L'occasione imperdibile

11 0 0
                                    

Abigail e Noah erano quasi arrivati alle scale del sotterraneo, quando si accorsero che i due tassorosso non li avevano seguiti. Tornarono quindi davanti l'aula di pozioni e scoprirono che la porta era chiusa:

«Amy, Teddy siete qui?» provò a chiamarli la corvonero.

«Sì, la porta ci si è chiusa davanti» dichiarò Teddy da dentro l'aula.

«Avete provato ad aprirla?» chiese il serpeverde.

«Abbiamo già provato degli incantesimi» affermò Amy «comunque credo che nulla possa aprire la porta. Per salire in cima devi alleggerirti credo si riferisca al fatto che qualcuno del gruppo si deve sacrificare e rimanere qui, mentre gli altri raggiungono la Torre di Astronomia»

«Cavolo hai ragione» constatò Abigail.

«Correte alla torre, noi aspettiamo che qualcuno venga ad prenderci»

«Non vi preoccupate torneremo vincitori» dichiarò il serpeverde, prima di tornare vero le scale.

Amy e Teddy sentirono, da dietro la porta, i passi degli amici che si allontanavano.

«E ora siamo soli» disse Teddy dirigendosi verso il tavolo con sopra i libri e le pozioni.

Amy ripensò a tutte le volte che, durante la giornata, Abigail aveva cercato di lasciare lei e Teddy da soli in qualche stanza. Si mise a ridere notando che alla fine ce l'aveva fatta.

«Tutto bene?» chiese Teddy preoccupato vedendla ridere senza motivo.

«Sto bene, stavo solo ripensando a una cosa successa qualche giorno fa» mentì la ragazza arrossendo.

«Va bene, meno male.»

Per ingannare l'attesa Teddy iniziò a sfogliare i libri che non avevano toccato, dato che non contenevano l'indizi, mentre Amy aveva iniziato a camminare avanti e indietro per l'aula.

«C'è scritto qualcosa di interessante su quei libri?» chiese la ragazza a un certo punto avvicinandosi all'amico.

«Tutti pieni di pagine bianche» affermò con tono annoiato.

«Secondo te le altre pozioni che effetto avevano?» gli chiese Amy prendendo in mano una delle boccette che c'erano sul tavolo.

«Qualche pozione dagli effetti innocui e altre che ci avrebbero fatto trovare l'indizio sbagliato» ipotizzò il tassorosso.

«Quindi niente veleni» disse rimettendo la boccetta, che aveva tenuto in mano, al suo posto.

Poi si allontanò dal tavolo e si andò a sedere per terra con la chiena appoggiata al muro vicino alla porta.

«Non sapevo che fossi così tanto arrabbiata con me da volerti uccidere piuttosto che stare di nuovo un po' da soli» affermò sorridendo il ragazzo, mentre si andava a sedere a fianco all'amica.

«Sai benissimo che non è vero»

«Non lo so. In questi due mesi non mi pareva tu mi volessi ancora come tuo cuscino personale»

«Ti sentivi trascurato?» chiese la ragazza mentre poggiava la testa sulla spalla del ragazzo.

«Forse un po'» ammise il ragazzo con un tono non troppo convinto.

«Allora torno subito a utilizzarti» dichiarò ridendo «Anche se me la ricordavo più comoda la spalla»

«Non l'hai usata per settimane e ora ha perso la forma della tue testa» rispose ridendo.

«Per fortuna dovremo rimanere qua per un po'» affermò sistemando meglio la testa sulla spalla e chiudendo gli occhi «Svegliami poi quando vengono a salvarci»

Altre storie di HogwartsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora