piccola mostravo già i primi segni di ambizione, odiavo vedere qualcosa in un'altra lingua e non capirne il significato, motivo per il quale mi sono sempre voluta indirizzare di più sulle lingue.
Mi dava fastidio un po', non che sia cambiato qualcosa.

Nonostante la mia ambizione, quando ballo lo faccio veramente, fuoriescono tutti i miei sentimenti e le mie emozioni e nonostante stia piuttosto attenta sulla tecnica, mi riescono entrambe le parti e ne vado molto fiera.

Ci posizioniamo nei posti che ci erano stati assegnati e la tenda inizia ad aprirsi.
La musica mi sfiora le orecchie dolcemente facendo muovere le mie gambe in modo quasi automatico, muovendo le mie mani, abbracciando il mio compagno, baciarlo, allontanarmi, ballare e ascoltare la musica che mi riempie la mente e il mio corpo si sente libero.

Lovers Rock ,, SodoWhere stories live. Discover now