1. L'anfiteatro.

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Eccoci qui, in una fredda giornata di Ottobre, seduti sugli enormi gradini dell'anfiteatro.
L'aria è gelida e tira un veticello che ci fa congelare fin dentro le ossa.

"Mia, la vuoi una?"-mi chiede Luca offrendomi una sigaretta.

"No Luca ,me la prendo dopo, quando vengono gli altri."

Luca è il mio migliore amico. È un ragazzo semplice è molto più alto di me nonostante io e lui abbiamo solo pochi mesi di differenza. Ha gli occhi azzurri e il ciuffo scuro. Adora la musica, come me, e gli piace stare in compagnia.
Ci conosciamo dall'asilo e siamo sempre stati amici, non abbiamo mai litigato, apparte quella volta in cui lui ha perso il mio pupazzo preferito e io non gli ho rivolto la parola per giorni, ma poi alla fine si è fatto perdonare ricomprandomene uno identico è da allora non abbiamo mai più litigato.

Luca si accende la sigaretta e il silenzio viene interrotto da alcune risate in lontananza.
Sta arrivando un gruppetto di persone che ridono e schiamazzano e tra tutte quelle voci riconosco quella di Jessica.
Odio quella ragazza.
Jessica è una del quarto anno, ha fatto la primina e si crede un genio per questo. Se la tira da morire e per questo ha molto successo con i ragazzi., si vanta molto, dice di essere uscita con più di venti ragazzi ma a dirla tutta io non ci credo neanche un po'.

Il gruppetto rumoroso passa davanti a noi e Jessica mi fa un cenno di saluto con la testa.

"Oh Mia ma chi è quella? Ammazza quanto è bona."

Mi giro e lo guardo. Ed eccolo lì. Luca è seduto accanto a me con la sua solita felpa grigia e la marlboro penzolante tra le labbra.

"Quella è Jessica Mayer, una del quarto che se la tira da morire, fa tanto quella che ha tanti ragazzi ma secondo me non l'ha mai data a nessuno."

"Bene, poi vedremo se a me la da o no."

Al suono di quelle parole mi sento mancare. Sento una strana sensazione allo stomaco. Ho un nodo in gola e mi sta venendo da piangere.
Ho proprio voglia di tirargli un ceffone e poi correre via, lontano.

Rimango con lo sguardo assente per alcuni secondi. Scaccio via questa brutta sensazione. D'altronde Luca è il mio migliore amico e non ho motivo di sentirmi così.

"Oh Mia, ma hai visto che culo che c'ha quella?"

"Lu,ti ricordo che so ma ragazza, mica me metto a guardare i culi delle altre femmine."

"Oh, ma che c'hai? Te deve venì il ciclo che stai così nervosa?"

"Te sei proprio cretino."

Mi allontano di qualche metro da lui, tanto so già che tornerà da me con la coda tra le gambe e mi chiederà scusa. Fa sempre così, ed infatti meno di dieci secondi dopo è vicino a me e mi sta abbracciando.

"Dai Luca ,levati Hahahah no, ti prego Hahahah basta Hahah"

"La finisci solo se mi dici che c'hai"

"Si vabbene te lo dico, però ti prego basta Hahah"

Smette di farmi il solletico, io mi asciugo le lacrime che mi sono uscite a forza di ridere e comincio a parlare.

"In realtà non lo so che m'è preso, è solo che mi è venuta una strana sensazione quando hai detto che te vuoi fare Jessica. È na stronza vera e propria e non voglio che tu stai con lei."

"Ma che sei cretina? Secondo te io ce andrei davvero con una come quella? Ma famme er piacere."

Proprio in quel momento arrivano gli altri.
Ci salutano da lontano e si siedono sui gradini dell'anfiteatro con noi. Ci sono Valentina, Anna, Marco,Vincenzo e Federico.
Hanno portato le birre e un mini lettore dvd così possiamo guardare un film tutti insieme.
Io sono ancora presa dai miei pensieri. Non riesco ancora a capire il perché di quelle sensazioni che ho provato prima.
Luca è il mio migliore amico, la mia famiglia. Questa è l'unica cosa che so, è sarà l'unica cosa che non vorró dimenticare.

Tu.|Mattia BrigaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora