- Mirabel investigatrice

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Pov Mirabel:

Stavo giocando con Antonio nella piazzetta principale di Casita, quando ad un certo punto mi sentii chiamare da una voce molto familiare.
"Mirabel, il pranzo è quasi pronto! Vieni ad aiutarmi ad apparecchiare la tavola!", gridò mia madre, dalla cucina.
"Sì mamà, arrivo! Scusa Tonito, ora devo proprio andare", risposi, rivolgendomi prima a mia madre e poi al mio cuginetto di 5 anni.
"Va bene Mira, vai pure", mi rispose Antonio, sorridendomi tranquillamente per poi tornare a giocare da solo.

Allora corsi subito in cucina per aiutare mia madre e tia Pepa, intente a cucinare.
"Oh, eccoti Mirabel! Su forza apparecchia la tavola, è quasi pronto da mangiare", disse mia madre, in tono meno dolce e gentile del solito.

Non so perché, ma da quando era tornato tio Bruno in famiglia, i miei genitori si comportavano in modo strano nei miei confronti: erano molto più severi e, a parer mio, mi nascondevano qualcosa.
A volte li vedevo confabulare di soppiatto, per poi interrompere la loro conversazione al mio arrivo; altre invece guardavano in modo strano tio Bruno, in particolare a tavola. Ma non erano gli unici a trattarmi in quel modo: anche mio tio veggente mi nascondeva qualcosa. All'inizio, appena dopo il suo ritorno in famiglia, mi stava sempre vicino e mi dedicava molte attenzioni; adesso invece mi evitava in continuazione, senza alcuna ragione: avevo provato a chiedergli delle spiegazioni ma niente, si era rifiutato di parlarmi.
Alla fine mi stancai di tutta questa storia, e decisi di andare in fondo alla questione. Il mio piano era il seguente: subito dopo pranzo avrei interrogato i miei genitori, poi mio tio Bruno, e magari avrei cercato qualche indizio qua e là.

Il mio piano ebbe inizio nel momento in cui tutti i membri della famiglia ebbero lasciato la cucina dopo pranzo: con la scusa di aiutare mia madre a lavare i piatti, mi avvicinai a lei e le proposi una serie di quesiti.
"Hola mamà!! Ascolta... ti dispiace se ti faccio qualche domandina?", le chiesi, con tono innocente.
"No Mira, dimmi pure", mi rispose lei, con tono indifferente.
"Per caso è successo qualcosa? Ho fatto qualcosa di sbagliato?", iniziai, andando dritta al punto.
"No... perché me lo chiedi?", rispose mi mamà, in parte incuriosita dalla questione.
"Perché ho notato il tuo comportamento strano in questo periodo nei miei confronti... Forse centra tio Bruno?", le chiesi, ma nel momento in cui pronunciai il nome di suo fratello, il suo atteggiamento cambiò radicalmente.
"No tranquilla, non è successo nulla. Ora per favore vai in camera tua, finisco io di lavare i piatti", mi rispose, con tono infastidito.
Ok, una cosa era certa: centrava di sicuro tio Bruno in tutta questa storia.

Allora mi diressi verso la torre di mio tio, percorrendo di nuovo tutte quelle scale 😥.
Alla fine, per puro miracolo, arrivai in cima: a quel punto la prima cosa che feci fu cercare mio tio, ma non lo trovai da nessuna parte, così decisi di investigare.
La prima tappa fu la sua camera da letto: ok, so che è violazione della privacy, però non l'avevo mai visitata, quindi mi venne istintivo recarmi prima lì.
Appena entrai notai subito quanto fosse spaziosa; allora mi misi a cercare qua e là prima dando un' occhiata veloce, poi setacciando come una ladra. Dopo un quarto d'ora di ricerca non trovai nulla, così decisi di tornare indietro e di aspettare il ritorno di tio Bruno per interrogare anche lui come mia madre. Fino a quando non inciampai andando a sbattere contro un'angolo della libreria, facendo cadere da un ripiano molto alto un cofanetto nascosto contenente molte cose interessanti: una fede nuziale con su scritto il nome di una donna ignota, alcuni gioielli e delle fotografie raffiguranti tio Bruno, una signora e... me bambina!! Insieme in quelle immagini sembravamo proprio una famiglia.
In quel preciso istante, però, tio Bruno entrò nella stanza, e appena mi vide con tutti quegli oggetti in mano, notai il terrore che prese posto nei suoi occhi.

Continua...

El amor de mi vida💚⏳ ( Bruno x Rachele )Where stories live. Discover now