non dimentico, neymar jr

XI

Ero in attesa di Neymar, aspettavo che finesse di mettere le valigie nel cofano. Non mi sarei mai aspettata di di arrivare fino a questo punto, pensavo che dopo la nostra litigata tra di noi sarebbe girato soltanto un semplice "ciao" quando ci scambiavamo Selene, ma non ad andare con lui in Brasile dalla sua famiglia, ormai i miei rapporti con loro non erano più gli stessi di prima, insomma non mi consideravano ancora la "ragazza" di Neymar ma come una cara amica, l'unico rapporto non cambiato per niente è con Rafaella, la sorella del mio ex, nonché una mia strettissima amica: Mi vieni a fare visita ogni tanto, sono poche le volte, ma lo ritengo un gesto veramente carino, mi continuava a ripetere di come (dopo la nostra rottura) non smetteva di pensarmi, e io le rispondevo con un semplice "fidati, neanche io non riesco a smettere", neanche ora .
<<Eccomi! >> disse chiudendo la portiera, gli ridai le chiavi che mi aveva dato poco fa e mi rivolse un sorriso
<<Ti vedo tesa... È successo qualcosa? >> domandò mettendo a  moto l'auto, questo era una delle tante cose che mi fece innamorare di lui: riusciva a capire tutto di me; quando stavo male, quando stavo bene... Nemmeno io riuscivo a sapare come stavo, solo in momenti piuttosto ovvi.
<<Nulla, solo un po' nervosa.>> risposi accennando un sorriso, si voltò a guardarmi lentamente e posò la sua mano sulla mia coscia, sapeva come calmarmi
<<Tranquilla, non penso che siano cambiati dall'ultima volta che li hai visti>> ridacchiò cercando di allegrare la situazione
<<Uffi!>> sbuffò Selene seduta nei sedili posteriori, mi girai a guardarla mentre Neymar si limitiva a fissarla dallo specchietto
<<Ti lamenti sempre tu, vero? >> scherzò lui facendo ricordo del viaggio in aereo,
<<Mi annoio! Quando arriviamo! >> non ha tutti i torti in fin dei conti, abbiamo passato chissà quante ore senza mai chiudere occhio
<<Ultimi dieci minuti, un po' di pazienza>> rispose con tono dolce, non avrebbe mai osato ad alzari i toni con lei, non penso che l'abbia mai fatto, anche se la piccola sbaglia lui cerca di farle capire il suo errore con tranquillità e calma, ma se fosse stata un'altra persona non perderebbe tempo a trattarla in quel modo.
<<Dieci? Ma sono tanti! >> esclamò perdendo la pazienza, che non ha. Non la biasimo, è stata attaccata a una sedile per non so quanto, quella bambina non può restare secondi senza muoversi, immagina ore.
<<Non è vero, conta fino a sessanta per dieci volte>> trovò la soluzione, lo guardai come se facesse sul serio, non ha visto la sua pazienza?
<<Fino a sessanta? Non so farlo. >>
<<Allora conta fino a dieci per sessanta volte>> spero stia scherzando, lo spero col tutto il cuore.
<<Emh... Che belli gli alberi! >> disse indicando fuori dal finestrino, io e l'uomo che avevo accanto, scoppiammo a ridere per la sua risposta trovando difficile la richiesta di suo padre.
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<<Arrivati! Felice piccola? >> si rivolse a Sel trattenendo una risata, annuí entusiasta aspettando che le aprivo la portiera.
<<Finalmente>> disse scendendo dalle mie braccia per poi correre a caso, eccola che inizia
<<Ora che penso, abbiamo fatto un bel lavoro! >> affermò alle mie spalle guardando la piccola facendomi arrossire, speravo che non lo notasse.

<<NEYMAR!>> gli saltò addosso sua sorella, restarono cosí per circa un minuto, gli raggiunsero anche i loro genitori che con le lacrime agli occhi lo strinsero forte. Mi sentivo un po' fuori luogo, insomma non ho più nessun rapporto familiare con loro, non c'entro nulla.
<<SCARLETT! >> esclamò ancora la ragazza notandomi, mi abbracciò forte e tutta l'attenzione si rivolse su di me, Nadine (la madre di Neymar) prese in braccio Selene stringendola a sé...

Dopo i saluti con la famiglia, ci invitarono a tavola per cena, non era cambiato niente, mi avevano accalto come la prima volta che ci siamo incontrati, pensavo che i loro comportamenti con me sarebbero cambiati leggermente, ma in realtà neanche di una virgola.
<<Allora tu e Neymar siete di nuovo una coppia? >> chiese suo padre, abbassai lo sguardo dall'imbarazzo, ma la sua risposta fu un'emozione unica
<<Le cose vanno bene tra di noi, ci stiamo lavorando sul nostro rapporto di quel tipo>> mi fece l'occhiolino, sorrisi ma non troppo, avrei fatto la figura dell'illusa e l'ultima cosa di cui ho bisogno ora è l'illusione
<<Mi siete mancati tanto! >> ammise Selene tra le braccia di sua zia, una semplice frase ma piena di significato gli fece commuovere tanto
<< Cucciola, anche tu a noi! >> rispose Rafaella riempendola di umidi baci sul viso
<<Magari non me la sciupare>> ridacchiò il fratello riprendendosi la piccola
<<Babbo Natale sta notte ti darà molti regali>> disse sua nonna facendole illuminare gli occhi
<<La mamma ha detto che ho fatto la brava.. >> sorrise voltandosi verso di me, ricambiai il sorriso e mi alzai ad aiutare Nadine a sparecchiare
<<Non disturbarti tesoro, sei appena tornata da un lungo viaggio, vai a riposarti>> posò delicatamente la sua mano sulla mia spalla
<<Poi devo dirti eh, ma ti sei fatta ancora piú bella>> continuò causandomi un'arrossamento sulle guancie
<<Grazie mille, sul serio>> sorrisi
<<Avanti alzanti e aiutami>> si rivolse a Rafaella che stava seduta a smanettare col cellulare, mi guardò chiedendomi aiuto con gli occhi ma in cambio si beccò una linguaccia dalla sottoscritta.
<<Ho sonno! >> sbadigliò mia figlia tra le braccia di suo padre
<<Ora andiamo a nanna>> sussurrai accarrezzandole il viso, allungò le sue labbra chiedendomi un bacio, che lasciai immediatamente, ero felice di dire "sono la madre di Selene" mi provocava una felicità assurda, non riuscirei a vivere senza di lei neanche per un giorno.

<<Ti da fastidio se condividiamo il letto insieme? >> domandò aprendo la porta della stanza, scossi la testa in segno di negazione, appoggiò Selene ormai addormentata e mi rivolse uno sguardo
<<Sono felice che dormiremo insieme, come una volta>>  sussurrò avvicinandosi sempre di più
<<Scarlett, io domani ho bisogno di parlarti, da sola, una cosa molto importante.>>