VITTORIA REALE

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Sto ammassato dietro a un cumulo di rocce rosse insieme ai miei compagni

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Sto ammassato dietro a un cumulo di rocce rosse insieme ai miei compagni. Oltre il dirupo del canyon a circa due chilometri di distanza c'è un'altra squadra. Sono in tre come noi. Uno di loro è molto veloce, perlustra la zona. Non ci hanno ancora visto.
Il mio fucile di precisione Kraber non fallirà questa volta. Non commetterò gli stessi errori del round precedente.

Ayn_Rand69: Vedi di non farci ammazzare di nuovo. Non correre subito avanti. Spotta prima, usa il sistema ping e poi ci muoviamo INSIEME.
TopoGigioGay: E' inutile che te la prendi con me se manco sai sparare.
Cacas8: Occhio che si stanno muovendo

Il nemico trova riparo in un prefabbricato di lamiere arrugginite, li seguo finchè posso col mirino ottico x8. Quello con le orecchie da gatto ha un fucile a pompa rosa, seguito dal compagno che indossa un completo nero con cravatta, impugna due revolver e infine il perlustratore vestito da banana in costume da bagno.

Cacas8: Vado avanti io. Voi fate il giro largo del dirupo. Se mi beccano e iniziano a spararmi addosso, voi irrompete nel casolare.
Ayn_Rand69: Ok, li blocchiamo su tutti i lati
TopoGigioGay: Gli rompiamo il c**o

L'interfaccia di gioco mostra lo scoccare del quindicesimo minuto dall'inizio del match. Sono sopravvissute fino ad ora solo due squadre oltre la nostra. Sulla mappa è cerchiata in bianco la zona di guerra. Il cerchio si restringe poco a poco limitando gli spostamenti. Chi è fuori dalla circonferenza è penalizzato per ogni secondo che passa con la riduzione della barra della vita come se una sanguisuga invisibile ti rendesse poco a poco sempre più debole.
Scendo lungo la parete rocciosa del canyon facendo piccoli saltelli.
La pianura desertica si estende intorno ad un'area di cinque chilometri.
Pochi posti dove trovare riparo, un buon cecchino nascosto potrebbe farci fuori in due minuti.
Lascio a malincuore la terra rossa del canyon alle mie spalle.
Completamente scoperto corro verso il casolare, nessuno ancora sembra avermi notato.

La sessione di gioco fu interotta da una chiamata inaspettata verso le cinque di pomeriggio l'eco della suoneria del telefono rimbombava tra le pareti per poi sgattaiolare fuori nel corridoio che congiungeva la stanza di Manuel con quella del coinquilino. La porta della stanza di quest'ultimo era stata chiusa. Il rumore della chiave che gira nella serratura era stato udito da Manuel circa quarantott'ore prima. Iniziò a preoccuparsi.

- Manu ti ho fatto tre squilli, dove sei a mamma?

- A casa Ma', sto studiando. Stamattina ho seguito le lezioni in facoltà, ho un bel pò di roba da fare.

- Mi dispiace averti disturbato, volevo sapere solo come stavi. Con Mirko tutto ok? Prende ancora le tue cose dal frigo?

- No, gli ho fatto togliere il vizio. Per il resto tutto bene.

- Vedi che ti ho caricato altri soldi sulla carta. Così se devi uscire questo fine settimana non hai problemi...Per stasera hai già fatto la spesa?

- L'ho fatta ieri. Penso che mangerò le cotolette.

- Non mangiare solo roba prefritta, prendi un pò di insalata.

- Ce l'ho Ma'.

- E va bene tesoro allora ti lascio allo studio. Ci sentiamo più tardi, un bacio.

- Ciao Ma' a dopo.

Studiare chimica organica, una palla. I libri erano lì dove erano stati lasciati qualche ora prima, uno chiuso e un'altro aperto sul leggio dell'Ikea. Le prime due settimane di Giugno erano trascorse nella calma più assoluta escludendo i soliti disguidi tra coinquilini. Emanuele aveva deciso di saltare il primo appello della sessione estiva. Si sarebbe presentato all'appello di Luglio. Ai suoi aveva già detto che stava seguendo il corso. In realtà le lezioni si erano tenute al primo semestre da Ottobre a Dicembre e lui le aveva seguite, per modo di dire, meno del cinquanta percento. Contando che i professori prendevano ogni giorno le presenze, i candidati necessitavano di almeno il sessantacinque percento di presenze al corso per sostenere l'esame.

Manuel sperava nel fatto che, essendo in ritardo sulla tabella di marcia rispetto ai compagni di studio, i docenti gli avrebbero concesso ugualmente l'opportunità di presenziare allo scritto.
Restò soprappensiero col telefono in mano. Era in ritardo con gli esami e all'ultima ragazza che si era mostrata interessata a uscire con lui aveva detto che dovevano posticipare per via dello studio.
Poi come risvegliatosi da quella breve parentesi, si ricordò del match in sospeso. Aveva lasciato i compagni in balia dei nemici.

TopoGigioGay: Dove c***o eri finito? Hanno piallato Cacas8.
TopoGigioGay: Ricarico lo scudo. L'abitazione ha 6 stanze, 2 occupate da loro.
Cacas8: Non usare il rampino che ho costruito
TopoGigioGay: Sto nascosto in un angolo in fondo a destra muoviti!
Cacas8: Se lo usi ti spottano. Sono all'ingresso.
Cacas8: Qualcuno che mi rianima quick

Corro, scivolo, salto, corro, scivolo, salto, raggiungo rapido l'obiettivo.
Entro da Ovest calciando la porta. Ripongo il fucile di precisione passando in modalità assalto. Fucile a fuoco rapido, gittata media, proiettili leggeri perforanti. Caricatore esteso, silenziatore.
Dentro è buio, scorgo a malapena due materassi a terra e un piccolo comodino di metallo un caricatore scudo e un caricatore di proiettili medi. Vado avanti.
Altra porta, altra irruzione. Colgo di sorpresa la banana antropomorfa in costume da bagno. Non le do il tempo di voltarsi. Sfodera una pistola semiautomatica ma il mio fucile è più veloce, i miei proiettili lo raggiungono prima e sento il rumore della sua armatura che va in frantumi. Lo freddo con una dozzina di colpi.
Cacas8 è qui in fin di vita, accovacciato nell'angolo più buio della stanza. Mi bastano un paio di secondi per rianimarlo. La siringa gli va dritta sotto lo sterno, un movimento scriptato.

Cacas8: Grazie bro
Cacas8: Droppami 2 medkit e un carica scudo
TopoGigioGay: Convergono verso di voi, li seguo
Ayn_Rand69: Dove?
TopoGigioGay: SudOvest

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