14° errore

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Anche se erano passate un paio di giorni da quando succese quel che succese, non riuscivo a stare rilassato del tutto.
Stavo soffrendo di un orribile insonnia, dolori allo stomaco ed un continuo mal di testa.
Il mio stomaco iniziò ad avere campri, piegandomi in due dal dolore restando steso nel letto.
Io miei dolori erano causati dal troppo poco nutrimento che avevo avuto in questi giorni, ma dimenticavo letteralmente di mangiare. Avevo perso l'abitudine di fare colazione.
Cercai di chiudere occhio arrivando al giorno dopo, sentendo il mio corpo quasi riuscire a rilassarsi.
Il mattino successivo andai a prendere Robin ed Eddie per andare a scuola la quale diventata ora un abitudine di tutti noi.
-"come va?"- mi chiese Robin entrando in auto, poggiando le cose vicino a lei.
-"bene"- le risposi battendo i nostri pugni, poggendole un sorriso dolce.
-"..da quando siete carini tra di voi?"- ci disse Eddie perplesso mentre osservò la scena dai posti di dietro facendosi una coda ai capelli, ridendo per la sua reazione.
-"tu da quando ti fai la coda?"- gli rispose Robin vedendo Eddie arrossire di colpo, ridendo per la sua espressione.
-"ok tieniti i tuoi segreti"- le rispose Eddie.
Arrivammo fuori scuola, parcheggiando ed uscendo dall'auto.
-"io mi avvio"- disse Robin di colpo avviandosi velocemente vicino a Chrissy non appena mise piede fuori l'auto, voltandomi verso Eddie sorpreso.

-"io mi avvio"- disse Robin di colpo avviandosi velocemente vicino a Chrissy non appena mise piede fuori l'auto, voltandomi verso Eddie sorpreso

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-"da quando sono amiche?"- gli chiesi perplesso.
-"non guardare me"- mi rispose prendendo il suo zaino cacciando una sigaretta per fumare.
Fissai le sue labbra per qualche secondo osservando appoggiarsi la sigaretta alle labbra, distaccando immediatamente lo sguardo mettendomi una mano nei capelli.
-"non te ne darò una se me lo stai per chiedere"- mi disse Eddie accendendosi la sigaretta.
Gli sorrisi spostandomi leggermente i capelli, sentendo il mio stomaco e testa leggermente pesanti.
-"tranquillo non lo stavo pe..r fare.."- gli risposi debolmente chiudendo la portiera, sentendo la vista appannarsi per qualche secondo diventando tutto nero.
La forza del mio corpo mi abbandonò scivolando la mano dalla portiera.

-"tranquillo non lo stavo pe..r fare.."- sentì dire da Steve con tono debole, voltandomi verso di lui col sorriso.
-"cos'è ti sei offes-"- mi bloccai vedendo Steve crollare lentamente a terra, vedendo il suo sguardo con occhi socchiusi mentre il suo corpo crollava.
Mi buttai a terra per afferrarlo in tempo sentendo la sigaretta che avevo in bocca cadere per terra, stringendo Steve velocemente tra le mie braccia.
-"STEVE! HEY!"- gridai scuotendolo tra le mie braccia scioccato, stringendolo per le spalle.
I suoi occhi erano raggirati e pesanti da poter restare aperti, il suo corpo era pesante ma allo stesso tempo anche leggero, la sua testa puntava verso l'alto, restando totalmente senza controllo del suo corpo sentendo che respirasse con leggera difficoltà.
-"STEVE!"- continuavo a gridare scuotendolo tra le mie mani dandogli qualche schiaffo in volto, alzai il mio sguardo in speranza di un aiuto da qualcuno notando Billy in lontananza avvicinarsi a noi.
-"va tutto bene?"- mi chiese confuso abbassandosi alla mia altezza.
-"No!"- gli gridai non sapendo che cosa fare tenendo la testa di Steve ferma, appoggiata al mio avambraccio.
-"spostati"- mi ordinò afferrando Steve tra le braccia, buttandoselo sulla spalla.
-"dov'è l'infermieria"- mi chiese facendo uno sforzo per tenerlo sulla spalla, alzandomi di scatto da terra facendo segno di seguirmi.
L'infermiera ci spiegò che ha avuto un calo di pressione improvviso, facendogli un esame alla pressione dicendoci che quando si sarebbe svegliato gli avrebbe dovuto fare delle domande.
Io rimasi per tutto il tempo lì fuori ad aspettare delle sue notizie, non volevo e non riuscendo ad andare via senza prima sapere che cosa gli fosse preso.
Cercai il mio pacchetto di sigarette prendendone una, non trovando però l'accendino.
-"cazzo"- dissi sotto voce continuando a cercare.
-"tieni"- mi disse Billy dandomi un accendino voltandomi verso di lui, guardandolo per qualche secondo.
-"grazie.."- gli risposi prendendo l'accendino dalla sua mano, accendendo la sigaretta.
Le mie mani tremavano sentendo il mio volto pallido, avvicinandomi alla finestra per fumare.
-"tranquillo vedi che starà bene, la pressione fa queste cose"- mi disse riprendendosi l'accendino, accendendo anche lui una sigaretta.
-"lo so... Lascia stare.."- gli risposi mettendomi una mano nei capelli.
-"fammi sapere come si sente, rimani tu qui tanto no?"- mi chiese poi alzandosi dalla sedia.
-"si, te lo farò sapere.. grazie ancora Billy"- gli risposi venendo così salutato da parte sua, aspettando altri dieci minuti prima di venir chiamato dall'infermiera venendo portato da lui.
-"si è svegliato, ha solo avuto un rilascio di stress corporeo, mi ha detto che non riesce a dormire bene e sta mangiando poco, è normale che è svenuto"- mi spiegò mentre entravamo nella stanza, fissando Steve con occhi spalancati ed arrabbiato.
-"ah davvero??"- le risposi continuando a guardare Steve, voltandomi poi verso di lei.
-"si nulla di che, ritornando a mangiare e dormire tutto questo gli passerà ora come ora è importante che non si stressi"- mi rispose guardando di nuovo Steve notando un espressione leggermente spaventata.
-"consiglio di prendersi qualche giorno di riposo da tutto, potete andarvene anche tra una decina di minuti il tempo che si riprende"- ci spiegò prendendo degli oggetti da infermiera non sapendo minimamente che cosa fossero, facendo gesto di voler aprire la porta ed andarsene.
-"va bene, grazie"- le risposi col sorriso venendo fatto un cenno di saluto da parte sua, voltandomi lentamente verso Steve con uno sguardo omicida notando che Steve si stesse alzando lentamente dal letto con uno sguardo impaurito.
-"Ma io ti ammazzo!"- dissi avvicinandomi velocemente a lui.
-"AAAAAAH"- mi gridò in faccia mentre lo afferravo per i vestiti rimettondolo sul letto coprendosi la testa, mettendomi fra le sue gambe facendolo restare seduto.
-"Steve che problemi hai! Mi hai fatto prendere un colpo!"- dissi scuotendolo per il colletto facendolo voltare verso di me, guardandolo preoccupato.
-"scusami non volevo"-
-"CI MANCAVA ANCHE CHE ERA VOLUTO!"- gli risposi stringendo di più i suoi vestiti scuotendolo brutalmente.
-"scusaaaa"- mi rispose mentre lo scuotevo mantenendosi alle mie mani, fermandomi dal scuoterlo.
-"perché non stai mangiando?? Perché non stai dormendo??"- gli dissi tenendo il mio sguardo fermo ai suoi occhi, notando Steve abbassare il suo sguardo.
-"è una stronzata scusami"- mi rispose innervosendomi di più.
-"Se è una stronzata non rimani a pensarci! Che cazzo ti prende!"- gli risposi con sempre più rabbia sentendo le mie mani tremare dall'ansia che mi aveva causato.
-"..scusami"- mi rispose afferrando velocemente le mie mani, stringendole con le sue per rassicurarmi.
Mi bloccai a questo gesto non sapendo come comportarmi, arrossendo leggermente ed alzando il mio sguardo al suo volto.
-"dimmi il motivo"- fu la prima volta che al mio cervello venne una risposta intelligente.
-" ti devo ricordare cos'è accaduto qualche giorno fa?"- mi rispose con uno sguardo dispiaciuto, sospirando ed abbassando il mio capo.

Ci Saremmo Incontrati Lo Stesso? (STEDDIE)Where stories live. Discover now