7° la sorpresa

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-"Che significa che dobbiamo tornare in campeggio?! Siamo appena tornati!"- dissi a mio padre non appena arrivai a casa, vedendo mio padre iniziare a preparare le valige.
-"si, tanto la scuola è appena iniziata, non te le contano le assenze iniziali"- mi rispose.
-"si ma perché??"- gli chiesi confuso.
-"perché si"- mi rispose guardandomi dritto negli occhi.
-"ma che cazzo!"- gli dissi andando in camera mia sospirando.
-"per quanto tempo??"- gli chiesi tornando in cucina.
-"un mese, arriviamo a settembre e ce ne torniamo"- mi rispose continuando a guardarlo in silenzio.
-"sai benissimo che lì non c'è nulla, perché ti ostini a volerci andare?"-
-"per te non c'è nulla, sei tu quello strano che non sa farsi amici"- mi rispose freddamente.
-"Per fartelo sapere, degli amici le sono fatti!"- gli risposi iniziando ad alzare la voce contro di lui.
-"come te li sei fatto qui allora te li fai anche lì."-
-"Ma perché devo per forza venire con te!? Mi hai sempre lasciato da zio adesso perché vuoi che venga?!"-
-"Perché sono tuo padre!"- mi gridò in faccia.
-"Allora comportati da tale!!"-
-"NON ALZARE LA VOCE CONTRO DI ME!"- mi urlò contro dandomi un ceffone sul volto, facendomi voltare la mascella per quanto fosse forte.
-"basta"- dissi sottovoce coprendomi il volto, andando in camera mia per preparare le mie valige di tutte le mie cose.
-"TU DEVI FARE QUELLO CHE TI DICO!- SE TI DICO CHE TI DEVI TAGLIARE I CAPELLI TU LO FAI! SE TI DICO CHE DEVI VENIRE CON ME, TU VIENI."
-"TU NON SEI NESSUNO! HO 18 ANNI POSSO DECIDERE SE ANDARE VIA DA TE!"- gli urlai contro.
-"FIN QUANDO NON ABITERAI IN UN ALTRA CASA TU STARAI SOTTO LE MIE REGOLE COME DOVEVA STARE QUELLA PUTTANA DI TUA MADRE!"- mi gridò in faccia sputacchiando qualche goccia di saliva, guardandolo dritto negli occhi con uno sguardo da pazzo.
-"..togliti quella DONNA DALLA BOCCA!"- gli gridai in faccia buttandomi su di lui, iniziando a prenderci a mazzate a vicenda.
Finì per abbandonare casa mia mentre il mio naso perdeva sangue, raccogliendo tutti i miei averi personali.
Andai nel camper di mio zio, iccaminandomi a piedi sullo stradone.
Sarebbero dovuto essere due ore di cammino.
Un lungo cammino.
-"hey tu, faccia conosciuta"- mi sentì richiamare da un automobile dopo una mezz'ora, voltandomi verso essa. Notai al suo interno Steve Harrington con ancora l'uniforme da gelataio addosso, salutandomi con la mano e con un sorriso.
-"che ci fai su questo autostrada? Cos'è tutta quella roba"- mi chise mentre ridacchiava, guardandomi meglio in volto.
-"nulla di che.."- gli risposi cercando di coprirmi i lividi che avevo in volto.
-"..va tutto bene?? Aspetta mi fermo"- continuò iniziando a togliersi dalla strada.
-"No! Tranquillo, non è un tuo problema"- gli risposi iniziando di nuovo ad iccaminarmi.
-"hey aspetta"- mi disse riaccendendo l'auto, seguendomi lentamente.
-"non lascio le persone da sole, dai sali in auto"- mi disse.
-"perché dovresti aiutarmi??"- gli risposi camminando più velocemente.
-"perché tu mi hai aiutato"- mi rispose mentre mi seguiva
-"dovresti parlare poco, non ti fa male il collo??"- gli risposi con acidità continuando a camminare.
-"Senti, puoi insistere quanto vuoi, ma non ti lascio da solo. Quindi o ti arrendi o ti faccio arrendere io."- mi disse fermandomi a guardarlo con sguardo di sfida.
-"allora continua a guidare così."- gli risposi iniziando di nuovo a camminare, ignorandolo totalmente.
-"ok"- mi rispose in un sospiro, togliendo l'auto dalla strada leggermente più avanti a me.
Lui era sull'altro ciglio della strada.
Continuai a camminare notandolo scendere dall'auto, avvicinandosi lentamente a me. Cercò di afferrare una mia valigia, togliendogliela da mano.
-"fatti gli affari tuoi no?"- gli dissi cercando di mantenere l'equilibrio, tenendo una chitarra elettrica attaccata alle spalle.
-"non è di mia natura"- mi rispose afferrando la chitarra.
-"Ue un altra no eh!"- dissi lasciando di scatto le valige cercando di tenere la chitarra attaccata a me, venendo tirato contro di lui.
-"Fatti aiutare! Ti devo un favore no??"- mi disse mentre facevamo entrambi resistenza.
-"ma offrimi un kebab sono più felice!"- gli risposi cercando di tirarmi la chitarra.
-"Eh vabbe ti offro anche quello!"- mi rispose cercando di non ridere dalla sua risposta. Lasciò improvvisamente la chitarra, facendomi cadere all'indietro.
-"facciamo così va"- disse avviandosi alle mie valigie mentre ero a terra, afferrando le due valigie ma restando lo zaino a terra.
-"Steve!"- gli gridai alzandomi velocemente mentre lui correva con le mie valigie verso la sua auto. Afferrai il mio zaino correndo verso di lui.
-"Sta'fermo! Mhm!"- portai una mano alla bocca in dolore cadendo in ginocchio sull'autostrada, sentendo il lato destro del mio stomaco farmi male per colpa dei cazzotti di mio padre.
-"hey!"- disse Steve avvicinandosi velocemente a me dopo aver buttato le valigie a terra, abbassandosi sulle ginocchia.
-"ti senti bene?"- mi chiese afferrandomi sotto al braccio, alzandomi di peso.
-"lasciami.."- dissi con tono di voce debole, stringendo il mio stomaco in dolore.
-"quando ti viene una buona idea fammelo sapere"- mi rispose iniziando a portarmi verso la sua auto.
Rimasi in silenzio facendomi portare da lui, continuando a stringere il mio stomaco in dolore venendo messo nel sedile di fianco all'autista.
Steve raccolse le mie cose, mettendole nel bagagliaio, salendo in auto.
-"dove devi arrivare?"- mi chiese mettendosi la cintura, mettendola anche a me mentre non riuscivo a muovermi.
-"..Forest Hills Trailer Park.."- gli risposi imbarazzato e debolmente.
-"laggiù?! E volevi andarci a piedi?? Quel posto già è pericoloso di suo"- mi disse iniziando a mettersi sull'autostrada.
-"per favore.. fammi andare da solo.."- gli implorai cercando di muovermi, togliendomi la cintura.
-"vedi di non farmi incazzare ora"- mi disse con tono serio bloccandomi di scatto la mano sulla cintura, continuando a guardare la strada.
Lo guardai in volto, sospirando qualche secondo dopo arrendendomi.
-"posso farti una domanda.."- gli chiesi voltandomi verso il finestrino dell'auto.
-"certo"- mi rispose dopo avermi rimesso la cintura.
-"tu.. mi conosci a scuola? Non è vero?"- gli chiesi voltandomi verso di lui, notando uno sguardo confuso.
-"andiamo nella stessa scuola?"- mi domandò facendomi ridere.
-"scusa, mi dimentico che tu sei quello tra i popolari"- gli risposi notando il suo sguardo su di me.
-"non è più così in realtà"- mi rispose.
-"non sei più steve il re?"- gli risposi sarcasticamente.
-"no.. cioè.. quel soprannome mi è rimasto, ma non è la realtà. Non mi importa quasi più nulla delle etichette che danno a scuola"- mi rispose, rimanendo in silenzio.
-"tu come sei conosciuto in scuola scusami?"- mi chiese voltandosi verso di me, guardandolo con occhi spalancati.
-"per.. il.. pazzo.."- gli risposi abbassando lo sguardo imbarazzato.
-"che stronzata"- mi rispose in una risatina, alzando lo sguardo verso di lui.
-"per che cosa poi?"- continuò.
-"credo.. perché gioco ad un gioco di ruolo e perché sono troppo metal"- gli risposi mentre sul mio volto si iniziò a creare un sorriso, guardando Steve.
-"aspetta gioco di ruolo.. oh dio, come lo chiamano"- mi rispose mettendosi una mano sulla fronte.
-"DeD?"- gli chiesi sorpreso.
-"si quello"- mi rispose guardandolo sempre più sorpreso.
-"da quando Harrington se la fa con i nerd?"- gli risposi sarcasticamente.
-"da sempre ormai, i ragazzini che hai visto ieri ci giocano, io non ci capisco nulla però"- mi rispose, lasciandomi in silenzio totale non sapendo che dire tranne che sorridergli.
-"cosa?"- mi rispose voltandosi verso di me.
-"no nulla.. non mi aspettavo che il ragazzo più famoso della scuola conoscesse queste tipo di cose"-
-"sono il ragazzo più famoso della scuola?"- mi rispose ridendo.
-"direi di si"- gli risposi.
-"che onore"- mi rispose ridendo mentre gli sorridevo.
Oh.
Ok, Eddie calmati.
Cambiai direzione del mio sguardo, voltandomi di nuovo verso il finestrino.
-"posso chiederti perché ti stavi facendo a piedi uno stradone di un autostrada?"- mi chiese poi restando in silenzio, diventando serio.
Sospirai appoggiandomi al sedile.
-"sono andato via da casa.. mi sto dirigendo verso mio zio.."- gli risposi senza guardarlo.
-"..come mai?"- mi chiese mentre abbassava la radio.
-"mio padre è uno stronzo"- gli risposi sospirando e col sorriso, continuando a guardare fuori il finestrino.
-"..e tua madre?"-
-"morta alla mia nascita.."- gli risposi calando il silenzio tra di noi.
-"mi dis-" -"non"- gli risposi immediatamente, zittendolo di colpo.
-"non.. farlo.. io campo di ironia non di depressione"- gli risposi voltandomi verso di lui sorridendogli.
-"....capito"- mi rispose ricambiando il mio sorriso, sentendo alla radio una canzone dei kiss, I was made for loving you babe.
Alzai immediatamente il volume notando Steve guardarmi confuso.
-"...sai chi sono vero?"- chiesi basito fissandolo dritto negli occhi, lui scosse lentamente le spalle.
-"Ma esattamente che cosa ascolti???"-
-"radio killed on the radio star?.."- mi rispose guardandolo schifato.
-"...Blondie?.."- mi rispose con un sorrisetto imbarazzato.
-"...ok.."- risposi basito voltandomi verso il finestrino.
-"scommetto che il tuo film preferito sono i Grease.."- continuai poi schifato.
-"OH E DAI, È UN BEL FILM"- mi esclamò iniziando a ridere.
-"VOLANO CON L'AUTOMOBILE A FINE FILM?? SUL SERIO??"- gli risposi iniziando a ridere.
-"È UN BEL FILM!"- mi rispose ridendo, mettendomi le mani in faccia.
-"do you love me dei the contours?"- mi disse guardandomi in volto disperato.
-"..io non ce la faccio.."- gli risposi mentre ridevo.
-"tu saresti freddie di scooby doo"- gli dissi facendolo morire dal ridere.
-"tu saresti il cattivo scassa minchia"- mi rispose ridendo entrambi.
-"e quale sarebbe il tuo film preferito poi?"- mi chiese guardandomi con sguardo di sfida.
-"io non sono una fichetta come te bello mio, il mio film preferito è l'esorcista~"- gli risposi mentre mi guardava ridendo.
-"si certo"- mi rispose portando i suoi occhi al cielo.
-"vuoi provare per credere?"- gli risposi con un sorriso perverso e maligno.
-"ma non lo pensare proprio"- mi rispose distaccando il suo sguardo da me.
-"lo sapevo che eri una fichetta"- gli risposi fiero di me allontanandomi da lui.
-"ah davvero? Cos'è una sfida?"- mi rispose con sguardo perfido.
-"se è una sfida a chi è più cagasotto allora si~"- gli risposi prendendolo in giro mentre mi guardava ridendo.
-"ok e se perdi?"-
-"tanto non perdo"- gli risposi fiero di me con un sorriso compiaciuto.
-"E se perdi?!"- mi rispose ridendo
-"che ne so, dovresti dirlo tu"- risposi anche io ridendo.
-"se perdi.."- mi rispose pensandoci su.
Lo osservai mentre pensava, voltandosi verso di me con sguardo maligno.
-"hai sempre tenuto i capelli lunghi vero?"- mi disse guardandolo scioccato.
-"se perdi, ti taglio i capelli."- mi disse fiero di se mentre lo guardavo basito, sorridendo.
-"sei proprio convinto eh?"- gli risposi con un sorriso compiaciuto.
Lui sorrise annuendo.
-"ok. Se si punta così tanto. Allora se tu perdi ..."- dissi pensandoci prima su. Notando Steve bussare il clacson della sua automobile, voltandomi a guardare. Notai un ragazzino sulla bicicletta.
-"Hey Dustin"- disse Steve salutando il ragazzino, fermandosi vicino a lui.
Finì per salire anche il ragazzino in auto mettendo la sua bicicletta sul tetto della macchina.
-"ma è un hobby prendere le persone che stanno in mezzo alla strada?"- gli dissi ridendo, facendolo ridere.
-"piacere Dustin comunque, non mi sono ancora presentato"- si presentò il ragazzino offrendomi la mano dai posti di dietro.
-"Eddie"- gli risposi col sorriso.
-"qual è la cosa peggiore che si potrebbe fare a Steve come sfida?"- gli chiesi avvicinandolo a me sottovoce mentre mi guardava confuso.
-"non è che se parli sotto voce non ti sento"- mi disse Steve mentre rideva.
-"fai finta di niente"- gli risposi.
-"perché questa domanda?"- mi chiese Dustin.
-"perché ci siamo lanciati una sfida e non so cosa fargli fare se perde"- gli risposi.
-"che sfida?"- continuò.
-"una a cui sicuramente perderà"- gli risposi guardando Steve sorrideva scuotendo la testa.
-"a chi si spaventa con un film horror"- gli rispose Steve.
-"di sicuro è toccargli i capelli"- mi rispose Dustin guardando in volto Steve con un espressione...

Ci Saremmo Incontrati Lo Stesso? (STEDDIE)Where stories live. Discover now