"Credi di sta parlando ad un bambino?"
"Vedi come fai? Eppure la frase dolce di prima non ti si addice"
"Scusa, ho esagerato lo so, ho troppe cose per la testa in questi giorni. La voce in testa mi sta dicendo di fare una cazzata, ma non voglio ascoltarla. Non sei obbligato a stare con me, io vado da qualche parte"
"Ed io ti seguo"
Girarono per la città, tutti e due senza dire una parola ma camminavano e basta. Un signore li fermò per chiedergli di fare delle foto di coppia ma Jay fu il primo a dire un bel no e Jungwon ci rimase male ma sapeva che non poteva ricambiare i suoi sentimenti. Arrivarono davanti un posto a Jungwon conosciuto e quest'ultimo vide una persona che non voleva incontrare
"Hyung, nascondiamoci!"
"Mi chiami così ora?"
"Ti prego, non sto scherzando"
Jay notò il dolore e il terrore negli occhi del minore e lo ascoltò: si nascosero in una strada vicino e si sedettero su una panchina di cui la prospettiva avrebbe fatto in modo che quella persona non lo vedesse
Jungwon si rannicchiò e scoppiò in lacrime
-mi sta cercando...come faccio ad affrontarla? Voglio scappare, voglio morire e raggiungere mio padre una volta per tutte ma non ho il coraggio di farmi del male...mi gira la testa, mi manca il respiro ma non posso farlo vedere a Jay- pensò
"Chi c'era? Che succ-"
"Pensavi che non ti avrei visto?" parlò una voce femminile e appena si girarono, notarono che era la madre del minore
Si alzarono ma Jungwon lo fece a fatica e Jay si mise davanti a lui come scudo umano
"Vattene, non vedi che ha un attacco di panico?" lo difese Jay
"Jungwon, sono tua madre, come puoi comportarti così? Vieni in Francia con me"
"Così quando avrà fatto l'età adulta coreana, lo abbandonerai di nuovo come quel giorno al parco? Ma non ti fai schifo?"
"Fatti gli affari tuoi, stupido ragazzino"
-Cosa? Avevano sentito anche quello? Mi viene da piangere...mi sta anche difendendo nonostante sia arrabbiato con me...mi manca il senso dell'orientamento, è tutto così confusionario- Jungwon cadde a terra privo di sensi e sua madre scappò
"Jungwon! Svegliati, che ti sta succedendo?"
-sento Jay piangere, perché sta piangendo per me?- si svegliò e alzò la parte superiore del corpo per sedersi
"S-sto bene, perché piangi?"
"Chiedi anche il perchè? Mi hai fatto spaventare così tanto, idiota! Perchè non mi hai detto che c'era tua madre?"
"Piangi per me?"
"Cosa stai dicendo? Si Jung, non sai quanto cazzo sei importante per noi, per me?"
non ascoltarlo Jungwon, non sarai mai amato da questi ragazzi
"Aia! Basta parlare! Non è vero!" disse toccandosi la testa
"Che ti succede? La voce?"
Il minore si alzò e si mise sulla panchina
"È da giorni che mi dice di non credervi, ma io voglio farlo, perché non sta zitta e mi fa vivere?"
"Jung, di queste cose non me ne intendo ma noi non ti lasciaremo mai, okay? Ora pensa solo a questo"
"Mi scoppia la testa"
"Andiamo in campeggio, avrai qualcosa da prendere, no?"
"Si"
Si alzarono insieme ma Jungwon stava a fatica in piedi e notandolo, Jay lo prese sulle spalle
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⛈️ / After A Storm/ ☀️
FanfictionJungwon, tormentato dalla sua stessa mente, sarà costretto a fare amicizia ma nessuno gli sta attorno per via del suo aspetto da duro: solo un gruppetto si avvicinerà a lui perchè le famiglie si conoscono. Jungwon troverà amici? Troverà anche l'amor...
chapter 14
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