capitolo 6

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Blue on black

Martedì 18 ottobre

Lo scorso weekend mi sono ambientata molto: ho imparato la strada per la mia camera, vado d'accordo con i ragazzi del gruppo...meno che con Xavier, ci evitiamo da sabato. Non che mi interessi, ma è comunque imbarazzante.

Ajax e Daphne scherzano e flirtano in continuazione. Ancora non ho capito come si definiscono, ma sicuramente non una coppia. La mia compagna di stanza ha detto che sabato si sono baciati a mezzanotte sotto i fuochi d'artificio. Avrei voluto vederli, ma sono tornata a scuola insieme a Rowan subito dopo aver preso lo zucchero filato, quindi circa alle undici.
Avevo uno strano mal di testa, come se qualcosa avesse cercato di tirarmi fuori l'energia che avevo in corpo.

A pranzo ho scoperto che questo weekend si terrà la Poe Cup: un evento in memoria di Edgar Allan che consiste in metà gara di canoa, metà corsa a piedi. Non c'è nessuna regola e ogni squadra si ispira ad una poesia di Poe. Enid, che stava spruzzando gioia da tutti i pori quando gliel'ho chiesto, mi ha detto che lei, Daphne, Mercoledì e Yoko quest'anno saranno i black cats, ispirate allo stesso libro.

Parlando di libri, sto leggendo "Il grande Gatsby" mentre cammino distratta per i corridoi della Nevermore.
E proprio per questo vado a sbattere contro qualcuno. Devo togliermi questa brutta abitudine o finirò per avere lividi ovunque.
Alzando lo sguardo trovo Mercoledì Addams che mi squadra con sufficienza, impassibile.

«Warren, passa il tempo ma tu rimani maldestra»
«parli ancora come se fossi uscita dal '600, Mercoledì?» chiedo, massaggiandomi ancora la spalla
«il linguaggio colloquiale è per gli stolti» dopo aver detto questa frase senza senso se ne va lasciandomi da sola nel corridoio.
Ignoro le sue parole, focalizzandomi maggiormente su di lei. Percepisco le sue emozioni, stento a crederci ma penso stia provando preoccupazione, quasi paura.

Quando ancora eravamo amiche mi aiutava a controllare i poteri, a sentire i sentimenti degli altri. Mi faceva da cavia, grazie a lei sono migliorata molto, voglio dire...le sue emozioni sono veramente sottili, difficili da individuare anche per un'empatica come me.
«Addams» la chiamo, volendo saperne di più: se Mercoledì è preoccupata o spaventata, noi comuni mortali dovremmo essere morti di paura.
«cosa» si ferma, voltando leggermente il busto, ma senza scomporsi.
«sento cosa provi, che succede?» la mia voce riecheggia nel corridoio semivuoto mentre aspetto per una sua risposta che sembra farmi aspettare secoli.
«ho già una psicologa e una madre, Hela. Non ti dirò cose che non ti interessano» sta per continuare a camminare, ma la interrompo di nuovo: nella sua mente rimbomba una sola frase.
Hic mors gaudet torquere vitae.
La stessa frase che ho sentito io ieri sera.
So che è sbagliato leggere nella mente, soprattutto nella sua, ma stavolta l'ho fatto per un bene superiore.
«cos'è successo ieri notte nei sotterranei?»

Mercoledì sbatte le palpebre.
Poi con lo sguardo mi fa segno di raggiungerla. Iniziamo a passeggiare per i corridoi, senza una meta precisa.
«ho avuto una visione» inizia, guardando avanti facendo finta di niente. Io mi comporto allo stesso modo, date le circostanze.
«cosa hai visto?»
Ricordo bene le sue visioni. Non portano mai nulla di buono, le mostravano solo guai in vista e dalla sua cera credo che stavolta sia peggio del solito.

«ho sentito una frase e quando mi sono girata la scuola era in fiamme» afferma, non molto sicura. Non ha visto solo quello, sono abbastanza sicura che stia mentendo.
«in latino»
«Sì, come lo sai?» si gira verso di me
«mi è rimasta impressa la stessa frase ieri sera» dico, imboccando la via per le scale che portano alle aule.
Vorrei continuare a parlare con lei di questo fottuto mistero, ma il corso di botanica non si frequenta da solo.
«ne riparleremo, ora ho lezione» continuo.
Sto per salire i gradini, ma la sua voce mi interrompe.
«Warren» mi giro per sentire cos'ha da dire.
«stai lontana da Rowan Laslow»
Non le rispondo, continuo a camminare e basta.
Rowan? Non mi sembra un ragazzo pericoloso, perché dovrei stargli alla larga?!
Non lo so, ma di una cosa sono certa: Mercoledì non ha visto la scuola in fiamme in quella visione, almeno, non solo.

𝙏𝙝𝙚 𝙗𝙡𝙪𝙚 𝙩𝙝𝙧𝙚𝙖𝙙 𝙤𝙛 𝙁𝙖𝙩𝙚 || 𝙓𝙖𝙫𝙞𝙚𝙧 𝙏𝙝𝙤𝙧𝙥𝙚Where stories live. Discover now