Provo qualcosa... qualcosa di strano per te.

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Chiudo l'armadietto sbuffando.
"Che hai?" chiede Mark.
Che ho? Che ho?
"Problemi." ringhio.
"Come al solito allora." sorride fiero.
Come mi urta i nervi!
"Cazzo ti sorridi? Non c'è niente da sorridere!" urlo attirando l'attenzione.
Fanculo anche alle loro occhiate.
"Siamo di malumore oggi?" chiede Bieber affiancandosi.
"No ha solo bevuto veleno di tarantola stamattina." risponde Mark.
Bene, fanno dell'umorismo.
"Se non stai zitto te la ficco dove dico io la tarantola." sputo acida.
Si ho un pò esagerato.
Sono isterica e intrattabile.
Come al solito no?
"Dai calmiamoci." dice Mark visibilmente spaventato.
Suona la campanella e comincio a camminare verso la mia classe senza nemmeno salutare.
Che posso farci se non riesco a stare calma?
Sento Mark salutare e i passi di Bieber dietro di me.
Mi blocca sull'entrata incastrandomi tra il suo corpo e il muro.
"Che cazzo vuoi Bieber? Lasciami stare." urlo.
In questo momento non voglio ne lui ne nessun altro tra i piedi.
"Mi dici che hai? E' successo qualcosa?"
Il tono della sua voce.
E' dolce, morbido.
Un ottimo calmante per i miei nervi.
Sospiro assecondando i consigli di quella parte di cervello ancora intatta.
"Ho dei problemi." dichiaro guardandolo negli occhi.
Rieccoci qua.
La favola della bella addormentata.
Mi basta fissarlo due secondi negli occhi e non capisco più niente.
"Con me puoi parlare di qualunque cosa, lo sai." sussurra avvicinandosi.
Sento il suo respiro sul mio collo e di colpo tutto si blocca.
Non c'è più nessuno intorno a noi.
Siamo io e lui.
"Tra tre giorni mi ritroverò in mezzo ad una strada perchè mia madre ha perso il lavoro e non può pagare l'affitto." dico con difficoltà.
Dirlo non fa che accentuare il problema.
Sento alcune lacrime spingere per uscire.
Ma che diavolo!
Perchè si presentano sempre nelle occasioni più idiote?
Lo vedo sgranare gli occi e serrare la mascella.
Poi le sue braccia mi avvolgono e il suo calore mi penetra.
Si sta così bene qui che si dimentica ogni cosa.
Tra le sue braccia.
"Mi dispiace."sussurra al mio orecchio.
Che potere hai ragazzo?
Stai mescolando dentro me tante di quelle sensazioni che non capisco nemmeno più chi sono.
"Non è colpa tua." riesco a dire a malapena contro il suo petto.
Mi lascia e sorride sommessamente.
"Accetti il mio aiuto?" chiede poi misterioso.
"Che genere di aiuto?" chiedo a mia volta.
"Tu dì solo si o no." controbatte.
"Ok." dico sospirando.
Gli sorrido.
Come diavolo fa?
"Grazie." dico poi portando le braccia al suo collo.
Come se fosse un gesto naturale.
Finisco col accarezzargli i capelli.
Lo sento sospirare e rilassarsi.
"Di che? Se è così che mi ringrazi allora devo aiutarti più spesso." ridacchia.
Gli do un bacio a fior di labbra.
Come se per me fosse normale fare quelle cose, invece non era affatto così.
Difatti sgrana gli occhi.
"Hai bevuto?" chiede.
Facco cenno di no con la testa.
E' così bello stare così, è così bello fare finta che sia mio.
"E' il mio modo di ringraziarti, se ti da fastidio non lo faccio più." dico tranquilla.
"No, no, anzi. Ricordati di ringraziarmi più spesso." ridacchia di nuovo.
Mi restituisce il bacio e sorride.
"Ok, penso che abbiamo attirato fin troppo l'attenzione." dico per poi ridere.
Fa cenno di si con la testa e mi stacco entrando in classe.

Bieber si è auto invitato a casa mia.
Come fa sempre d'altronde.
Mia mamma appena lo ha visto ha sorriso raggiante.
Come se il problema non fosse mai esistito.
"Allora Justin come va la scuola?" chiede mia madre.
Lui finisce di masticare l'ultimo boccone di pasta e poi sorride.
"Bene signora, ho alcune materie da recuperare ma ce la metto tutta."
Gne gne gne.
Fa il santarellino.
Cade un silenzio imbarazzante.
Finchè non mi alzo e comincio a sparecchiare.
Vedo Bieber tirare in disparte mia madre e cominciare a parlare.
Sospiro pensando all'aiuto che vuole darmi.
Chissà che razza di idea gli sarà venuta in mente.
Quando sento mia madre strattonarmi e sorridermi capisco che l'idea le piace.
"Justin ha detto che per un pò può ospitarci a casa sua. Non è magnifico?"
CHE?
Questa era l'idea?
Oddiomio.
Guardo Bieber che mi sorride ed alza le spalle.
"Sicuro che tua madre sarà d'accordo?" si accerta mia madre.
Dovrò abitare con Bieber?
"D'accordissimo signora."
Stare ventiquattr'ore su ventiquattro con lui?
"Chiamami Lina."
Condividere la stanza, aspettare che esce dal bagno, mangiare ogni giorno di fianco a lui, fare i compiti assieme, uscire assieme, dormire assieme.
IO E LUI?
"Potete trasferirvi anche oggi, non ci sono problemi."
Respira Allyson, devi respirare e calmarti.
Prendo un grande respiro.
Mia madre corre su per le scale saltellando eccitata.
"Che te ne pare della mia idea?" chiede Bieber.
Che me ne pare?
E' un bomba che scoppia nel bel mezzo di una missione di pace.
"Dovrò abitare con te?" chiedo senza fiato.
"Si."
"Sopportarti tutto il giorno?" chiedo ancora sconcertata.
"Si"
Ha una faccia da schiaffi.
Eppure riesce a farmi stare meglio solo con la sua presenza.
Apre le braccia e senza pensarci mi ci butto.
Gli lascio un bacio sul collo .
Mollo la presa ma sento che mi stringe a se così lo assecondo.
In un secondo l'atmosfera si alleggerisce.
"Provo qualcosa...qualcosa di strano." sussurra al mio orecchio.
Che intende?
Sento le mani cominciare a tremarmi.
"Per te." continua cercando di scavare a fondo.
Continuando a riuscirci , continuando a cozzare contro la mia barriera.
Barriera che ha un'entrata solo per lui.
Eppure lui vuole distruggerla, non si accontenta di entrare ogni tanto.
"Sei un cretino." sbotto all'improvviso.
Si stacca un pò senza sciogliere l'abbraccio e mi guarda stranito.
"Sei un cretino." ripeto avvicinandomi.
Non ho mai desiderato un suo bacio come adesso.
Sento il suo respiro mischiarsi col mio, infrangersi contro la mia bocca.
"Andiamo?" dice mia madre sulla porta a guardarci.
Tossisco e mi stacco da lui.
Ho ancora la pazzesca voglia di assaggiare le sue labbra.
Come quando hai una cosa a due centimetri da te e stai per prenderla.
Stai per afferrarla ma non ci riesci e ti rimane l'amaro, la sconfitta.
Ti rimane la voglia.

Who are you? And what did you do to me?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora